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Data pubblicazione: 14/08/2004
Pubblichiamo quanto scritto da Antonio Bari.
Nel corso di una regata, specie se è una regata importante, con tante barche e tante nazioni presenti, vengono commessi errori, sia da parte dei concorrenti sia da parte dei giudici, che hanno il compito di far sì che la regata si svolga nel modo più regolare possibile. Entrambi dovrebbero avere la modestia, durante e dopo la manifestazione, di analizzare serenamente il proprio operato e di cercare di correggere gli errori fatti. Nel viaggio di ritorno verso casa, durato otto ore e terminato alle 6,30 del mattino, io e il mio prodiere abbiamo avuto molto tempo per discutere i motivi del nostro pessimo risultato, e ne abbiamo tratto le debite conclusioni. Evidentemente non tutti hanno l'umiltà di farlo, probabilmente spinti dalla convinzione di essere sempre e comunque dalla parte giusta, e per questo motivo spesso si creano attriti e malintesi.
Non era mia intenzione intervenire con commenti sull'operato del CdR al mondiale master, in quanto mi era sembrato che Ivo Gattulli fosse stato sereno e obiettivo nelle sue cronache, senza mai scendere ad affermazioni da bar sport, senza mai dare giudizi offensivi su alcuno.
Ora però vengo tirato in ballo direttamente dal presidente Masserotti, per cui mi prendo, penso a diritto, lo spazio per replicare alle sue affermazioni.
Non voglio entrare nel merito di ogni singola operazione, che il presidente del CdR descrive con dovizia nella sua lettera, e che devo ritenere come la versione ufficiale (ma manca la versione dell'altra campana, e quindi prima di valutare vorrei avere un quadro più ampio), mi limito ad osservare che il sig. Masserotti giustifica l'operato del CdR con affermazioni precise, ma giudica i concorrenti solo sul "sentito dire", esattamente quello che rifiuta venga fatto nei suoi confronti; voci che raccoglie in maniera piuttosto imprecisa (io sono, ad esempio, lo stazzatore capo a livello mondiale della SCIRA) o riferisce in modo denigratorio (non ho mai sentito in una settimana il Direttore esecutivo sobillare i concorrenti, se non si è lamentata con me che sono un officer della classe con chi lo doveva fare?). Voglio però evidenziare che al mondiale hanno partecipato 83 imbarcazioni di 17 nazioni di tre continenti, che tutti i concorrenti sono venuti a proprie spese (e non foraggiati da una federazione nazionale) per regatare e divertirsi, e non regatare come è stato fatto a Bracciano ha innervosito un po' tutti, soprattutto perché le condizioni meteo per farlo, e bene, c'erano tutte. Non ci sono dietro soldi, sponsor, burattinai e neppure interessi di altro tipo. Chi li vede forse è abituato ad ambienti diversi, che nulla hanno a che vedere con la classe snipe. Tralascio quindi tutte le osservazioni in risposta alle affermazioni del sig. Masserotti (se vorrà gliele potrò inviare in privato, sono sempre la vestale delle regole o no?), e intervengo sul caso che mi riguarda e che è stato sollevato dal presidente del CdR. Come afferma il sig. Masserotti, ho chiesto a mio diritto riparazione per un OCS nella quarta prova, che mi pareva molto dubbio, e quindi ho chiesto di ascoltare la registrazione effettuata dal CdR per sapere se effettivamente ed eventualmente quando ero uscito dall'allineamento. Era il 15 caso in discussione quella sera e le udienze si sono aperte alle ore 19.30. Alle 20.30 circa il sig. Masserotti è uscito dalla stanza della giuria cercando il 6313 (era in discussione forse il 3° o il 4° caso); una volta presentatomi pretendeva di farmi ascoltare la registrazione e, alla mia risposta di volerla ascoltare solamente in sede di discussione della protesta, si è allontanato dall'edificio in compagnia della moglie inveendo contro la classe snipe. Alle 22.19 sono stato avvisato dalla giuria che, data l'assenza del CdR (è un suo diritto quello di allontanarsi per buoni motivi) la mia protesta sarebbe stata discussa la mattina dopo. Alle 22.45, terminate le discussioni delle proteste, ho chiesto perché non fossi stato avvisato prima, dato che il CdR si era allontanato quasi due ore prima e io ero rimasto ad attendere, vestito da vela, senza cena né doccia, per niente. La risposta lapidaria della guiria è stata che il CdR non aveva avvisato che si sarebbe assentato e loro se ne sono accorti solo quando si è dovuta discutere la successiva protesta in cui lo stesso CdR era coinvolto. Anche noi concorrenti, come lei, sig. Masserotti, vorremmo essere trattati in modo civile. Come giustamente il presidente del CdR scrive, il nastro registrato riporta i primi OCS venti secondi circa prima della partenza, e, sempre giustamente, evidenzia che era mia responsabilità dimostrare che non ero fuori dall'allineamento; dimentica (o forse non ha bene inteso) che io ho portato testimoni a mio favore, e che questi non sono stati ammessi dalla giuria, con la motivazione che "se loro erano davanti a me e non sono stati segnalati OCS sono stati fortunati", come se un campionato debba essere deciso in base alla fortuna o meno di essere o non essere visti (e in effetti il sig: Masserotti ammette di non aver visto alcuni concorrenti fuori, sul cui numero però esistono versioni molto contrastanti). Dimentica anche il sig. Masserotti, di evidenziare il clima in cui si è svolta la discussione della protesta, in cui ha esordito chiedendo di protestarmi per la regola 69 e preannunciando una squalifica di 3 mesi a mio carico, forse per aver voluto verificare una (ancor oggi per me dubbia) partenza anticipata e per aver voluto riascoltare (come mio diritto) la registrazione. Non sono un giudice di regata, e mi corregga il sig. Masserotti se sbaglio, ma se in una partenza alcune barche partono in anticipo e non vengono registrate, invece di dare buona la partenza (favorendo questi, non coloro che sono partiti in linea) è molto più corretto richiamare la flotta e ridare la partenza, penalizzando con il 20% le barche registrate OCS.
Chiariti alcuni punti che mi riguardavano direttamente, e che sono stati tralasciati nella lunga lettera del sig. Masserotti, resto a sua completa disposizione per una serena e costruttiva discussione su tutti gli altri avvenimenti relativi al campionato, sempreché di suo interesse.
Antonio Bari
ITA 6313
SCIRA Chief Measurer
antonio.bari@vivoscuola.it


