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Data pubblicazione: 17/01/2007
Pubblichiamo alcuni stralci del diario australiano di Jacopo Ferrari Bravo.
Jacopo si trova in Australia, quale allenatore del laserista sloveno Vasilij Zbogar (già Campione europeo e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene). Le tappe (le precedenti puntate nell'archivio "news") sono Sydney (grado 1 Isaf), Hobart (Campionati australiani), Melbourne (grado 1 Isaf).
E' un diario che non riguarda regate di Snipe, ma, visto che è scritto da uno snipista, un certo collegamento con questo sito c'è ...
Comunque, secondo me, è molto interessante, anche se, per esprimere giudizi, sono un po' di parte ...
31 Dicembre
Australian tour 2006-2007
Siamo in riserva! Le energie di Vasco sono finite. Dopo un lungo viaggio in aereo, una settimana di regate a Sydney, un’altra di allenamento intenso lì, un altro viaggio forse più stancante del primo e altri due tre giorni di regate, le energie sono esaurite. Forse sarebbe necessario prendersi un’intera giornata di riposo e poi pian pianino cominciare a ricaricare il fisico; d’altra parte esser qui per la regata (non propriodietro l’angolo...) e non fare le regate non è un granché come soluzione.
Cercheremo quindi di preservare al più possibile quello che rimane e arrivare al giorno di riposo. Sul come impegarlo, ho chiesto aiuto a Marzio (Marzio Braida, il preparatore atletico in Italia). L’idea sarebbe quella di fare un mini-richiamo, in modo da poter fare dignitosamente gli ultimi due giorni di finale. Aspetto una sua risposta (anche perché il lay-day cade il giorno 2 gennaio e il richiamino sarebbe meglio farlo il 1, ma dove troviamo una palestra aperta il 1 Gennaio??).
Ieri sono stato a trovare i nostri reduci della Sydney-Hobart. Sono passato a prenderli in albergo (con lo Ute che è un tre posti ed eravamo in quattro!! Pietro D’Alì, Andrea Casale, Andrea Caracci ed io. Per fortuna Pietro e Andrea Caracci non sono dei giganti!) e siamo andati a mangiare qualcosa. Abbiamo chiaccherato, di vela naturalmente! Andrea Casale non lo vedevo da qualche anno e devo dire che mi fa morire dal ridere: con quella sua parlata genovese mi sembra sempre di sentire Beppe Grillo! Pietro D’Alì è adesso impegnato con la Figarò ed è alla ricerca di sponsor per la prossima stagione. Mi fa impressione Pietro: persona assolutamente modesta e umile come sempre lo sono questi personaggi. Non so se in Italia esista un altro velista così completo (Pietro ha partecipato ad una finale di Coppa America, alle Olimpiadi di Sydney con la Star, al giro del mondo con la barca italiana -quella del quasi naufragio nel mezzo dell’Oceano Pacifico- all’Admiral Cup, adesso è nel circuito dei Figarò ...). Il bello è che ancora una persona curiosa per la vela e voleva sapere un sacco di cose di Vasilij e del mondo professionistico dei laser.
Con Andrea Caracci ci eravamo visti di recente e siamo spesso in contatto; in agosto avevamo fatto insieme una settimana di istruzione di vela ai giovani allievi della Tito Nordio a Monfalcone.
E’ stato bello vedersi qui dall’altra parte del mondo!
Oggi spero in una giornatina di vento leggero e shifty, per permettere a Vasilij di riprendersi, ma non credo sia probabile.
4 Gennaio 2007
Finita la regata a Hobart; pur non essendo Vasilij al suo 100% di energie (è un eufemismo per non dire che eravamo in riserva spinta...) si è ben comportato. Quando era shifty (cioè il vento oscillava), ha dato delle vere e proprie lezioni a tutti. Quando è stato vento forte è riuscito a ben difendersi, pur essendo scarico. Ovviamente quando si è in riserva lo si è sia psicologicamente, sia fisicamente. Ed ecco il perché di quei due OCS (partenze anticipate e quindi relative squalifiche...). Il comitato non all’altezza della situazione. Il pin-end boat, cioè il controstarter, prendeva gli OCS senza essere ancorato, in movimento, ed il primo giorno addirittura senza nemmeno la bandiera di Race Committe boat (almeno fino a quando lo abbiamo protestato; da quel giorno sempre la bandiera ...).
Australian tour 2006-2007
La performance quindi assolutamente positiva. Il risultato un po’ meno per i due OCS, uno dei quali non si è nemmeno potuto scartare, a causa di una personalissima interpretazione delle Istruzioni di regata, sulla quale non mi dilungo, ma che è in perfetto disaccordo, anzi l’esatto contrario, di quanto prescrive l’ISAF.
