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Data pubblicazione: 11/02/2004
Talamone, 7-8 febbraio 2004. Dialoghi di Alessandro Testa e Phantomas (delle prove di sabato), cronaca e foto (della prova di domenica) di Ivo Gattulli.
PHANTOMAS E TESTA DUETTANO
A.T.: - "Dai Phantomas raccontaci qualcosa delle regate di Snipe Bay di sabato 7 Febbraio (così mentre racconti commento a modo mio)"
Ph: "Giocare con i delfini. Questo prima della regata è capitato a me, a Fabio, a Claudio e a Gabriella, mentre bolinavamo, fuori alle cinghie (chi più chi
meno), sui nostri Snipe. Due piccoli delfini si sono affiancati e hanno giocato attorno alle nostre prue. Anche questo accade a Snipe Bay!
Mancavo da troppo tempo da Talamone. Le nebbie ed il gelo del Nord mi hanno spinto a passare gli Appennini. L'idea in realtà è partita da Daniela Rochelli. Lei, infortunata sciatrice, ha proposto che io regatassi con Fabio a prua. La coppia finora era inedita per lo Snipe, anche se sui "barconi", io e Fabio Rochelli abbiamo fatto un buon numero di regate. Una telefonata ad Alessandro Testa e il programma era pronto.
Sabato il cielo è un po' coperto, ma un bel vento da Sud di circa 10-12 nodi allieta la giornata. Trovo, oltre ai vecchi amici, facce e ... barche nuove a Talamone! Buon segno: la classe è vitale, soprattutto nell'ottica del Mondiale Master del Lago di Bracciano.
Dopo un breve consulto con Alessandro, decidiamo, per regatare alla pari, di non usare vele nuove."
A.T.: "Ho poche vele nuove se no te lo facevo vedere io lo scherzo! Beh il fiocco brasiliano semmai lo userò domani così ti fumo!"
Ph: "Ah! E' così? Il fiocco brasiliano di Alejandro Cabeza! E io che ero solo curioso di provare una nuova centratura!"
A.T.: "Alejandro Cabeza?"
Ph: "Sei tu. Il nome te l'ha affibbiato Fabio. <<guarda che Cabeza si sta allungando a destra>> mi ha detto in regata"
A.T.: "Lasciamo stare. Proseguiamo con la cronaca."
Ph: "Usciamo alle 12, ma un problema sulla barca del Comitato di Regata, fa ritardare la partenza; nel frattempo, per dare un aiuto nelle procedure di
partenza, viene imbarcata Daniela Rochelli, aiuto che si rivelera prezioso.
A.T.: "A proposito di partenza. Com'é stata la nostra partenza?"
Ph: "Parte bene Napoleone con barca nuova..."
A.T.: "Lascia stare Napoleone. Intendevo NOI".
Ph: "... rimaniamo attardati per controllarti."
A.T.: "Ti ho visto che mi controllavi ma io stavo li proprio per controllare te, che ti credi? con un pelino di spunto in più manca poco che ti rullo in partenza, proprio come piace a te!"
Ph.: "Staremo a vedere ... 'ndemo avanti! Lungo la bolina, alcuni salti di vento, dovuti per lo più al passaggio di nubi, mi consentono di recuperare. Gira la prima bolina nell'ordine Napoleone, poi tu e terzo io. Alla boa di poppa sono terzo sempre dietro a te. Poi ho una collisione con ITA 29954 che rimane mure a sinistra un po' troppo dopo la boa. Alla fine della seconda bolina io e Fabio ci allunghiamo un po' più a destra di Alejandro Cabeza e ci presentiamo così sulla lay line con il vantaggio delle mure."
A.T.: "Quel giretto a destra mi è rimasto indigesto: bel colpo!"
Ph: "La poppa viene impostata solo per tenere l'interno alla boa che precede l'ultimo lato: il traversino finale. Così è: ITA 30073 (come l'altr'anno) taglia per primo il traguardo nella prima prova della stagione. Segue, vicinissimo Testa con a prua il giovane Contini. Terzo un velocissimo
(ma non è una novità) Ciufo ITA 30001 che si gioca splendidamente l' ultima poppa, quarto ITA30196."
