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Titolo: Campionato Italiano 2003

Data: 09 Settembre 2003 16.47.07 o Mar, 09 Settembre 2003 16:47:07

Sommario: Muggia, 3-7 settembre 2003.

Corpo: 

Muggia, 3-7 settembre 2003.
Il Golfo di Trieste ospita una nutrita colonia di Beccaccini ed era giusto che il Campionato ritornasse ad essere disputato sulle sue acque.

 

In queste zone la vela, al di là del gigantismo del “fenomeno Barcolana”, gode di un’attenzione quotidiana: qui tutti sanno chi è Vascotto, molti meno chi è l’attuale centravanti della Triestina.

Per chi viene da fuori può apparire strano che i giornali e le TV locali si occupino di vela ogni giorno: durante questi Italiani “il Piccolo” ha dedicato titoli “a nove colonne” agli snipisti, una troupe televisiva locale si è vista spesso in mare a filmare le regate ed i giornali radio ogni mattina aggiornavano gli ascoltatori sulle classifiche!

Perché il mare (e la vela) qui sono tanto importanti? E’ naturale pensare alla storia marinara di queste zone o ad alcune “peculiarità urbanistiche” dei centri abitati che si affacciano sul Golfo: il porticciolo di Muggia che si insinua dentro la cittadina; Piazza dell’Unità, circondata su tre lati da importanti edifici, ma aperta sul quarto lato verso il mare.

Tuttavia per avere la risposta più immediata ed anche la più corretta bisogna uscire in barca: il Golfo appare come un enorme anfiteatro e chi è in mare è al centro della scena, attore visto ed ammirato da innumerevoli spettatori.

E’ stato un Campionato combattuto come da tempo non si vedeva. Combattuto sia a terra, sia in mare. Tra molti colpi di scena, tutto si è deciso negli ultimi metri. L’emozionante finale della settima regata, quando ancora tre equipaggi avrebbero potuto vincere il titolo, verrà ricordato a lungo non solo dai diretti interessati.


Le regate sono state organizzate dal Circolo della Vela Muggia, che già aveva ospitato i Campionati italiani nel lontano 1955 (allora vinse Mario Capio). La logistica è stata buona: sono stati messi a disposizione due scivoli, uno presso la sede e l’altro nel porticciolo; gli spazi a terra erano adeguati al numero di barche presenti. L’assistenza durante le regate è stata, come avviene sempre per i circoli del Golfo, garantita dai numerosi e volenterosi soci. Sono stati offerti un rinfresco ed una cena, mentre la cerimonia di premiazione è avvenuta nella piazza centrale di Muggia. Al di là delle critiche sollevate da alcuni, il Comitato di Regata è parso all’altezza dell’evento e disposto, cosa piuttosto rara, ad accettare senza riserve le regole proprie della Classe Snipe.




Ma veniamo alle regate. Giovedì 4 settembre si incomincia con un maestrale tra i 6 e gli 8 m/sec. con una discreta onda. Il percorso è un triangolo olimpico. Iniziano molto bene i fratelli sanremesi Solerio, campioni in carica, seguiti dai triestini Brezich – Penso e Longhi – Caselli. La sorpresa sono i giovanissimi De Paoli – Togni (equipaggio di 420 alla prima esperienza in Snipe, anche se il timoniere aveva già corso due anni fa a Gaeta con il papà come prodiere). Enrico Michel, con il suo prodiere storico, Giovanni Turazza, giunge quinto. Tomsic – Mocilnik e Fantoni – Ferrari Bravo rimangono attardati in partenza ed è per loro difficoltoso recuperare.



Nella seconda prova accade un fatto singolare: appena dopo la partenza attraversa il campo di regata una bettolina che traina una chiatta. Chi è partito verso la boa (avvedendosi dell’arrivo della bettolina) riesce a raggiungere per primo una zona di maggior pressione sulla sinistra del campo. Dominano la prova con una regata attenta e grazie ad un ottima velocità, soprattutto di bolina, Paolo Tomsic e Andrej Mocilnik, che precedono Brezich - Penso, ancora secondo, e Fantoni – Ferrari Bravo. Grande rimonta dei Solerio, inizialmente attardati ma alla fine quarti, davanti al regolarissimo Bari e a Michel.

