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Coppa Camilla
Data pubblicazione: 04/10/2004

Trevignano, 3 ottobre 2004.

Parafrasando un vecchio detto "natalizio", potremmo dire che la Coppa Camilla sia come l'epifania che <<tutte le feste porta via>>, perché da molti anni or sono la Coppa Camilla, nel primo week end di Ottobre, segna l'epilogo dell'attività snipe sul Lago di Bracciano (in realtà sul lago ci saranno eventi significativi ancora per qualche settimana), e quest'anno,  dopo due edizioni annullate, una per buriana ed una per bonaccia, é stato un grandissimo epilogo.

Due parole però vanno spese per spiegare bene quale sia il "Coppa Camilla Pensiero".

Il Circolo organizzatore é il Vela Club Trevignano Romano, piccolo ed efficiente circolo della sponda est del lago di bracciano, che con mezzi non illimitati e tanta passione, organizza ogni anni questa regata Open, con tabella di compensi "ad hoc" (una specie di Coppa Camilla handicap system), premi ad estrazione per i partecipanti e, per la gioia di tutti, fumante pasta e fagioli!

Quest'anno la voglia di regatare dei lacustri sembrava proprio non volere venire meno, ed anche la Coppa Camilla, come due settimane fa Settembre sul Lago (135iscritti), ha inanellato il proprio nuovo record di partecipazioni: 52 iscritti raggruppati in due divisioni: mono e multi-scafi.

La giornata si presenta splendida: sole, aria calda, lago piatto, unica assente la termica, che probabilmente non ce la fa a stendersi sotto i nuvoloni che pascolano sulle colline e l'aria che tarda a liberarsi dell'umidità notturna.

Dal sabbazzietto escono 6 snipe.. ed un gommone, ed é solo grazie a questa vecchia gloria della meccanica navale,ribattezzato da poco "Nabuccodonosor"(..vi risparmio i rimandi cinematografici), che, con un bel traino-crociera per il lago, riusciamo a portarci per tempo nell'area di partenza della regata.

Il lago é un olio, le uniche scie sono le nostre, il cielo ed i paesi delle sponde si specchiano nitidamente sull'acqua, sembra di navigare dentro un enorme bicchiere a volte smeraldo a volte zaffiro, così come passano le nuvole.

Purtoppo la bonaccia impedirà ad altri 6 beccaccini, in arrivo da Bracciano, di raggiungere per tempo la linea di partenza (davanti a Trevignano), ciò nonostante, in linea con la tradizione di cortesia ed ospitalità del CVTR, il CdR deciderà di dare anche a loro una partenza!

Il traino ci lascia a 200m dalla linea, il lago é ancora un olio, e tra un pediluvio, due chiacchiere ed un pò di prendi-sole, scivoliamo piano piano verso la partenza, dove arriviamo praticamente insieme all'ultima raffica di "pre-termica" (che é un refolo che annuncia l'ingresso della termica ma che non é ancora buono per mettere giù il campo).

La procedura é semplice: 6 minuti per fare partire i cat, dopo i quali 3 minuti per i monoscafi.

La flotta dei monoscafi é piuttosto eterogenea, a parte i beccaccini c'é una numerosa rappresentativa di Fireball ( ogni volta che li vedo mi sembrano usciti da qualche episodio di StarTreck!), qualche Laser, un Laser2regatta, almeno un 470 (che poi sarà determinante per l'esito della regata snipe), un oggetto bellissimo, di legno, che sembra un grosso dinghy, con i bordi blu scuro, la vela aurica, armato a cut.. insomma potremmo definirla una bella "frittura mista di lago".

La linea é piuttosto lunga, probabilmente per i catamarani, la partenza é in barca, dove ci sfiliamo bene da dentro una nuvola di fireball.

Appena partiti gli snipe guadagnano con maggiore o minore decisione la destra del campo, a parte Domenico (De Toro), che con a prua Lady Lucia (accanita "hobiecattara", alla sua prima regata snipe), si stende verso sinistra, sotto lo sguardo preoccupato di Don Claudio (il titolo glielo hanno dato gli spagnoli al Mondialone) e Paolo Moro (insieme ad Antonella Venanzi, freschi vincitori di Settembre sul Lago), ambedue sanno che in quelle condizioni (acqua piatta e 4m/sec d'aria), il vecchio De Matté sul quale corrono Domenico e Lucia, il glorioso "Barone Rosso", é ancora una barca estremamente veloce.

A parte Domenico quindi, ci troviamo tutti ad incrociare più sulla destra del campo, sembra una regata di "emoticons": ad un incrocio uno sorride e l'altro 'sta accigliato, all'incrocio dopo i ruoli sono invertiti, e non per effettivi guadagni, solo per una questione di mure a dritta e a sinistra!

La bolina passa così, senza particolari scossoni.