A.T. "Beh, adesso viene il bello ..."
Ph: "Si parte immediatamente per la seconda prova. Alcuni vengono pescati in OCS. Dopo la partenza siamo in una buona posizione, ma "cincischiamo" un po' troppo al centro, mentre tu prendi un bel salto a destra e giri primo."
A.T.: "Ho pensato che non era possibile che nessuno avesse visto il nuvolone a destra. Tirava aria come una turbina! Bene, ho pensato, se azzecco questo Phantomas lo accoppo. E così è stato"
Ph: "Sì, il tuo vantaggio era rassicurante. Nell'ultima bolina però ci avviciniamo sfruttando qualche ampia oscillazione e zone di maggior pressione (devo dire che Fabio ha fatto un ottimo lavoro)"
A.T.: "E certo che hai potuto sfruttare le oscillazioni: bella scoperta ti avevo nel mirino ma ho dovuto evitare di farti i soliti cartoni se no a terra mi tiravi una salva di bestemmie in friulano ...e poi ti dovevo chiedere scusa"
Ph: "No, è già accaduto l'anno scorso!
Di poppa c'è una bella lotta tra noi. Ti difendi molto bene, nonostante una leggera minore
velocità."
A.T.: "Bella forza! mica ho gli occhi sulla schiena!"
Ph: "Infatti! Ti sei lasciato passare da me sopravento ad un centinaio di metri dalla boa, ma hai avuto la freddezza di mantenerti ingaggiato fino all' inizio del traversino finale. Ingaggiato veramente di poco! E così Alessandro vince di stretta misura!"
A.T.: "Più o meno la stessa stretta misura con cui hai vinto la prima prova su di me. Tiè!"
di Ivo Gattulli
<<A che ora domani?>>
<<La regata parte alle 11.00, fuso orario di Talamone>>
<<Bòn! Allora alle 09.30 in barca, in acqua alle 10.00.>>
Questo dialogo si é tenuto un sabato sera di mezzo inverno, più o meno all'uscita di un ristorante-cooperativa letteralmente poggiato sulla laguna che porta il medesimo nome dell'ameno paesone di Orbetello, ed ha visto come interpreti uno snipista del nord est giunto in zona per prendere parte alla seconda manche del Campionato invernale snipe Trofeo Fosco Santini ed il Presidente del Circolo di Talamone (che tale Campionato organizza), ambedue freschi reduci di un giro di bottarga e spigola assolutamente all'altezza delle aspettative, e ambedue con alle spalle un sabato di regata che li aveva visti equamente avvicendarsi sui due gradini più alti del podio.
Fuori dal ristorante poi tutti col naso all'insù: nuvole basse e veloci, da SW e almeno 10m/sec d'aria dalla stessa direzione, alimentavano tra i presenti un leggero scetticismo sulla praticabilità del mare all'indomani, rinfocolato dai bollettini che parlavano di rotazione a NW e ulteriore rinforzo. Probabilmente l'unico a non preoccuparsi nemmeno un po' era chi scrive, essendo in loco solo per una gita avulsa da questioni strettamente agonistiche, assolutamente appagato tanto dalla cena poc'anzi conclusa quanto dall'idea di fare qualche foto alla probabile mareggiata dell'indomani.
Passiamo qualche decina di minuti, forse più, a ciondolare sui resti dell'onda lunga, in attesa che la brezza si stabilizzi quel tanto da consentire di mettere giù il campo.
L'attesa alla fine viene premiata, al secondo tentativo il campo é piazzato, l'intelligenza viene ammainata e si aprono le danze in una brezza di 2-3m/sec da ponente, decisamente una termica, come confermano anche i fiocchi di vapore sulle cime di M.te Argentario, ed una leggera corrente trasversale alla linea, dalla boa verso la barca giuria, appena appena percepibile.
Il prepartenza si disputa tutto all'estremità della barca giuria, con le barche andate sopravvento alla linea che incontrano qualche difficoltà a rientrare per tempo, in poppa c'é davvero poca pressione.
