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Ladies European Snipe Class Championship
Data pubblicazione: 02/09/2003
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di Alessandro Rodati
Gli appunti di coach Rodati della trasferta in Russia di Sarah Barbarossa e Barbara Bonini

 

Mosca, 25 agosto 2003. Le danze sono iniziate, ieri prima regata, i campi utilizzati sono tre posti in localita' diverse fisicamente ma dall'aspetto simile, ci troviamo infatti su un sistema di canali navigabili (e tutti ne approfittano)scavati a mano nell'epoca di Stalin in mezzo passano due aliscafi ogni mezz'ora piu' svariate navi, battelli delle gite etc, insomma tipo bacino S.Marco a Venezia. Il comitato organizzatore ha deciso di affiancare alla manifestazione femminile un loro campionatino locale (se non basta ano i motoscafi)la cui partenza viene data 5 minuti dopo, ieri c'era pure la "regata del sardon" dei cabinati russi anni 70 (li hanno comprati ieri l'altro)che attraversava serenamente sotto spi il campo di regata delle ragazze, oggi per fortuna so o tornati al lavoro e cosi' e' stato un po' meglio. Torniamo alla prova di ieri, siamo andati in acqua alle 10.15, poco vento 1.5ms vi trascuro le mie personali peripezie per arrivare sul campo di regata a bordo di motoscafi che entravano in avari a 10 minuti esatti dall'avviamento, gommoni che riempivano autonomamente d'acqua, che qui ha un simpatico colore marrone, ma alla fine insomma ce l'ho fatta ad arrivare sul campo qualche minuto dopo la partenza, le nostre regatano con uno spirito e una serenita' da campioni, sono 6 alla prima boa di bolina rimontano a 5 durante la poppa successiva e all'ultimo giro sono seconde dietro ad un equipaggio russo che pesera' globalmente 85 kili, ultima bolina il vento scende sotto il minimo regata ile ed i salti di vento che qui sono gia' belli (30 gradi) aumentano le nostre si fermano davanti all'arrivo mentre sulle bave perse ad effetto scoassera passano 7 barche!!! Coda tra le gambe ma teste, barca e vele funzionano. Il vento non torna, o meglio torna di traverso al canale e la giuria decide di rincasare. A terra veniamo convocati dalla direttrice della scuola russa che ci invita ad una gita su un barcone, seratina allegra in compagnia dei russi e dell'equipaggio norvegese uniche rap resentative del resto dell'europa, classica mangiatona di caviale salmone vodka a fiumi .....(ho ancora un po' di mal di testa).. Stamattina ci svegliamo alle 8.30, tempo da lupi, pioggia vento che cambia direzione costantemente. Si va in acqua, stavolta mettono il campo di regata proprio davanti al circolo, vento un po' piu' di ieri, ma va calando, le nostre partono un po' massacrate dalle russe ma si liberano subito con un bordo a destra, sono molto veloci secondo me piu' delle prime che pe o' conoscono 'sto posto a menadito, e' tutta questione di prevedere dove il vento soffiera' i posti non sono sempre gli stessi, ma le locali conoscono bene anche gli angoli dei canneti, sempre davanti le russe, bene l'ucraina, le nostre anche se pi ' veloci delle altre soffrono per i salti di vento di piu' di 30 gradi e d'intensita' che va da zero assoluto a 10 nodi. Prima prova comunque bene chiudono 6. La seconda e' molto simile alla prima veloci in bolina rapidissime in poppa, girano nel gr ppo centrale poi avanti girano l'ultima boa quinte e a 15 metri dalla linea di arrivo .....SI PIANTANO IN SECCA!!! tirano su la deriva, porconano, scarrocciano sottovento, riporconano, virano ed entrano 7, vengono immediatamente a recuperarmi sul ba tello giuria e spiegano l'accaduto, vogliono protestare....ed e' giusto, cavolo!! altrimenti l'anno prossimo organizziamo l'europeo a Chioggia con bordeggio in mezzo alle peocere e vediamo se non vince un locale. Salgo sulla becaccia con loro e and amo a scrivere la protesta, dove in sostanza diciamo in un inglese scolastico che per giocare a golf lo snipe non va bene, che la deriva non e' una mazza ed infine che io non sono il caddy....! Ci sarebbe stato anche da dire che il campo non era que lo previsto dalle istruzioni, che l'apposita comunicazione che andava affissa al mattino all'albo non c'era, insomma un terreno molto fertile per certi avvocati velisti di mia conoscenza. Sarah ha appena finito la discussione con il comitato, in bas alla protesta, ha deciso di dare riparazione upgradandole al quinto posto....tutto e' bene quel che finisce bene ed i bronci delle nostre son spariti ora hanno un 9 un 6 e un 5 .........chissa' che il conto continui!!! Mosca 26 agosto. Continuiamo con la conaca, stamattina sveglia alle 8, colazione con la giuria (le public relations non guastano mai) e sotto una pioggia emi torrenziale uscita nel canale, il vento stamattina e' forticello e freddino, circa 7 ms rafficato as usual, scampanellio e....5 minuti alla prima partenza, le nostre si mettono quasi ferme sulla linea ed all'ultimo minuto un gruppo di russe le appa per benino, arrivano basse sulla boa, strambano porconano, e ripartono mure a sinistra sfilando tutti di poppa, ma....non tutto e' perduto, la velocita' e' buona come gli altri giorni e le nostre, forti del loro allenamento al Garda, ce la mett no tutta, si riprendono immediatamente ed alla prima poppa sono gia' 7, poi altro giro e diventano 5, ed all'ultima bolina chiudono quarte!!! GRANDIOSE!, il coach tenta di suicidarsi pestandosi la testa sul tendalino della barca comitato mentre sal a di gioia, ma il vento e' sempre fresco e c'e' un'altra prova...le Babe ci riprovano, stavolta non si fanno incastrare e partono terze sottovento rispetto alla boa, sono razzi! alzano la prua di 5 gradi e si mangiano le due barche sottovento, una parte del gruppo va a destra in mezzo al canale, e riesce miracolosamente a sfilare l'altra meta' del gruppo che era andato a sinistra, le ITA la pagano, 7 alla boa di bolina, ma il gruppo di testa si alza orzando in centro al campo mentre le nostre marciano poggiate a tutta manetta, arrivano alla boa di poppa prime!!!!! sembrano la linea 82 tronchetto s.marco......si rimettono di bolina, barca dritta, le altre tutte un po' piu' leggere sono sempre piu' sbandate anche se da ieri ad oggi tutte le russe hanno cambiato le vele mettendo su delle randine da equipe. Altro giro altra corsa tornano di poppa, di nuovo prime con la seconda ('na russa tanto per cambiare) vicinissima, all'arrivo questa passa per un capello e le nostre sono seconde!!!! ndiamo a terra e.....DA UN'ORA E MEZZA STIAMO ASPETTANDO UN TAXI PER USCIRE DAL GULAG VERSO UNA SORTA DI CIVILTA' CHE DOVREMMO TROVARE (FORSE)......MA NON E' ANCORA ARRIVATO OSTREGA!!!!

