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Invernale a Snipe Bay 21/11/04
Data pubblicazione: 23/11/2004

Due prove viste da lontano.
Talamone, 21 novembre 2004. Domenica scorsa, nelle frizzanti acque talamonesche, si sono disputate ben due prove del locale Campionato Invernale: condizioni di mare e sole splendide, consueta organizzazione di ottimo livello e purtroppo ancora un assente d’eccezione: il vento.

 

 


Per l’occasione sulla linea incrociavano ben 21 beccaccini (..avete letto bene), che se non fosse stato per qualche assente dell’ultimo minuto sarebbero potuti essere ancora qualcuno di più.


Arrivando al Circolo, di buon ora, troviamo ad attenderci un bel grecale teso, proprio al centro del golfo, e qualche lastra di ghiaccio (buona come "rocks") tra le barche e sui teli.


Le barche le armiamo con le vele che sbattono e la temperatura dell’aria che fa fatica a salire ma tempo di cambiarsi e di buttare la barca in acqua, la situazione sta già mutando.


Uscendo dal porto troviamo la brezza che si sta ritirando, molto rapidamente, così il CdR non perde tempo: giù il campo e procedura di partenza.


La bolina è messa per nord, ma il vento continua a ritirarsi, saltando per lo più a destra, anche consistentemente, così la prima partenza è una piccola casbah in barca giuria, e noi, nel pieno spregio delle nostre consuetudini, riusciamo a partire liberi e veloci, tanto che ci starebbe bene un brindisi, anche se l’immediato richiamo generale ci rovina il momento e più che i calici innalzo qualche moccolo.


Seconda partenza, vengono issati ai "quattro" bandiera di Classe e Preparatorio, di nuovo tutti subito a destra, si sfilano meglio di tutti Phantomas e Domenico De Toro, il quale, insieme a Lady Lucia, porta in regata il "muletto" della premiata scuderia Ciufo-Mazzacuva: l’immarcescibile "Barone Rosso".


La bolina è un agonia, si perde e si guadagna tutto in un attimo. A nemmeno 20 metri l’uno dall’altro si naviga in venti completamente diversi, non ci sono due barche sullo stesso bordo che facciano angoli di bolina uguali.

Alla fine i primi ad agguantare la boa sono quelli tenutisi più sulla destra, dove siamo anche noi, e dove rimarremo a lungo dopo che questi avranno cominciata la poppa: il vento muore del tutto e ci troviamo a combattere con una corrente di direzione altrettanto variabile.


Al termine della regata molti diranno (e forse non a torto) che la prima prova andava sospesa, però di proteste contro il CdR  non ce ne saranno.


Noi riusciamo a cominciare il primo lasco, e dopo un bel po’ ci ritiriamo, la boa è in fondo al golfo, la bonaccia non molla e la corrente non dà modo di venirne via, così ci vediamo l’arrivo del gruppetto di testa (nel mentre il percorso è stato dimezzato), che vede davanti Domenico e Lucia, tallonati da Phantomas con a prua Ilaria, entrata a far parte, per l’occasione, dell’Associazione di Classe PhantoProdieri (..97 tesserati..solo contando il 2004).


Negli ultimi metri Phantomas ci prova in tutti i modi: espira, inspira, digrigna i denti, e non può fare altro, ma Domenico rimane davanti e porta il "Barone Rosso" a vincere la prima prova del giorno. Il commento tecnico a fine giornata sarà <<Quella barca (il Barone Rosso) ha degli spunti di velocità da farti venire le crisi isteriche!!>>


Subito dietro i primi due, altro piccolo e compatto gruppetto, dove Umberto Valle, sempre velocissimo, tira un attimo di troppo l’ultima strambata e si stampa contro la boa della linea: causa bonaccia e acqua piatta, il tonfo e la relativa imprecazione in vernacolo vesuviano si sentono fino a Giglio (Campese), così Umberto è costretto a tornare indietro per autopenalizzarsi e lascia il posto ad Alessandro Testa, per l’occasione nelle inedite vesti di prodiere.


Purtroppo i ritirati sono molti, ed alla schiera dei DNF si sommano pure Cardoni, Ciufo e Perdisa, i quali, dopo aver tenuto duro per tutta la prova, devono chinare il capo alla spietata regola del tempo limite, e solo pochi metri. Il CdR, ovviamente, non può che applicare la norma, e la beffa ovviamente brucia, ma se si poteva opinare sull’opportunità di non annullare una regata del genere, di certo nulla si poteva contro l’applicazione corretta di una regola spietatamente semplice.


Seconda prova stessa storia, ribaltata di 180°, perchè nel mentre il grecalino ha finito di ritirarsi ed ha lasciato spazio ad un ponente che sembra voler entrare e stendersi ma che, come testimonia il fumo che sale dritto dai falò sulle colline attorno al golfo, è in vena di beffe, ed infatti..


La partenza viene data con notevole rapidità ma l’allineamento del campo ne risente un pò, ne risulta così una partenza che sarebbe buona in boa..mure a sinistra, al punto che a momenti non si riesce a tagliare la linea mure a dritta.


La bolina è un altro impazzimento generale, questa volta c’è forse qualche nodino di vento in più (anche se rimangono ampie zone di bonaccia), ma c’è di che diventare matti per le oscillazioni. Tra buchi, giri di vento ed il nostro poco passo in certe condizioni, rimaniamo attardati fin dal primo lasco, dove sembriamo guadagnare qualcosa che ben presto risulta del tutto vano. L’ultima bolina la concluderemo giusto per la bandiera.


Alla fine tutti a casa e sul porto, finalmente, un tiro d’aria, l’unico del giorno da stare seduti sopravvento.

La seconda prova l’hanno vinta Phantomas (che ormai è certificato come bonazzaro) e Ilaria, seguiti da Zamorani&Son.


A questo punto una parola va spesa per il Comitato Organizzatore di Talamone, che riesce sempre ad organizzare eventi all’altezza della tradizione del luogo e delle aspettative dei partecipanti, ed al quale non si può certo sindacare nulla per la bonaccia nè per una linea di partenza non messa proprio benissimo, come sanno bene quelli cui piace giocare a questo gioco, e ne è prova il numero dei partecipanti (come sempre presenti molti equipaggi extra-zona) che Talamone riesce a coinvolgere.

Evidentemente la scelta di Patron Testa di agevolare anche un certo ricambio dei partecipanti, con equipaggi che arrivano per qualche prova e ripartono, anzichè pretendere la partecipazione degli stessi a tutto il campionato, sta incontrando il favore di molti, attirati anche (perchè negarlo?) dalla bellezza del luogo: domenica sera, al crepuscolo, si vedeva la Corsica.

Stiamo acquisendo le candidature per le località che ospiteranno le nostre regate nazionali per la stagione 2013. Scrivere al Segretario nazionale 2012-2013 peloja@katamail.com
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