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Invernale a Snipe Bay 12-13/3/05
Data pubblicazione: 22/03/2005

TRIPLETTA E CHIUSURA: A SAVORANI-TESTA IL 7° TROFEO FOSCO SANTINI
Talamone, 12 - 13 marzo. Con il week-end 12-13 Marzo si è concluso il Campionato Invernale Snipe - 7° Trofeo Fosco Santini a Talamone. Sabato 11 barche alla partenza della regata: il vento è da sud 12-13 nodi, c'è un pò di onda formata ed un bel sole.

Il CdR, con il supporto di Franco Zamorani in veste di posaboe d'eccezione, posiziona il campo perfettamente e inizia la procedura di partenza. Il bordo dovrebbe essere buono a destra ma la linea è quasi buona in barca. Decidiamo con Savorani di partire dalla boa lanciati, a qualcuno è parso anche un pò troppo, e cerchiamo di guadagnare spazio per poter incrociare sulla flotta. Il vento è steso e la barca sembra avere una buona potenza. Azzardiamo la virata verso la destra del campo proprio nel momento in cui tutti i primi decidono di andare con mure a sinistra. Bene! La barca corre e stringe e ci rendiamo conto di guadagnare bene rispetto al gruppo. Ci portiamo sulla lay-line di destra ed il nostro vantaggio alla boa è notevole su Napoleone, Ciufo, Berti, Perdisa e Stella. In poppa controlliamo il gruppo ed in particolare Napoleone e Stella che in certi momenti sembrano avere ottimi spunti. Seconda bolina e seconda poppa con controllo come da manuale ci consentono di consolidare la posizione. All' arrivo seguono Napoleone, Stella, Ciufo, Berti, Perdisa...  

Nell' attesa della seconda prova ragioniamo sulla nostra classifica. Prima del week-end eravamo terzi a pochi punti da Ciufo con secondo Fantoni che però non gareggia dal 13 Febbraio. Se ci dice bene ed il passo rimane così possiamo ridurre di parecchio la differenza di punteggio rispetto al primo. Poi Domenica nelle altre prove ce la giochiamo.

Seconda prova con vento che è leggermente salito a 15 nodi ed è ruotato contro ogni previsione di ca. 20° a sud. Allineamento neutro e bordo forse in buono a sinistra. Decidiamo di partire lanciati al centro della linea. La fatica nelle mani inizia a farsi sentire mentre le cosce resistono bene. A metà bolina mi rendo conto che Stella ha un buon passo e difatti alla boa ci sfila davanti. Iniziamo la poppa tutti e due con mura a dritta, con dietro a qualche lunghezza Berti, Ciufo, Napoleone e Perdisa in gruppo compatto. Decido di forzare il mio timoniere a strambare: mi sembra che sulla sinistra c'è più onda, in ogni caso si riesce meglio a strapuggiare per gli angoli differenti dell' onda rispetto al vento e poi ci andiamo a guadagnare l' interno in boa. Ci allontaniamo dal gruppo e cerchiamo di far correre la barca su ogni onda. Quando Stella stramba ed incrocia ci rendiamo conto di aver guadagnato 2 - 3 lunghezze e di poterci presentare sulla boa con il vantaggio dell' interno in boa. Dietro Berti, Ciufo, Perdisa e Napoleone se le danno di santa ragione. Qualche metro dopo la boa, giusto il tempo di riordinare e regolare la barca, viriamo su mure a dritta per cercare di forzare Stella, che tira su bene la prua, ad un virata in affanno. Ci dice bene. La loro virata è poco preparata e guadagniamo ancora metri che ci consentono di controllare meglio la situazione. Stella dimostra un ottimo angolo ed una notevole velocità e devo dar fondo a tutte le forze per cercare di tenere la barca dritta. A tre quarti della bolina con onda meno di prua la barca inizia a volare e ci stacchiamo da lui di circa 50 metri. Dietro il gruppo è abbastanza compatto con Ciufo che spreme Gabriella e guadagna terreno sugli altri. Giriamo la boa al vento con un buon margine che ci consente di controllare Stella e di vincere anche la seconda prova davanti a lui, Ciufo, Berti, Perdisa, Napoleone, Menghetti...  

