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di Sarah Barbarossa

Innanzitutto vorrei ringraziare chi ha reso possibile il materializzarsi di questo sogno, la nostra Regione e Friulia, senza il cui supporto economico non ci saremmo mai potute avventurare fino in Uruguay. Ma oltre ai 2 sponsor, vorrei ringraziare anche le persone che stanno dietro, e che ci hanno dato un supporto non meno importante: l’affetto e la presenza costante dei nostri familiari, con cui ci tenevamo in stretto contatto tramite “skype”, dei colleghi che dalla Friulia ci scrivevano mail di incoraggiamento, della Svoc che telefonava a casa dei genitori per sapere le ultime novità, e dei nostri amici snipisti che ci seguivano da casa sul sito.
Di incoraggiamenti ne avevamo bisogno soprattutto all’inizio, quando a causa della nebbia l’aereo che doveva partire da Venezia è stato dirottato su Trieste, ritardando la partenza di ben 4 ore e facendoci così perdere la coincidenza  a Madrid con l’aereo per Montevideo…risultato: 1 giorno perso a Madrid nell’attesa del successivo volo che sarebbe partito solo 24 ore dopo, mentre le nostre avversarie erano già a Punta del Este a mettere a punto la barca e a studiare il campo di regata.
Ma una volta giunte a Punta del Este siamo riuscite a fare le stazze della barca presa a noleggio e la sua messa a punto in tempi da record, non riuscendo però a partecipare alla regata di prova in quanto la barca non era ancora pronta (c’era molto da fare per renderla il più possibile uguale allo nostra!).
Il campionato prevedeva la disputa di 11 prove con la possibilità di scartare i 2 risultati peggiori.
Siamo partite subito bene, il primo giorno, con 3 prove e 3 ottimi terzi, grazie alla presenza di un vento medio leggero che a noi ben si confà.
I giorni successivi il vento era aumentato ed anche i numerosi cambi di direzione che ci disorientavano e ci hanno fatto regatare nelle retrovie durante le prove centrali del campionato. Da non sottovalutare anche il caldo secco e il sole cocente che ci faceva fumare la testa durante le 7-8 ore di mare e di notte ci faceva svegliare con una sete tremenda e la gola secca.
Ma non abbiamo mai mollato, infatti nelle ultime  prove del campionato abbiamo regatato di nuovo tra le prime, realizzando un altro terzo e un secondo che ci hanno fatto risalire la classifica generale fino al quarto. C’è da dire che durante l’ultima  prova siamo state prime fino a metà dell’ultimo lato di bolina, ma poi il vento si è alzato favorendo l’equipaggio uruguayano fortissimo con vento già campione mondiale nella scorsa edizione e che si è riconfermato tale quest’anno. Unico risentimento: se avessimo finito prime quell’ultima prova, avremmo chiuso il campionato terze e invece per un solo punto siamo arrivate quarte.
Il livello era comunque molto alto (seconda è arrivata una giapponese che nella scorsa edizione è arrivata quarta e terza una cilena che ha partecipato alle Olimpiadi di Barcellona del ’92 sulla classe Europa), tant’è che sono state premiate le prime 5 classificate…un’emozione non da poco essere chiamate sul palco in mezzo ad applausi e foto, fianco a fianco con le massime autorità, dal Presidente della Federazione uruguayana, al Presidente dello Yacht Club Punta del Este (che, per chi non ci è stato, è alla stregua di quello di Montecarlo), al Vice Comodoro SCIRA, ecc…insomma, un’esperienza unica per cui è valsa la pena dare il massimo.