Se la regata fosse finita lì, io sarei già stato l'uomo più felice della terra, perché dopo non si sa quante prove e quanti moccoli, finalmente abbiamo un punto di scotta del fiocco che ci consente di bolinare almeno quanto tutti gli altri, e non di precipitare in fiamme come era stato fino all'ultima prova.
La mia euforia (e la mia ignoranza) sono tali, che a vedere quanto riusciamo a camminare di bolina, mi sembra che la nostra vecchia beccaccia abbia preso qualcosa della Star.. ma sono solo innoqui deliri di uno sniparo frustrato!

Alla prima boa passiamo, più o meno nell'ordine, Don Claudio e Lady Gabriella, davanti a Paolo e Anto e a Domenico a Lady Lucia, dietro di loro noi, seguiti da Danilo e Giovanni, ossia "I Boys" (..lo so, fa molto "Carrà") e da Maurizio e Lady Daniela.

Il primo quartino della poppa passa quieto, poi, rassettata la barca e trovato un assetto, partiamo all'attacco e, bordo sopravvento in acqua, sedere a mollo e randa in testa, ci scateniamo in una "samba phantoniana" (non me ne veglio il titolare del brevetto per tanto ardire!), con la quale riacchiappiamo Domenico e Lucia, che 50m davanti a noi chiudevano il gruppetto di testa, ci ingaggiamo due lunghezze sotto vento, orziamo e, senza rompere le scatole, ci tiriamo fuori dai loro rifiuti.

Davanti,  a forse due-tre lunghezze, ci sono Don Claudio e Gabriella, marcati stretti da Paolo e Antonella, che con una serie di strambate si mettono in posizione di controllo davanti a noi, ma la nostra vecchia barchina sembra non sentire l'incipiente maggiore età e, di nuovo bordo in acqua, agguantiamo pure le prime due barche, cercando di difenderci da Paolo che, lasciato Claudio, é venuto a marcare noi.

Fortunatamente la mossa gli riesce solo a metà, noi rispondiamo all'orzata, passiamo e poggiamo verso la boa, dentro i suoi rifiuti ma senza perdere troppa velocità, quel tanto da prendere l'interno, senza però riuscire a staccarlo in maniera significativa, di poppa sono sempre velocissimi.

Alla boa passiamo noi per primi, dietro, a meno di una lunghezza Paolo e Anto, seguono Claudio e Gabriella e ancora dietro Domenico e Lucia.
Io non sto nella pelle! la poppa é stata bella lunga, e finirla davanti dopo averla cominciata quarti, a 50metri dal terzo, mi manda in fibrillazione!

Noi usciamo dalla boa mure a dritta, Paolo e Anto ci tengono per qualche lunghezza, poi vedono che Claudio vira subito, così virano anche loro e dopo aver guadagnato ancora qualcosa a destra, viriamo anche noi.

E' a quel punto che vedo per l'ultima volta Maurizio e Daniela, stanno girando la boa, in quel momento sono ultimi.. ma ancora per poco.

La flotta si tiene sul lato sinistro del campo, con qualche puntata a destra sugli scarsi.

I passaggi sono come prima definiti dalle mura più che dagli effettivi guadagni.

Claudio e Paolo stanno appiccicati, si marcano stretti, noi ci teniamo un pò più staccati, davanti ai "Boys" e a Domenico e Lucia che sono di nuovo andati più a sinistra di tutti.

Maurizio e Daniela non li vedo, poi lo ri-vedo, e quando li rivedo é un tuffo al cuore, perché da ultimi con distacco che erano, ora sono primi con distacco, enorme.

Sapremo poi che, essendo ultimi, si sono guardati attorno e hanno visto in fondo a destra un 470(quello di cui dicevo prima) che saliva come un F15, e così si sono portati da quella parte anche loro, in realtà sembra che il dialogo intercorso a bordo sia stato da manuale della comunicazione crew-skipper, tipo:
Daniela: ma perché veniamo di qua, che tutte le barchine sono andate di là?
Maurizio: Zitta.

..aveva ragione Maurizio! evidentemente.

Loro girano la boa che noi siamo ancora nell'ultimo quarto della bolina.

Difficile quantificare l'entità del destro di cui hanno goduto, c'é chi dice 25°, chi dice 50° in due tranche da 25°, chi dice 60° subito più un 3% alla fine...boh!
l'impressione é che non si sia trattato di un salto, ma proprio di un altro vento, considerata anche al lunghezza del lato, veramente enorme (old style).

Ad ogni modo noi la bolina la chiudiamo dalla lay line di sinistra, Paolo e Claudio, sempre appiccicati, hanno guadagnato quel tanto che ci obbliga a poggiargli dietro e ad accodarci.

La poppa 'sta volta é un lasco, non c'é modo di mettere in acqua il bordo e tentare la "Phantonata", quindi ce ne stiamo in trenino per tutto il lato: Claudio-Gabriella, Paolo-Anto, noi, con Maurizio e Daniela mezzo lato avanti e i "Boys" che chiudono la flotta, davanti a Domenico e Lucia.

