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Data pubblicazione: 29/08/2011
Muggia, 23 - 26 agosto 2011. Il commento di Alberto Perdisa.
Muggia 2011 il campionato dei giovani
Di questi tempi e parlo in generale per questioni ben più importanti del Beccaccino, se si guarda al bicchiere mezzo vuoto si rischia di entrare in uno stato di depressione permanente. E’ per questo che si deve guardare al bicchiere mezzo pieno a maggior ragione per quello che deve essere il nostro divertimento, uno sport molto tecnico ma non professionistico.
Il campionato nazionale di Muggia non sfugge a questa regola ed anzi ne è esempio significativo.
Logistica non impeccabile con le barche molto lontane dalla club house, caldo “africano”, vento molto leggero per un’intera settimana che ha determinato una classifica quasi pugilistica, chi pesava più di 130-140 kg arrancava in acqua mentre era garantita la coda della classifica per i “pesi massimi”oltre i 150, campionato deciso dalle proteste e numero di barche in regata inferiore alle previsioni.
Mi fermo qui con le constatazioni negative aggiungendo solo che comprendo il disagio chi si è sobbarcato una trasferta così lunga per poi regatare con il prodiere rannicchiato sopra la cassa di deriva. Non riporto altre lamentele di cui tuttavia terremo conto per il futuro.
Ospitalità eccellente e servizi di qualità in un grande e moderno complesso, eventi collaterali ogni sera, giovani equipaggi ad animare la piazzetta e i vertici delle classifiche, campo di regata impeccabile e affatto scontato e gestione eccellente del Cdr con la disputa di tutte le prove in programma nonostante il meteo, elevato livello dei concorrenti con il ritorno di Corrado Perini, Alessandro Rodati e Sarah Barbarossa.
Il campionato di Muggia rimarrà nei miei ricordi come uno dei più combattuti e meno scontati degli ultimi anni, pensate che alla vigilia dell’ultimo giorno i giochi per la vittoria erano aperti per almeno cinque equipaggi.
Un campionato che segna una svolta per lo Snipe italiano con alcuni giovani timonieri emergenti, Chiara Magliocchetti, Hermes Ferialdi, Nicola Gerin e sopratutto il neo campione italiano e già veterano della Classe Andrea Zaoli che hanno animato le regate nelle prime posizioni. A questi si devono aggiungere prodieri altrettanto giovani come Davide Ortelli, Erica Ferraris, Federica Biondi, Alice Parodi e Alessandro Bari a prua di papà Antonio.
Difficile per i campioni più maturi arginare tanta gioventù anche se Pietro Fantoni e Marinella Gorgatto hanno perso il titolo solo per una squalifica all’ultima prova. Un peccato per questo forte equipaggio, Pietro teneva molto a un titolo che più volte non era riuscito a fare suo per un nonnulla. Lambertenghi, Michel, Poggi, Bari, Rochelli, Bruni, sono sempre stati regolari nelle prime posizioni ma hanno sofferto il vento leggero. Un campionato con venti più sostenuti avrebbe avuto probabilmente esiti diversi.
I nuovi campioni sono Zaoli Ortelli, decisamente l’equipaggio emergente degli ultimi due anni, grazie a un primo posto parziale e a una serie di piazzamenti mai oltre il quinto, a precedere di un solo punto le strepitose Chiara Magliocchetti-Erica Ferraris anche loro dello Yacht Club Sanremo che si erano appena laureate campionesse nazionali femminili nelle stesse acque. Terzo un ottimo Paolino Lambertenghi con Silvia Pederiva che ha ritrovato entusiasmo e velocità dopo la mancata qualificazioni ai Mondiali.Quarto Pietro Fantoni con Marinella, in difficoltà nella prima parte del campionato ma poi autori di una serie impressionante di piazzamenti compresa la vittoria in rimonta dell’ultima prova cancellata purtroppo dalla squalifica di cui ho precedentemente accennato. Quinti Enrico Michel e Stefano Longhi, fino all’ultimo in lizza per il titolo ma penalizzati dal vento leggerissimo e sesti Giampiero Poggi e Eugenia Vanni per cui valgono simili considerazioni. Poi i sorprendenti giovani Hermes Ferialdi e Federica Biondi autori di ben due primi di giornata seguiti da Antonio e Alessandro Bari, Fabio e Daniela Rochelli autori di un primo parziale e da Dario Bruni con Beatriz Sousa a chiudere la top ten.
Concludo con i ringraziamenti e la lista è lunga. In primis Pietro Fantoni, infaticabile promotore dello Snipe nei confronti dei giovani che ha prestato barca, vele ed attrezzature a tanti equipaggi e poi Nicola Gerin che ha trasferito il suo entusiasmo a molti coetanei lavorando duro per metterli su di un Beccaccino. E’ grazie a Nico e a Pietro che abbiamo portato Giovanni Coccoluto, talento assoluto della vela italiana, ai Mondiali junior in Danimarca. Sempre per gli junior un ringraziamento va ai circoli che si affacciano sul golfo di Trieste, Barcola, Muggia, Triestina della Vela e poi ad Alberto Schiaffino e Alfonso Donati che hanno ascoltato l’appello del Segretario, inviando ben 4 equipaggi dal Trentino. Gli infaticabili Enrico e Daniela Michel assieme a tutto lo staff Db Marine e poi il direttore del Marina e dello yacht club San Rocco Roberto Sponza e tutto lo staff femminile della segreteria della regata, impareggiabili per efficienza e gentilezza. Tutto il Circolo della vela Muggia e il suo presidente e poi Gino Costantini e Sergio Lopez precisi e infaticabili assieme a Marco Prosperi che li ha affiancati allo “Junior” . Tutto il Cdr presieduto da Riccardo Mazzotti e Giuseppe Agrioli e con Fabio Barrasso, Bussani, Crevatin, Faretto, Motz e Roberto Sponza: straordinario il loro lavoro.
E poi il comitato delle proteste con il presidente Michele Sorrenti, Paolo Benigni e Mario Chiandussi che hanno dovuto prendere difficili decisioni. In ultimo ma non ultimo un ringraziamento personale ad Antonio Gerin e Signora, memorabili padroni di casa e autori di una cena di pesce di quelle di “una volta” in onore del Segretario e appassionati alle vicende del figlio Nico e degli altri velisti muggesani che amano vedere su di uno Snipe.
Alberto Perdisa
CLassifiche Definitive Snipe-1.pdf