Detto ciò siamo contenti. Dal mio punto di vista di allenatore sono molto, molto soddisfatto, perché, dopo anni di analisi approfondite su vari aspetti tecnici di conduzione di questa barca, ho potuto approfondire ancor di più le mie conoscenze e ho capito alcune cose.
L'anno prossimo sarà ventoso, perché sia Mondiale che Europeo dovrebbero incontrare vento forte, considerato dove sono stati assegnati. Inoltre quello che era a Ottobre un “rumors”, cioè che Scheidt tornasse sulle scene, ora è confermato. Il motivo è tutt’ora poco chiaro. Alcuni dicono -ironicamente- che era deluso dai risultati in Star, essendo arrivato solo secondo al Mondiale! E’ ragionevole pensare invece sia stato spinto così dalla sua Federazione per la paura di perder una probabile medaglia avendo l’altro super-velista anch’esso in Star...).
Maya (la ragazza di Vasilij), pur essendo quanto di più lontano da un rude lupo di mare, ha sopportato ore e ore di gommone senza una piega, anzi, quanto più capiva il gioco, tanto più cominciava ad apprezzarlo e a divertirsi. Ciò mi fa pensare a quanto sia ostico per un non esperto capire qualcosa di quello che succede su di un campo di regata e quanto tutti noi dovremmo adoperarci per pensare a come renderlo più facilmente comprensibile.
Blackburn quindi vince, avendo regatato bene senza avere la velocità con vento forte di Slinsgby o l’abilità di Vasilij di percepire le oscillazioni del vento. Fa pensare molto a come si debba gestire un evento.
Il nostro alloggio nel residence lo lasceremo domani, partendo per Davenport nel nord della Tasmania. Non credo ci rimpiangerà, soprattutto la cucina del breakfast che era a selfservice...
Questa sera cena al Royal Yacht Club of Tasmania. Suppongo si debba essere eleganti ... infatti Vasilij ed io arriveremo subito dopo aver alato il gommone, caricato il motore che perde olio, coperto i buchi dei salsicciotti con il sikaflex nero che abbiamo comperato in gran quantità ... insomma saremo, non ne dubito, perfettamente adatti alla serata!!!
Ascolteremo i discorsi che gli anglosassoni fanno in queste occasioni, il discorso del vincitore ... Insomma credo sarà molto formale. Vedremo.
Oggi il caldo era pesante e il sole picchiava parecchio. L’ultima regata è stata annullata nella bonazza (ovvio che Vasco era primo e Slinsgby-Blackburn-Leigh erano dopo la quarantesima posizione, ma, si sa, non tutte le ciambelle riescono col buco ...).
La seconda tappa del Tour (Sydney-Hobart-Melbourne) volge al termine. Dal mio punto di vista è stata ancor più utile di quella di Sydney che pur ha regalato maggiori soddisfazioni: mi ha permesso di capire a fondo alcune cose che saranno utili a Vasilij.
Spero da Melbourne di avere un miglior (leggi più economico...) collegamento internet. A presto un abbraccio a tutti.
P.S:
So che parti di questo diario che spedisco ai miei contatti sono arrivate anche sul sito Snipe (!) per cui colgo l’occasione per augurare un 2007 felice a tutti gli snipisti!
Eccoci a Melbourne! Personalmente è una delle città che preferisco in assoluto. Non saprei dire esattamente per quale motivo. Beh, il mare (l’onda sempre bellissima) e il vento (forte in questo periodo dell’anno..) sono sicuramente delle risposte. Ma il motivo è forse l’atmosfera di libertà e di grande relax (ovvio che c’è di tutto anche qui: anni fa qui fui rapinato per strada ...) che vi si respira. Le innumerevoli etnie, che convivono pacificamente, qui non sono separate, come in altre metropoli, (con i loro quartieri indiani, pakistani, cinesi, italiani ecc...). Qui si vive tutti insieme.
Le case che ci sono a St Kilda seguendo la costa sabbiosa verso est sono qualcosa che tolgono letteralmente il fiato, basse, con le vetrate che danno direttamente su una spiaggia bellissima.
Ci ha accolto un vento forte (solid 30kts ...) e caldo problematico per gli incendi, ma molto piacevole sulla pelle.
Vasilij a riposo oggi, giornata dedicata alla ricerca della logistica. Il circolo è il Sandrigan, veramente molto attrezzato. La palestra e la piscina sono nella medesima struttura.
La parte della città in cui viviamo (St Kilda, Albert Park e l’East Side) me la ricordo abbastanza bene, perché vi ero stato a lungo qui, ma il tom tom è comunque di grande aiuto!