A pochi metri dalla fine del lasco, tentiamo di animare noi la partita, cercando un qualche pertugio nel gruppo, ma non ci riesce.

Girata la boa Claudio orza per difendersi da Paolo, che orza a sua volta per attaccare Claudio e per difendersi da noi, che orziamo ancora di più.

Andiamo come tre matti in mezzo al lago per qualche lunghezza, non si passa, chiedo a Silvia di cercare la linea, ma tra boe piccole e distanze grandi, la linea non si vede.. ma si vede Maurizio ben avanti e sottovento, al che mi torna al mente quella storia dei due litiganti e di quello che gode, e vedendo che Paolo e Claudio se le stanno dando di santa ragione, poggi-a-bestia e faccio quella che i barconari chiamerebbero "massima VMG", vero Maurizio, perché la boa non si vede.

L'idea, in effetti, sarà quella risolutiva.

Noi scendiamo subito, sulla rotta di Maurizio. Claudio e Paolo rimangono a darsele più all'orza, dietro di noi arrivano i "Boys" e Domenico-Lucia, che non si sa come, cominciano letteralmente a volare, lasciando con un palmo di naso i nostri "Boys", che ormai contavano su loro per avere una barca dietro.

Maurizio é avanti un'eternità, gira l'ultima boa e risale lungo il traversone, verso l'arrivo, potrebbe fermarli solo un eruzione vulcanica.

Il vento intanto cala, noi, che avevamo tenuto una rotta più poggiata, abbiamo margine per orzare, fare apparente e non fermarci, mentre Paolo e Claudio sono costretti a poggiare senza pressione, e rallentano quel tanto da consentire a Fanta-Domenico e Lady Lucia di infilarsi a velocità smodata.

Usciamo dalla boa con i capelli dritti, Domenico ha ripreso tutto il distacco, e si fa sotto ad una lunghezza!

Faccio l'unica cosa che l'inerme canaro può fare davanti al plurititolato-multititolatocontinentale-iridiscente-campione: orzo, tanto, alla disperata.... Domenico da dietro ci grida "Vai! Tranquillo!", però non poggia, anche perché lo marca da vicino Paolo, così io "tranquillo per niente" continuo a rimanere all'orza, puntando diretto a metà della barca giuria, da dove il Chairman del CdR mi fa segno, con un discreto pollice, di passargli a poppa della barca e non a metà.

Alla fine, meno male, arriviamo!

Maurizio e Daniela sono lì ad aspettarci, avevano un vantaggio tale che si sono visti alla cappa tutta la nostra ultima parte di lasco ed il traverso.

Classifica finale:
1.Maurizio-Daniela;
2.Noi;
3.Domenico-Lucia;
4.Paolo-Antonella;
5.Claudio-Gabriella;
6.Danilo-Giovanni;

Il SudEuropeo, va detto, é contentissimo per Maurizio e Daniela, mentre a renderlo "nero" contribusicono nell'ordine i seguenti fatti:
-Paolo e Antonella che gli sono arrivati davanti, dopo una regata sportello contro sportello;
-Noi, che di poppa abbiamo camminato, nonostante una barca che il Nostro userebbe solo per un funerale vikingo;
-un improvvido catamarano, che gli si attaccato addosso all'ultimo traverso, vanificando tutti gli sforzi;

A sera festeggiamenti adeguati presso il circolo organizzatore, con fiumi di eccellente pasta&fagioli bollente, innaffiata da opportuno nero.

Insomma é stata la regata dei neofiti e dei canari, avulsa da qualsiasi menata di punti/puntarelli/punticini, combattutissima e ottimamente organizzata, purtroppo erano assenti molti pesci-grossi locali (alcuni stoppati dalla bonaccia, altri non interessati al genere).

I complimenti a Maurizio e Daniela sono meritati e dovuti, perché hanno preso il loro snipe ad inizio estate (avevano cominciato anche loro a bordo del "Barone Rosso" di Don Claudio... a proposito dell'argomento "promozione-barche a disposizione"), perché ci mettono tanta passione e vanno in barca per divertirsi, senza le smanie da primi della classe (fondate o meno) che invece contraddistinguono molti, cosa questa che li fa regatare tranquilli e regolari, senza forzare incroci o smadonnare in boa.

Quindi di nuovo complimenti ai coniugi Vivian, con l'auspicio di vedere presto anche gli altri Vivian a bordo del beccaccino (ce ne sono ben 3, tra gli 11 e gli 8 anni ), sicuramente veloci almeno come la mamma ed il papà.

Stiamo acquisendo le candidature per le località che ospiteranno le nostre regate nazionali per la stagione 2013. Scrivere al Segretario nazionale 2012-2013 peloja@katamail.com
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