Con 12 barche partenti, e una linea adeguatamente lunga, non ci sono grosse difficoltà, la flotta scende compatta verso la boa e prende lo start nella metà della linea più prossima alla boa, con diverse barche fuori che vengono prontamente richiamate.
Tanto per la poca pressione quanto per la situazione ancora incerta, la flotta tende a rimanere compatta. L'impressione che si ha é che nessuno se la senta ancora di azzardare una scelta netta in termini di angolo, così la primissima parte della bolina si sviluppa tutta al centro del campo, con diverse barche che virano subito dopo la partenza ed incrociano davanti e mure a sx alle barche partite in prossimità della barca giuria.
Dopo pochi istanti le idee cominciano a chiarirsi, almeno così sembra, e buona parte della flotta sceglie di bordeggiare verso destra, dove la superficie dell'acqua sembra più segnata, cominciando subito ad allungarsi, con le barche restate più al centro decisamente meno veloci, sarà uno dei momenti chiave di tutta la regata. Lo stesso Testa, rientrato dietro la linea e ripartito all'inseguimento, sceglie subito di portarsi sulla destra del campo.
La seconda metà della prima bolina vede le barche andate a destra continuare a guadagnare sugli altri.
Man mano che ci si avvicinano alla boa si ha la netta impressione che siano presenti delle aree di minor pressione dove la brezza tende a tornare a sx, ma é solo una fascia, superata la quale la pressione torna piuttosto regolare e più da dx, tant'é che i primi ad essersi portati sulla destra sono proprio quelli che arrivano meglio e per primi sulla lay-line.
Alla boa di bolina passano quindi Pantano, Berti, Napoleoni, Ciufo. Il distacco che questi sono riusciti ad infliggere agli inseguitori rimasti più al centro del campo (anche di pochissimo), li porta a compiere una scelta comune: tutti eseguono un jibe set e tornano subito sul lato dove pare proprio ci sia un pò più di pressione.
La prima poppa passa via senza particolari scossoni, i primi ad aver girato riescono ad agganciare appena dopo il jibe set un refolo d'aria (largo poche decine di metri e lungo poco più) che gli fornisce quel minimo di pressione necessaria a poggiare verso la boa, é il momento nel quale il gruppo di testa, fatto di quattro barche, ipoteca il risultato finale. Quelli che non riescono a prendere il medesimo refolo, pur girando la boa molto vicini al gruppo di testa, vedono sfumare ogni possibilità di rimonta, essendo costretti ad orzare e rimanendo così pesantemente indietro.
A metà poppa i giochi sono piuttosto fatti, seguirà una serie di scaramucce e di reciproci copertoni ma la poca pressione induce in tutti particolare attenzione alla conduzione più che all'aggressività pura e semplice, girano la boa nell'ordine: Berti, Ciufo, Pantano, Napoleoni.
Il lato destro sembra sempre quello più "generoso", mentre all'altra estremità del campo, alla boa di bolina, si assiste ad una sostanziale caduta di quel poco vento che vi rimaneva.
La seconda bolina vede il gruppo di testa serrarsi in una serie di incroci e virate sui brevi scarsi, sintomo dell'incipiente abbonacciamento, mentre il vantaggio sui diretti inseguitori rimane costante, nonostante la buona velocità che questi riescono comunque ad avere.
Gli ultimi metri della seconda bolina sono caratterizzati da un sostanziale abbonacciamento e simultanea rotazione verso destra, che facilita di molto il lavoro ai primi della flotta ed ai diretti inseguitori e danna definitivamente i pochi coraggiosi che avevano azzardato l'angolo sinistro in cerca di un rientro da antologia.
Nonostante la rotazione a destra non si assiste di nuovo alla parata di jibe set, il dictat é decisamente "non fermarsi", quindi chi da un parte chi dall'altra tutti sono costretti ad orzare pesantemente.
La boa la viene girata nell'ordine da Napoleoni, Ciufo, Berti, Pantano. Il gruppo dei primi comincia la discesa tra il centro ed il lato destro del campo, si controllano e si guardano tutti in cagnesco.
Phantomas-Spisso girano quinti, distacco dai primi immutato e, brandendo un fascio di carte sinottiche e innalzando odi alle divinità locali, tentano il bordo-a-maestrale, orzando verso l'estremità sud del golfo.
