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Slalom parallelo
Data pubblicazione: 10/03/2005

Venezia, 5-6 marzo 2005. Il resoconto dell'inusuale regata di Venezia.

Eravamo tutti un po’ increduli, abituati come siamo a regatare fin da piccoli su percorsi “normali”, tre boe, un triangolo, un bastone, che sia percorso olimpico o no, il concetto è sempre lo stesso, si gira attorno alle boe e dopo 1ora - 1 ora e mezza di regata, viene fuori il vincitore e a seguire tutti gli altri.

Questa volta no, tutto diverso, e proprio per questo è stato entusiasmante!!! Bella l’idea di partire uno affianco all’altro, su un’unica partenza separata al centro da una boa che segnava il confine dei due percorsi, e di percorrerli assieme, arrivando alle boe contemporanemanete o quasi, così, mentre ci si apprestava alle manovre, con la coda dell’occhio si teneva sotto controllo l’avversario, e magari, se capitava, si riusciva anche a fare una viratina sulle vele, tanto per mettere in pratica anche qui un po’ di tattica di regata di flotta!

Qui effettivamente contava non tanto e non solo la velocità, ma veniva fuori chi faceva le manovre senza intoppi, chi capiva all’istante se al giro dell’ultima boa per tornare indietro conveniva strambare o piuttosto semplicemente poggiare sfruttando gli aliti di vento che si stendevano e si ritiravano sui due campi in maniera diversa, nonostante fossero vicinissimi (sempre se si trattava di tornare in poppa, perché il vento girava ma il percorso rimaneva sempre quello, senza spostamenti di boemai provato a fare una partenza con il tangone fuori e vento in poppa??? Qui poteva capitare!!!).

Ogni volo prevedeva 2 scontri tra gli stessi equipaggi, in modo tale che potessero competere prima su un percorso e poi sull’altro, riducendo così gli svantaggi che potevano derivare da differenti intensità del vento o della corrente, che già in partenza dava un po’ fastidiopenserete:”bhè, facile partire da soli contro il tempo alla rovescia”, e invece più di qualcuno si è attardato e poche sono state le partenze esatte, al secondo.

E’ stato anche un bell’allenamento, divertente e allo stesso tempo ha incuriosito il pubblico che, se il sabato non era stato numeroso anche per la temperatura gelida (c’era ancora la neve ai bordi dei pontili!!!), la domenica, spinto da un sole quasi primaverile (e dico quasi!!!) ha assistito più numeroso alle regatine, approfittando anche della platea che era stata allestita apposta proprio sul molo e del commento in diretta di alcuni cronisti professionisti...

Il prossimo 12-13 marzo ci sarà la continuazione, con nuovi equipaggi, nuovi sfidanti e un nuovo vincitoreche purtroppo non c’è stato questo week-end perché alla fine, che sia regata di flotta o slalom parallelo, chi comanda è sempre il vento, che questa volta non ha concesso il tempo per la finalissima!

Sarah Barbarossa

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