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Data pubblicazione: 28/09/2010
Rio de Janeiro, 15 - 27 settembre 2010. Il diario di viaggio dei Rockets e di Daniela Bonini, regate, classifiche ed altro.
Pubblichiamo le prime pagine di ben due diari di viaggio - di Daniela Bonini e di Fabio e Daniela Rochelli - dalla "Cidade Maravilhosa".
Iniziamo con il diario di Daniela Bonini che, con suo marito Enrico
Michel e la piccola Mathilda, è in Brasile. La mamma di Daniela è
brasiliana e, dunque, per lei questo viaggio è molto speciale:
Enrico ed io con Mathilda e i miei siamo arrivati a Rio il 1° settembre.
Tempo splendido, caldo e ventilato nonostante qui sia inverno. Il giorno dopo il nostro arrivo siamo subito andati al Circolo "Iate Clube Rio de Janeiro" per parlare con il responsabile dell'organizzazione del Mondiale e concordare con lui le modalitá di arrivo delle nostre barche. Il circolo si trova proprio sotto il Pao de Açucar. E´molto grande e la struttura centrale é in stile coloniale che é lo stile classico dei palazzi della Rio antica. Nonostante le dimensioni peró non si puó dire che il club sia veramente bello, ma é sicuramente molto esclusivo. Al circolo abbiamo trovato, come ovunque, molta disponibilitá e cortesia.
Siamo poi andati al Pao de Açucar e Enrico é rimasto senza fiato, sia per la salita in teleferica (non ama le altezze!) sia per la vista entusiasmante che si gode da lassú. Rio in tutto il suo splendore si estende ai piedi di questa roccia di 353 mt a picco sul mare con le sue immense spiagge e le sue colline. Davanti a noi la baia di Guanabara di cui non si riesce a vedere la fine, costellata di barche e navi, la cittá di Niteroi, le spiagge di Flamengo (dove abitiamo) e Botafogo a sinistra, la "prainha vermelha" proprio sotto il Pao de Açucar, e poi la maestositá di Copacabana e Ipanema alla nostra destra. Alle nostre spalle il Cristo Redentor del Corcovado apre le sue braccia sulla cittá. Lo spettacolo é davvero affascinante e come dice Enrico vale da solo il viaggio.
Dopo qualche giorno trascorso in famiglia siamo andati a prendere all'aereoporto Fabio e Daniela. Con loro a bordo della macchina che gentilmente ci ha prestato mio cugin, siamo andati via per qualche giorno per visitare Buzios, Cabo Frio e Arraial do Cabo, centri turistici a circa 150 km a nord di Rio. Il viaggio é stato meraviglioso: spiagge piccole ed infinite di colori diversi, bianco, sabbia e perfino rosa ci hanno affascinato ed incantato. Abbiamo mangiato e bevuto circondati da paesaggi mozzafiato con i pinguini e le tartaruche che ci giravano intorno, mentre gli "urubú" (della famiglia degli avvoltoi) ci giravano sulla testa. Ovunque gentilezza, disponibilitá e cortesia e tanta allegria.
Ieri sera siamo rientrati e ci siamo trovati con Andrea e Margherita che arrivavano in serata. Ora ci stiamo preparando per continuare la visita di Rio con tutti quindi vi lascio e vi prometto di darvi ancora notizie questa sera.
Un bacio da parte di tutta la grande tribú che balla!
Ciao
Daniela Bonini
Partiti da Trieste alle 4 di sabato mattina, siamo atterrati a Rio alle 18 ora locale (23 in Italia).
All'aereoporto abbiamo trovato la famiglia Michel al completo ad attenderci per accompagnarci prima al nostro lussuoso appartamento (25 mq da dividere con Margherita che dopo la festa a casa di Enrico ha deciso di venire in vacanza). Per l'appartamento dobbiamo ringraziare Daniela che tanto si è prodigata per trovarci un alloggio decoroso, economico e nelle vicinanze di casa loro. Poi siamo andati sulla spiaggia di Flamenco con vista sul Pao de Acucar. Muoversi qui è cosa assolutamente non facile in quanto siamo sempre in una grande metropoli . Infine la nostra prima cena brasiliana a base di carne, riso bianco, farofa e tanta birra e caiphirinia.