.... il bilancio finale è di Sarah Barbarossa

Visto che, tornati a casa, Rodi ha finito di svolgere il suo ruolo di coach - psicologo- cronista, tocca a me concludere

Alla fine abbiamo chiuso quinte, potevamo fare meglio ma, consideranto che un anno fa non sapevamo neanche cosa fosse uno snipe e tanto meno pensavamo di salirci (eravamo ancora convinte che fosse una barca da vecchima basta provare a fare un’uscita con bora per rendersi conto del contrario), non possiamo lamentarci.

Peccato solo per le poche barche presenti al campionato, probabilmente se fosse stato organizzato in un paese un po’ più occidentale, sarebbero state più numerosetroppi problemi per ottenere il visto, noi ci abbiamo messo un mese, con continue telefonate e mail incrociate tra la Russia e il Consolato Russo a Genovaalla fine siamo perfino andate a Genova di persona a prendere fisicamente il visto per paura di non riuscire ad ottenerlo in tempole norvegesi sono arrivate dopo la cerimonia di apertura proprio perché  il loro visto sembrava non volesse arrivare mai

Fondamentale è stata la presenza di Alessandro Rodati che ci ha aiutate a terra (con le centrature e la richiesta di riparazione) e in mare (se si può chiamare così quel liquame marrone in cui regatavamo!!!), dandoci la carica per non lasciarci intimorire da tutte queste russe!!!

E’ stata una bella esperienza e anzi ringrazio Stefano Longhi e Giorgio Bresich che ci hanno convinte a partecipare (veramente non c’è voluto molto per convincerci!!!).


 

Concludo con una frase che ha caratterizzato il campionato: “Come il cammello è la nave del deserto così lo snipe è il cammello del mare”non chiedetemi quale sia il nesso, so solo che ovunque in giro per la Moscow Sailing School c’erano immagini di cammelli, e il giorno delle premiazioni è stato portato al circolo un cammello vero su cui sono state fatte salire le neo – campionesse strani questi russi, eh!!!


Sarah Barbarossa


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