Ci sono alcune richieste di riparazione di alcune barche (Solerio, Michel, Savelli), che assumono di essere state danneggiate dall’attraversamento della bettolina, richieste tutte respinte dalla Giuria.

Il giorno successivo il vento è più leggero; il Comitato di regata opta per il percorso a bastone. Pietro Fantoni e Jacopo Ferrari Bravo vincono la prova dopo aver passato Marco Penso e Annarosa Perini lungo il lato di poppa. Rodati – Stahl, con un “bibordo” a destra nell’ultima bolina, tagliano l’arrivo secondi. Dietro a loro la bagarre: una serie di arrivi molto ravvicinati ha per protagonisti Brezich, Costa (ritorno dopo quasi due anni di assenza) con Marinella Gorgatto, l’equipaggio brasiliano Vieytes – Cyrillo e i Solerio. Ne nasce una protesta tra queste due ultime barche, che verrà discussa l’indomani mattina.

A questo punto, saldamente alla testa della classifica sono Giorgio Brezich e Lucio Penso. Ma la sfortuna è in agguato, perché le successive due prove della giornata sono per loro estremamente negative.



La prova numero quattro è vinta dai Brasiliani davanti a Tomsic – Mocilnik, ai Solerio e a Michel – Turazza, che si avvantaggiano bordeggiando sulla sinistra del campo (Brezich e Fantoni sbagliano insistendo a destra).


Michel ottiene poi un convincente successo nella prova successiva caratterizzata da numerosi ripetitori con bandiera “Z”. Ne fanno le spese, tra gli altri, Brezich, Paolillo e il Brasiliano Vieytes. All’arrivo da segnalare il secondo posto di Antonio Bari e Paolino Lambertenghi ed il terzo di Rodati (autore di rischiose regate verso gli angoli estremi del campo di regata).




Si giunge così al sabato mattina. Viene discussa la protesta dei Solerio, che chiedono la produzione del video girato da Martin Flores. Non sappiamo quali siano stati i fatti accertati che hanno portato la Giuria a squalificare sia l’equipaggio sanremese sia l’equipaggio brasiliano, resta il fatto che, Enrico e Franco Solerio, ritenendo di aver subito un torto, decidono polemicamente di caricare la barca sul carrello e tornare a casa (con il Campionato ancora aperto).

Con il loro forfait la classifica vede ora al comando Michel – Turazza sul sorprendente Rodati – Stahl.

La sesta prova, con percorso a bastone e vento attorno ai 4-5 m/sec., vede alla ribalta, dopo la consueta serie di richiami generali, la coppia di Gargnano composta da Carlo De Paoli e Alessandro Togni che girano in testa la boa di bolina. Lungo il lato di poppa Pietro Fantoni e Jacopo Ferrari Bravo passano il giovane equipaggio gardesano che controllano fino all’arrivo. Terzo giunge Tomsic, quarto Bari, quinto Brezich, sesto, autore di una prodigiosa rimonta, Michel.


Così, alla vigilia della settima ed ultima regata, l’esito del Campionato è ancora incerto: Michel - Turazza mantengono la leadership con appena 1,25 punti su Fantoni – Ferrari Bravo, seguiti a 0,25 da Tomsic – Mocilnik; Bari – Lambertenghi a loro volta incalzano il terzetto distanziati di 0,25 punti.



La giornata è nuvolosa e la partenza fissata per le 11,00 viene rinviata. Finalmente, dopo una serie di richiami generali con bandiera “Z” (vittima illustre questa volta è Longhi), la regata inizia con un vento piuttosto leggero, che aumenta nel corso della regata fino a 5 m/sec. La linea sembra perpendicolare al vento, anche se la maggior parte preferisce l’estremità destra.