Domenica mattina, con Enrico, Daniela e Mathilda siamo partiti per una breve vacanza di 3 giorni sulla punta di Buzios, meta turistica di tanti brasiliani e sudamericani, sede di una tappa del circuito professionistico del Surf da onda e ne abbiamo capito il perchè: 30 - 40 nodi di vento con onde da "Un mercoledì da leoni".
Al rientro Dani ha riscoperto le sue origini brasiliane e guidando nell'unico modo qui possibile ci ha fatto provare emozioni da Gardaland!
Ieri sera sono arrivati anche Andrea e Margherita e oggi abbiamo organizzato bagno alla spiaggia di Copacabana e nel pomeriggio pellegrinaggio al Cristo Redentore di Corcovado!
Fabio e Daniela "Rockets"
La seconda puntata dei diari dei Rockets e di Daniela Bonini.
Ciao snipisti,
ieri importanti fronti nuvolosi hanno attraversato la città e così Daniela Michel, la nostra instancabile guida, ci ha condotto in un tour cittadino.
Prima metro, poi autobus. Questi meritano un piccola parentesi. La città è percorsa da circa 200 linee di autobus. Ciò trasforma i marciapiedi in infinite fermate di autobus che, a differenza che da noi, si fermano un pò dovunque. Daniela è riuscita a fermarne uno in corsa con chiamata tipo taxi.
Queste scatole di latta senza ammortizzatori viaggiano a velocità folli, sorpassandosi e tagliandosi la strada, la permanenza a bordo non può esser fatta in piedi se non dopo lunghi mesi in palestra. In centro sosta per una piccola colazione alla "Caffetteria Colombo", storica caffetteria in sfarzoso stile coloniale.
La seguente visita al rione di Santa Teresa (quartiere paragonabile a Montparnasse di Parigi) è di pura adrenalina e divertimento. Si sale su un vecchissimo tram senza chiusura e senza limite di portata e quindi gran parte del carico umano sta appeso all'esterno. Il percorso è un importante sali-scendi non preferenziale dove incroci, parcheggi selvaggi e sorpassi obbligano i due conduttori a continue invenzioni (i conduttori sono due perchè uno di questi deve frequentemente scendere per riattaccare, sotto una pioggia di scintille, l'asta di alimentazione alla rete). Per la maggior parte dei passeggeri la salita e la discesa avviene in corsa.
Una
volta scesi da questo rione naif, abbiamo visitato il circolo di Rio:
spazi generosi, piscina, tre zone ristorante, un numero di dipendenti
da media azienda italiana. Sono presenti un pò tutti i tipi di
imbarcazioni. Gli snipe sono molti, anche se la maggior parte da datare
col carbonio 14.
Vi salutiamo
I Rockets
Prosegue il nostro viaggio a Rio in attesa delle barche che si fanno attendere, purtroppo, e dell'inizio del campionato.
Dopo aver recuperato Andrea e Margherita abbiamo continuato il nostro viaggio turistico alla scoperta della Cidade Maravilhosa. Ho portato la "tribú-che-balla" a visitare la spiaggia di Flamengo dove abbiamo fatto il bagno e giocato a calcio con una temeraria ed insospettabilmente capace Mathilda in porta, abbiamo camminato tra bancarelle coloratissime e venditori accattivanti che proponevano pesci, frutta e verdura spesso a noi sconosciute in un mercato tipico a Botafogo, a pranzo abbiamo mangiato a Copacabana in un "botequim" verace polletto allo spiedo, riso, farofa e patatine abbondantemente bagnate con "chopp stupidamente gelado!" (ndr.birra alla spina) , mentre a cena ci siamo concessi il lusso di mangiare una "picanha" (carne alla griglia) nella piú antica churrascaria carioca "O Lamas".
Il giorno dopo abbiamo visitato la cittá commerciale con i suoi grattacieli affiancati dalle case di stile coloniale della Rio antica, ci siamo concessi un dolce nella Confetaria Colombo, la pasticceria storica della cittá, fondata nei primi del novecento, e abbiamo sfidato le leggi della fisica (in barba a qualsiasi legge 626!) aggrappati ai sedili del "bondinho" di Santa Teresa: Margherita ed Enrico hanno voluto addirittura provare il brivido di rimanere appesi ai predellini esterni come dei veri cariocas!. Un giro in uno shopping center vicino al club e poi cenetta di "rodizio de pizzas" che ha sfiancato anche i piú coriacei con pizze di tutti i gusti tra cui i piú particolari quella agli scampi, al sushi, con cioccolata e gelato, all'ananas e tante altre.