Il CdR annuncia lo svolgimento di una terza prova. La nostra situazione di classifica è ulterirmente migliorata. Raccogliamo le ultime forze, controlliamo gli allienamenti del campo di regata, un occhio alle regolazioni e ci predisponiamo a partire per l' ultima prova della giornata. Il vento è sempre intorno ai 15 nodi ed il mare sembra leggermente più steso. A 35 secondi dalla partenza siamo imbottigliati in mezzo a tre barche mentre verso la boa c'è spazio ed i concorrenti scorrono. Decidiamo di uscire dalla linea e di rientrare ai 10 secondi (c'è la lettera P) sotto l' allineamento nel buco libero che avevamo adocchiato. Partenza regolare in velocità ma in alto il gruppo sembra guadagnare come angolo. Aspettiamo ancora a virare pensando ad un leggero scarso. Appena possibile incrociamo con mure a sinistra e ci avviciniamo al resto della flotta. La velocità è sempre buona e la voglia di dare battaglia è ancora tanta. Stella è in giornata felice ed anche Perdisa dimostra un ottimo passo. Alla boa di bolina gira primo nuovamente Stella, seguito da noi e da Perdisa a pochi metri. Dietro Napoleone e Berti che non è in splendida forma per un inizio di influenza. Manca Ciufo che è ritornato in porto.

Faccio due conti al volo e capisco che a questo punto siamo primi in classifica nell' Invernale. In poppa, per evitare anche coperture da parte di Perdisa, strambiamo e ci portiamo sulla sinistra come già fatto nella seconda prova. La barca cammina bene ma questa volta, nonostante il recupero su Stella, alla boa non riusciamo a girare davanti. All' inizio della bolina Stella tira il bordo mure a sinistra mentre noi viriamo appena possibile verso la sinistra del campo in attesa della solita piccola rotazione a scarso. Perdisa continua con mure a sinistra mentre Stella, giustamente, vira per controllarci dalla distanza. Mi rendo conto che stiamo guadagnando qualche metro ma bisogna non divaricarsi dal primo per minimizzare i rischi e giocarsela sullo stretto. Viriamo, 100 metri con mure a sinistra e riviriamo sotto a Stella liberi dai rifiuti. Il vento finalmente inizia a ruotare a scarso e riusciamo ad allungare sottovento. Guadagniamo due-tre lunghezze e decido di chiamare la virata. L' incrocio è al limite, forse rischioso, ma riusciamo a sfilare di un pelo davanti alla prua di Stella. Tiriamo un sospiro di sollievo e ringraziamo Stella per non averci affondato con la sua prua. Sull' altra parte del campo Perdisa ha guadagnato qualcosa e quindi decidiamo di portarci sulla sua lay-line per effettuare il controllo. Alla boa giriamo primi noi seguiti a tre-quattro lunghezze da Perdisa e Stella, Napoleone, Berti, Samele... Bordo di poppa in controllo mentre Perdisa e Stella si danno battaglia per il secondo posto. All' arrivo dopo i nostri urli di gioia per la fortunata tripletta si piazza Stella (che nelle tre regate ha totalizzato un ottimo 3-2-2), Perdisa, Napoleone, Berti, Samele, Pesci ...  

La Domenica il CdR esce in perfetto orario e piazza il campo di regata. Usciamo dal porto ed il vento ci sembra veramente tosto. La bolina è praticamente impossibile: randa che sventa e fiocco cazzato. Vang a fine corsa, albero inguardabile, bordo in acqua e timone veramente duro. Le mie mani fasciate col gray-tape sulle spellature del giorno prima chiedono aiuto. Venti nodi abbondanti ed una bella onda di circa un metro e mezzo. Ci buttiamo in qualche lasco e la barca sembra una saponetta impazzita. Saliamo e scendiamo sulle creste in planate infinite da urlo. Caspita che barca! Intorno a noi qualche temerario si diverte col sorriso sulla bocca. Dpo circa un' ora di attesa il CdR decide di rientrare in porto e di non far disputare le regate. La barca, le cosce e le mani del sottoscritto ed il mio timoniere ringraziano di cuore.  