Tutto questo mentre il generale calo di pressione ha fatto sì che le ultime barche della flotta abbiano appena cominciata la seconda bolina.
L'ultima poppa consolida quanto fatto fino ad allora, l'ordine d'arrivo sarà:
-primi: ITA 30196 - Napoleone - Napoleone, freschi acquisti della flotta Centro Italia ed in procinto di approdare al lago di Bracciano per preparare la partecipazione allo Snipe World Masters, che a terra commenteranno il successo con un ineccepibile<<Abbiamo avuto culo, ma siamo stati anche bravi a crederci>>;
-secondi: ITA 30001 - Ciufo - Mazzacuva, molto soddisfatti della performance del nuovo albero in condizioni very light,
-terzi: ITA 29843 - Berti - Fontana;
-quarti: ITA 29354 - Pantano-Pantano, ossia Pantano con a prua la sua pargola.
-quinti: ITA 30073 - Phantomas-Spisso,(alias Fantoni-Rochelli) che hanno risentito decisamente del loro dislocamento buono per i 40 Ruggenti più che per le brezze telamoniche. Una volta a terra il timoniere ha commentato l'accaduto correndo ad ingaggiare Zamorani Jr, col quale costituirebbe un equipaggio da 88kg, mentre lo Spisso, non pago del becchime offertogli come merenda dal suo compare, faceva un unico boccone delle carte sinottiche e del suo pile (al momento forse rinvenuto).
-sesti: ITA 29974 - Zamorani-Zamorani, ovvero il Zamo coadiuvato a prua dal giovane Zamo Jr.
-settimi: ITA 27125 - Sposato,
-ottavo: ITA 26141 - Filpa - Carratù;
-nono: ITA 28354 - Checcacci - Bartolozzi;
-OCS. ITA 30204 - Anichini - Anichini -decimo: ITA 29554 - Morici;
-RET: ITA 30075 - Testa - Contini
Conclusa la prima prova il Comitato ha deciso di attendere fino alle 15.00 un eventuale ritorno del vento che sembrava profilarsi da NW, ma la pressione alta e livellata e l'ora avanzata non davano modo di sperare nemmeno in qualche ripensamento della termica.
Arrivate le 15.00 tutti a casa, non prima di aver litigato con l'ancora della boa di bolina, presa nell'unico scoglio del golfo di Talamone, e di aver rimorchiato gli ultimi ritardatari.
Una volta a terra poi festival dei buoni sentimenti, forse scatenato dalla temperatura mite (21 C°) e dal sole generoso, con grande affollamento sullo scivolo di equipaggi rientrati che si prodigavano nell'aiutare gli equipaggi rientranti, canna dell'acqua offerta al proprio vicino anziché sottratta con l'inganno e/o la forza, l'uno che disarmava la barca dell'altro e viceversa, mentre Phantomas cercava il suo giubbotto salvagente, che aveva addosso..
Archiviato quindi anche questo week-end con soddisfazione collettiva, certo con un filo d'aria in più si sarebbero potute fare due prove, ma la giornata anzitempo primaverile ha senz'altro ricompensato anche gli animi dei più acerrimi agonisti (e di chi come il sottoscritto se ne é stato a rodere il volantino del gommone!).
Uno dei più grandi media-velisti contemporanei direbbe <<Belle regate, ottima organizzazione, comitato all'altezza della situazione, grande ospitalità..>>, e non avrebbe affatto torto, quindi ancora complimenti ad Alessandro Testa e al suo Circolo per l'organizzazione e l'ospitalità, oltre ad un ringraziamento personale per averci messo a disposizione il gommone (con tanto di boa!).
Prossimo appuntamento tra due settimane.
A presto e Buon Vento.
PS: Rumores di banchina dicono che sussista la possibilità (per quanto remota) che tra due settimane, a Talamone, ci sia anche la la bestia nera di Reynolds, Percy e Anslie (quest'ultimo venuto a conoscenza della sua possibile presenza sulle Star ha scelto di andare in Finn!), alias GUGHI, il quale ha appena acquistato un beccaccino e non vede l'ora di fare scempio di snipisti.
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