beccaccini classici

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Titolo: Campionato Mondiale Snipe 1959

Data: 12 Novembre 2004 15.38.41 o Ven, 12 Novembre 2004 15:38:41

Sommario: di Paul Elvstrøm. La Snipe è la classe di barche più numerosa di tutto il mondo, con la quale si fanno ovunque ottime regate. Pertanto avevo sempre desiderato vincere questo campionato mondiale, che si tiene ogni due anni.

Corpo: Avevo corso per queste regate nel 1955, a Santader in Spagna, ma avevo avuto dei guai con la barca che mi avevano prestato e non riuscii a vincere. Il Campionato fu vinto dall’Italiano Mario Capio (nella foto: Enzo Podestà, Mario Capio e, tra i due, in secondo piano ... Paul Elvstrøm).


Desideravo proprio vincere in questa classe e così dissi al mio amico Strit Johansen che avrei voluto andare al campionato mondiale del 1959 a Porto Alegre in Brasile, ma prima dovevo essere scelto. Così presi parte alle regate di selezione danesi con un ragazzo come prodiere, Ib Anderson, e vincemmo contro 30 barche.

La Federazione danese degli sports ci mandò in Brasile, ma vi fu uno dei membri che sostenne che non valeva la pena di mandare un equipaggio tanto lontano e così ero piuttosto nervoso perché sentivo che dovevo vincere.

A quell’epoca non stavo bene ed ogni anno era sempre peggio. Sentivo che dovevo vincere perché tutti si aspettavano che lo facessi ed avevo il terrore di perdere anche pure una piccola regata. Ero così nervoso che durante queste regate mi sentivo male ed in una di esse su una strambata, con mure a sinistra cercai di portare all’orza il Duca di Arion che era con mure a dritta. Naturalmente egli protestò ed io fui squalificato.

Alla discussione della protesta non potei dire altro che mi dispiaceva molto. Non avevo mai fatto ciò prima, ma ero così nervoso che mi era parso di essere mure a dritta mentre ero mure a sinistra.

Poi, nel libro, ho detto delle barche che avevamo usato e come il mio albero si ruppe durante le regate di allenamento. Dopo ci dettero un altro albero che era più flessibile e la barca camminò molto bene. Durante le regate per il campionato mondiale il vento era medio, ma non si riuscì a terminare una regata e l’ultima fu annulata: rimasero quindi soltanto quattro regate e si dovettero contare tutti i punti. Avevamo due vittorie, un secondo ed una squalifica, ma riuscimmo ancora a vincere e così potete vedere che andavamo meglio degli altri.

Fu durante queste regate che presi la decisione di non correre più a causa dei nervi. Dissi che sarei ancora andato alle Olimpiadi di Napoli e poi: fine!



Tratto da “Elvstrøm parla di sé e delle regate”, pag. 110 Ugo Mursia Editore, Biblioteca del mare, 1971.

Titolo originale: "Elvstrøm speaks on Yacht Racing".

Si ringrazia la Ugo Mursia Editore S.p.A.



Paul Bert Elvstrøm è nato il 25 febbraio 1928 a Copenhagen. Probabilmente il più grande velista di tutti i tempi. E’ uno dei tre campioni olimpici ad aver vinto quattro medaglie d’oro consecutivamente: a Torquay nel ‘48 con il singolo Firefly, poi con il Finn nel ’52 a Helsinki, nel ’56 a Melbourne e nel ’60 a Napoli.

Nel 1984 ha ottenuto un brillante quarto posto ai Giochi di Long Beach nei Tornado con a prua la figlia Trine. Ha vinto 13 Campionati Mondiali in 7 differenti classi monotipo.

Note: 

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