Nel primo pomeriggio premiazione nella sede a picco sul mare. La classifica risente della mancanza nelle ultime regate di Fantoni e di Pantano, delle tante assenza di Zamorani, di Valle, di Napoleone e di Catellacci. In ogni caso si sono svolte 18 regate con un totale di 28 iscritti nelle due manche, SnipeBay non ha tradito il suo ruolo di rifugio privilegiato invernale per le beccaccie. Trenta alberi uguali, in testa d' albero segnavento dei più svariati colori, la flotta ordinata sui carrellini ad occupare tutti gli spazi disponibili per tanti mesi è stato uno spettacolo che ha fatto bene alla classe e mi ha riempito di gioia. Un grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare a questa grande festa della nostra fantastica barchetta.

Questi i premiati finali mentre la classifica generale completa viene allegata:

1. ITA 29190 - Savorani - Testa (3° nella prima manche - 1° nella seconda manche)

2. ITA 30001 - Ciufo - Mazzacuva (2° nella prima manche - 5° nella seconda manche)

3. ITA 29843 - Berti - Fontana (6° nella prima manche - 2° nella seconda manche)

4. ITA 30222 - Perdisa - Joime (5° nella prima manche - 4° nella seconda manche)

5. ITA 30073 - Fantoni - Morichelli (1° nella prima manche - non corsa la seconda manche) . 

Un'ultima considerazione. Quest' annno, per una scommessa ed una promessa fatta ad un amico -Riccardo Savorani- ho deciso di correre questa volta l' invernale come suo prodiere.

Al termine di questa divertente esperienza voglio tentare di trasmettere qualche mia sensazione (premetto che non voglio iscrivermi al sindacato prodieri):

1. per andare bene sullo Snipe occorre tanto tempo a disposizione ed un particolare mix di regolazioni che si ottiene dopo prove, prove, prove. Se i migliori della classe (non stò parlando di me) facessero qualche regata a prua dei nuovi regatanti, chiarendo qualche dubbio sulla conduzione e regolazione, il livello della classe salirebbe più velocemente e più concretamente a vantaggio di tutti noi;

2. si dice che il prodiere deve provare a timonare lo Snipe per capire le reazioni della barca. Credo che sia uguale anche il contrario. Il timoniere dovrebbe provare più spesso a fare il prodiere (specialmente sullo Snipe): stando a prua ti accorgi di cose che completano la visione ottimale e globale della barca. La possibilità di dedicarsi alla messa a punto, di verificare la forma delle vele, di controllare la curvatura dell' albero e l' assetto delle crocette, di rendersi conto della funzionalità delle varie attrezzature della barca sono cose che poi aiutano anche il migliore dei timonieri;

3. fecendo il prodiere ci si rende conto delle diffcoltà del ruolo, delle particolarità e dei tempi necessari alle manovre, dei particolari della barca che devono essere migliorati per facilitare il ruolo, migliorare il rendimento, diminuire la fatica e di tante altre piccole e grandi cose;

4. stando a prua finalmente si può guardare la regata. Tieni d'occhio i concorrenti, valuti la tattica, un' occhio sulla bussola e l' altro sul mare, segui meglio l' andamento delle varie scelte tattiche e puoi ragionare sulle contromosse. Insomma un altro mondo rispetto a  stare incollato con gli occhi sulla prua e sui filetti del fiocco.

E poi, non ultimo, ci si diverte di più e con meno stress addosso. Provare per credere.  

Un saluto ed un grazie a tutti da SnipeBay ed un arrivederci al prossimo Autunno.

Alessandro Testa

Stiamo acquisendo le candidature per le località che ospiteranno le nostre regate nazionali per la stagione 2013. Scrivere al Segretario nazionale 2012-2013 peloja@katamail.com
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