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Mondiale Snipe - risultati finali
Data pubblicazione: 13/08/2011

Rungsted, 13 agosto 2011. Concluso oggi il Mondiale Snipe con tre equipaggi brasiliani sul podio.

Scrivo adesso dopo una giornata molto lunga. Dopo tre prove in mare, abbiamo caricato tutte le barche che torneranno in Italia (complessivamente 17, tra quelle utilizzate dagli italiani e quelle charterizzate agli stranieri). Tre carrelli tripli, due doppi, oltre a tre barche sul tetto dei tre furgoni e una barca sul tetto di una macchina. C'è stata inoltre la premiazione e la cena (si fa per dire) offerta dal circolo. I brasiliani hanno dato spettacolo, offrendo da bere a tutti.

Vincono Alexandre Tinoco & Gabriel Borges, Brasile, con una prova d'anticipo. Escludendo il DNF dell'ultima prova e il 31° della terza, Amiguinho (come è soprannominato) non ha fatto mai peggio del 7° posto. Al secondo posto Alexandre Paradeda & Gabriel Kieling, Brasile, ed al terzo il Campione del Mondo uscente Bruno Bethlem con Dante Bianchi, Brasile. A completare il predominio verdeoro, il risultato complessivo di squadra: tutti e 5 i brasiliani nei primi 8 posti. Primo equipaggio europeo: Alfredo Gonzales & Cristian Sanchez, quinti.

Le tre prove di oggi. Ancora nuvoloso, ancora freddo, vento da Est più forte di ieri (tra i 15 e i 20 nodi) ed onda ancora più formata.

Prima prova, bastone. Per la prima bolina è favorita la sinistra, ma in seguito il vento oscilla è la raffiche più forti entrano da destra. Le poppe sono molto veloci e divertenti con l'onda sempre più ripida quanto più ci si avvicina al gate di poppa. Vince Augie Diaz & Kathleen Tocke, davanti a Tinoco e a Bethlem. Gli italiani: Poggi 24, Michel 27, Fantoni 47 e Rochelli 48.

Seconda prova, il vento aumenta e si tirano le sartie. Questa volta vince Bruno Bethlem & Dante Bianchi, davanti a Paradeda e all'altro brasiliano Tavres. Tinoco & Borges, finendo quarti, vincono il Mondiale. Di questa prova ricordo le planatone in poppa, con un onda bella formata, che diventa un incubo di bolina.In queste condizioni i brasiliani sono decisamente bravi. Gli italiani: Fantoni 19, Poggi 26, Rochelli 45 e Michel 47. Va detto che Enrico & Stefano hanno un problema con la scotta della randa. Al termine della prova rientrano in porto per sostituirla, ma purtrppo la terza prova è già partita.

Terza prova (la nona complessiva, con la quale c'è la possibilità di scartare il secondo peggiore risultato). Il vento è aumentato ancora. Ora è sui 18 nodi, con qualche raffica più forte e qualche mollana più debole. Triangolo olimpico, quindi tre boline, due laschi e una poppa. Il vento oscilla molto è non c'è un lato veramente favorito. Vince Paradeda davanti a Bethlem. Amiguinho ha già vinto e non partecipa alla prova. terzo un giapponese. Poggi 26, Fantoni 32, Rochelli 39.

La classifica finale. Per le prime posizione ho detto. Per quanto riguarda "gli azzurri": 30 Poggi & Vanni, 31 Michel & Longhi, 36 Fantoni & Gerin, 42 Rochelli & Rochelli.

Complessivamente è stato un campionato molto difficile, dove tutti (o quasi) sono stati molto alterni nei risultati. Il campo di regata si è rilevato molto difficile da interpretare, per il vento molto variabile, i corpi nuvolosi che si spostavano, la corrente quasi sempre determinante. Era fondamentale prendere la prima rotazione dalla parte giusta. Per far ciò era necessario partire ottimamente, Altrimenti era facile trovarsi nelle ultime posizioni.

Secondo me con aria fino a 15 nodi noi italiani riusciamo ancora a difenderci. Con aria superiore, specie se si aggiunge un po' di onda, il livello dei primi dieci è superiore; probabilmente quello dei primi 5 è di un altro pianeta. L'abitudine a regatare in queste condizioni fa la differenza.

Altro aspetto da considerare è che la flotta è numerosa e per almeno la metà "deep", cioè di livello alto. Manca l'abitudine a regatare con barche molto ravvicinate e con prestazioni simili. Solo a un Mondiale si trova, appena dopo la partenza, condizioni di vento così perturbato e "acqua che bolle" per la presenza della turbolenza creata da sessanta vele e sessanta scafi. Da noi in Italia, ma anche forse negli Stati Uniti, non si possono sperimentare condizioni simili. E' forse necessario andare in Spagna o in Brasile. O abituarsi a regatare in questo modo, in Italia correndo in altre classi come il Laser. In ogni caso ci sarà tempo per pensare a come migliorare.

Domani si rientra in Italia.


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