Rungsted, 12 agosto 2011. Penultimo giorno di regate al Mondiale Snipe.

Due prove disputate con vento in prevalenza da Nord Est, con salti fino a 50 gradi, intensità da 6 a 18 nodi. E forte corrente da Sud. Ancora freddo, poco sole, cielo coperto e a tratti anche pioggia.

La giornata è iniziata con un fatto singolare e bizzarro. Ad alcuni spagnoli ieri hanno rubato i documenti (e presumo anche i soldi). Pertanto il Comitato di regata ha deciso di issare l'intelligenza: gli sfortunati spagnoli erano a Copenhagen presso il loro consolato a farsi rilasciare nuovi documenti. Era necessario attenderli.

Passiamo agli eventi acquatici. Il Comitato, presieduto dallo stesso soggetto che aveva fatto il pasticcio al Mondiale Juniores, si è dimostrato oggi all'altezza di arbitrare (forse) un torneo di bocce della trattoria del frico.

In ogni caso i forti sono sempre quelli che stanno davanti? Non sempre.

Due regate. La prima. Dopo un ripetitore l'arbitro di bocce issa subito la zeta. Qualcuno è fuori tra cui i Rockets (peccato perché avevano fatto una bella regata). Sembra esserci più pressione a destra, ma invece escono alla grande quelli che sono stati a sinistra (per una rotazione da quella parte e per la corrente). La prova la vincono Paco & Marina Sanchez, davanti ad Augie Diaz & Kathleen Tocke. Gli italiani: Poggi 29, Michel 37, Fantoni 43, Rochelli OCS.

Si parte per la seconda prova e va subito su la zeta, senza neppure attendere un ripetitore. Over the line, al primo ripetitore, Fantoni (che si prende un 20%). Ancora più favorita la sinistra. Ma la regata viene sospesa (issando la N) alla boa di bolina. Quelli che erano a sinistra, mure a sinistra, raggiungevano agevolmente la boa con il vento calante, con la prua tenuta su dalla corrente. Quelli che erano a destra erano spacciati.

Si riparte con la seconda prova (rimane la penalizzazione del 20% per le partenze precedenti). Chi va a sinistra è ancora favorito dalla corrente ed agevolato anche da un salto di vento di 30 gradi da quella parte. Girato il cancello di poppa, i primi, tra cui Paradeda, Urban, Kamilar, Jonatan Persson, Sanchez (ed anche io) proseguiamo ancora a sinistra, con il vento calante. Ad un certo punto, ad un terzo della bolina, ci accorgiamo che sta entrando aria da destra. Una bella linea scura con occhette bianche! Siamo spacciati. Jonatan si alza in barca e dice qualche parolaccia in Danese. Tutto il gruppone che sta dietro aggancia il vento prima e ci passa, arrivando in boa facilmente, cinghiando con questo vento a 18 nodi, mure a dritta, mentre noi dobbiamo bordeggiare per raggiungere la boa. Molto frustrante. Addirittura il brasiliano Urban, secondo al cancello di poppa, gira la bolina con due barche dietro. Noi non facciamo molto meglio.

I risultati di questa sesta prova non sono ancora stati pubblicati sul sito. Io ero tanto indietro (e alla mia posizione vanno aggiunti altri 12 punti per la ZFP) da non sapervi dire chi ha vinto e come sono finiti gli altri italiani.

A terra, Jonatan Persson, io, Mario Urban, Alexandre Paradeda, Brian Kamilar, Paco Sanchez, Giampiero Poggi ed altri abbiamo presentato una richiesta di riparazione, chiedendo l'annullamento della prova (per il salto di vento di 30 gradi occorso nella prima bolina e per il successivo salto di 50 gradi della seconda bolina). La richiesta di riparazione, come era facimente prevedibile, è stata rigettata dalla Giuria internazionale. I salti di vento non sarebbero stati significativi, così come i cambiamenti di posizione. Per quanto attiene al secondo salto di vento, il regolamento SCIRA, prevale su quello Isaf, pertanto la regata era fair, cioé regolare. La motivazione l'ha letta un giudice australiano che si compiaceva nell'esprimersi con un accento difficilmente comprensibile. Io ho capito il 50% di quanto biascicava. I brasiliani ancora meno.

Tornando a casa ho tirato un calcio di collo pieno al regolamento SCIRA.

Domani finalmente ultimo giorno di regate.