E’ subito chiaro che il terzetto di testa farà una regata a parte. Inizialmente pare avvantaggiarsi Fantoni, che sceglie la destra, ma un aumento di pressione sulla sinistra rimescola le carte. Alla prima boa gira un gruppo composto da Apostoli, Rochelli, Paolillo. Leggermente attardato il terzetto, con Michel, Fantoni e Tomsic. Nella poppa riesce ad allungarsi Michel, mentre Tomsic, complice qualche copertura, passa Fantoni. Nella successiva bolina quest’ultimo riesce a ripassare Tomsic, mentre Michel sembra tenere sotto controllo la difficile situazione.


In “testa alla corsa” la lotta per la vittoria della prova continua tra Paolillo – Cristofori, i Rochelli e Apostoli – Volsi, mentre la lotta per la vittoria del Campionato, che sembrava chiusa, incredibilmente si riapre: Michel alla boa di poppa viene raggiunto e affiancato da Fantoni e seguito a brevissima distanza da Tomsic.

Il giro della boa di destra del cancello di poppa è piuttosto intricato, poiché interni in boa sono i Brasiliani e Costa: ne approfitta Tomsic che rientra in gioco.


Nell’ultima bolina si assiste così ad un duello di virate (almeno una ventina). All’inizio sembrano avvantaggiarsi Michel – Turazza che controllano Fantoni – Ferrari Bravo, che prediligono la destra. Poi alcune virate, effettuate con poca velocità e nel vento perturbato delle barche che ancora scendono di poppa, portano in vantaggio Tomsic – Mocilnik, tenutisi più a sinistra. Questi ultimi riescono a tenere a bada le altre due barche che nel finale della bolina cercano di allungarsi sulla destra, attendendo un'oscillazione. Per Enrico Michel la speranza è di arrivare non più di un posto dietro a Tomsic, controllando nel contempo Fantoni.


Frattanto la prova viene vinta da Nicolò Paolillo e Simona Cristofori su Micky Costa – Marinella Gorgatto, che, andando all’estrema destra del campo di regata, guadagna tantissimo; terzi sono i Rochelli, quarti Apostoli - Volsi.

Il “destro” preso da Costa non raggiunge però il terzetto e quindi le posizioni sembrano invariate (Tomsic, Michel, Fantoni) ed il Campionato appare così deciso a favore di Michel ... se non fosse che (tutto nel giro di pochissimi secondi) tra Tomsic e Michel piombano sul traguardo Vieytes – Cyrillo e Berti – Fontana.
Campioni italiani 2003 si laureano quindi, con un solo punticino di vantaggio Paolo Tomsic e Andrej Mocilnik della Società Nautica Grignano. La loro è una vittoria meritatissima: hanno dimostrato di avere una marcia in più di bolina con vento medio – forte e onda e di essere peraltro molto competitivi in ogni condizione. Questo risultato è una conferma di quanto hanno fatto vedere ad agosto al Mondiale in Svezia.

Secondo un equipaggio plurititolato. Enrico Michel e Giovanni (John) Turazza, della SVOC di Monfalcone, hanno regatato in maniera intelligente ed accorta. Il distacco di un punto (maturato negli ultimi metri dell’ultima prova dell’ultima bolina) non è una sconfitta, ma una vittoria a pari merito (o quasi).

Soddisfatti del Campionato Pietro Fantoni e Jacopo Ferrari Bravo (il primo della SVOC di Monfalcone, il secondo del CDV Muggia) che hanno vinto (gli unici) due prove e sono rimasti in lizza per la vittoria finale fino a 100 metri dall’arrivo.

Un grosso applauso infine per l’equipaggio juniores composto da Carlo De Paoli e Gianmarco Togni del Circolo della Vela Gargnano, che ha chiuso brillantemente al settimo posto assoluto e per Sarah Barbarossa e Barbara Bonini, anch’esse della SVOC di Monfalcone, primo equipaggio femminile.

photogallery

(foto Andrea Carloni andreacarloni@libero.it)

La classifica:

Note: 

PiĆ¹ campi possono essere disponibili via dynamicdata