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Data pubblicazione: 30/11/2008
Las Palmas de Gran Canaria, 30 novembre 2008. Scaricate le barche e prime uscite per alcuni.
La gran parte della squadra italiana e' sbarcata ieri alle Canarie.
Dopo i 4 gradi e il maltempo dell'Italia, l'impatto e' stato piacevole. Temperatura sui diciotto - venti gradi. Per l'Inverno non e' male ...
Siamo tutti alloggiati in un "aparthotel". Dalla mia camera all'ottavo piano si vede il porto. Sono ormeggiate in un molo alcune "tall ships": due navi, un brigantino a palo e un brigantino. C'e' un traffico commerciale notevole. Il molo container e' immenso, se paragonato al Molo settimo di Trieste.
Sotto di noi c'e' la Piazza Santa Catalina, molto vivace, con bar, ritrovi, internet caffe' (da uno di questi vi sto scrivendo), una zona della piazza e' occupata da giocatori di carte, scacchi, domino.
Il circolo, il Real Club Nautico de Gran Canaria, si trova a dieci minuti di cammino spedito. E' sicuramente uno dei piu belli che abbia mai visto. Ristorante bar, sala da gioco, terrazze con vista sul porto e sull'Oceano. All'esterno si trova una piscina da 25 metri con acqua riscaldata, alcuni campi da paddle e una palestra immensa (occupa la stessa superficie della piscina) con vista sul piazzale delle barche. Qui si trova uno scivolo larghissimo. Con un posto cosi' chiunque potrebbe diventare un bravo velista ... arrivi ti cambi, vai in palestra, appena sale il vento vai in barca, poi si rientra, doccia idromassaggio.
Questo spiega il motivo per cui molti velisti professionisti, soprattutto del Nord Europa, si trasferiscano ad allenarsi, facendo base al Real Clu Nautico. Oggi ho infatti visto alcuni laseristi danesi che evidentemente nel Baltico, in questa stagione, non potrebbero allenarsi.
Stamattina abbiamo aperto il container con il suo prezioso carico di barche ed atrezzature, giunto dall'Italia. Nove barche, sospese in file da tre, oltre a carrellini, alberi, derive, timoni ed attrezzature varie.
La mattinata e parte del pomeriggio sono passati veloci. Chi c'era ha armato e sistemato la propria barca. Io non faccio mai grossa manutenzione alla mia barca, percio' ho approffittato ed ho dedicato la giornata a cambiare qualche elastico, qualche bozzello, a fare la centratura con l'albero nuovo.
All'improvviso e' anche apparso George Szabo, americano di San Diego. Con stupore gli abbiamo chiesto cosa ci faceva qui ad un Campionato Europeo. La risposta e' semplice: l'allenatore dei norvegesi. Attorno all'ora di pranzo sono usciti in mare infatti i norvegesi ed alcuni spagnoli.
Vento da terra attorno ai dodici-quindici nodi che, pare, salti parecchio ogni volta che passa una nuvola, che, ogni tanto, scarica anche qualche goccia d'acqua.
Alcune barche italiane (Rochelli - Rochelli, Lambertenghi - Bari, Longhi - Rodati, Bruni - Bonomi, sono invece uscite nel primo pomeriggio assieme al nostro allenatore Martin Flores. Sono rientrate poco prima del tramonto.