Ci muoviamo sempre in autobus che nulla hanno da invidiare alle piú inquietanti montagne russe di Gardaland!
Il programma di oggi per la tribú che balla prevede
visita al Jardim Botanico e al Corcovado, vista la splendida giornata
di sole. Per domani e per domenica é prevista pioggia ma per 'inizio
del campionato dovrebbe tornare il sole.
Per oggi é tutto.
Daniela Bonini
Le ultimissime dal Brasile. E' arrivato il container con le barche.
Sabato.
In Brasile. Lo Yacht Club è meraviglioso!!! Visti Andrea, Enrico, Daniela, Fabio e Daniela. E' bello parlare di nuovo in Italiano. C'è qualche danno su qualche barca nel container, specialmente su quella di Enrico. Mi dispiace per lui. Oggi anche noi abbiamo pioggia, pioggia e pioggia!
Kathleen Tocke
Domenica.
Siamo in partenza per andare al circolo, ci servono 15 minuti con l'autobus 107. Oggi dobbiamo andarci col taxi perchè abbiamo il blu monster delle vele e le borse da barca. Le barche sono in buone condizioni a eccezione di quella di Enrico che ha un colpo abbastanza marcato sulla coperta all'altezza del paramare.
Più tardi vi invio un report della giornata. Parlavano di una regata per oggi.
A presto
Fabio Rocket
In compenso il vento proveniente da 125° (circa) con cui si è svolta la regata di prova, saltava a destra e a manca di 20° per un totale di 40°. A rendere più vivace il campo di regata, il vento variava dai 6 ai 12 mettendo a dura prova l'integrità mentale dei tattici.
La squadra italiana ha stazzato le barche e come sempre tutte le certezze sono venute meno: le righe sulle derive da spostare al fine di incentivare il mercato del pennarello nero, il momento d'inerzia senza inerzia che ci ha costretto a montare delle fioriere ai giardinetti di poppa, i fiocchi misurati con le nuove regole che dovranno entrare in vigore nel 2011 ma comunque tutto bene e tutti pronti.
Un saluto a tutti BOM NOITE.
ROCKET
Dopo una settimana da turisti, ieri abbiamo passato la classica giornata del velista che, anche se regata nel più bel posto del mondo, passa tutta la giornata al circolo. E così è stato anche per noi.
Abbiamo messo a punto le ultime cose e siamo usciti con un buon gruppo di altre barche. Abbiamo bordeggiato lungo la baia, dall'areoporto Santos Dumont all'isola che la protegge dal grande respiro dell'oceano, che ieri faceva un pò soggezione. Il vento andava dai 10 ai 14 nodi con dei bei salti di 30°.
Oggi è provista una giornata di gran sole con un
pò di più vento. Adrenalinico il rientro al circolo che obbliga il
passaggio sotto il pan di zucchero col vento che precipita e passa dai
2 ai 20 nodi.
Un saluto
Rocket
Il vento è un sud perfetto, entra esattamente dall'imboccatura della baia. Noi partiamo vicini al ponte per Niteroi, di fianco all'areoporto e, mentre proviamo, ci facciamo sfilare dai jet come in una scena del film Top Gun.
Siamo entrambi nei 10, nelle poppe basta perdere un'onda e perdi 3-4 barche. Adrenalina a 1000 quando hai 3 campioni del mondo che ti tallonano. All'ultima poppa siamo davanti a tutti rallentiamo, ci passano la Bibi e un altro brasiliano, facciamo un check: abbiamo la liana di Tarzan sul timone, accipicchia. Alla fine noi 3, Enri e Pribi 4, i Bruni 21.
Chapusinho Vermelho (Red Capuccet), anche detto Rocket
Oggi i vecchi master hanno una giornata di riposo, quindi siamo pronti per un tour turistico.
Ieri
il vento si è presentato pigramente. il comitato ha issato
l'intelligenza a terra anche se c'erano 5-6 nodi d'aria, ma hanno fatto
benissimo; infatti alle 14.30, quando siamo partiti con 10-12 nodi di
vento, navigavamo al lasco contro la corrente dell'Orinoco per cercare
di non uscire dalla linea di partenza.
Condizioni e tattica simili al giorno precedente. Noi ed Enrico partiamo dalla barca mantenendoci sempre sulla destra del gruppone di vecchi lupi inferociti, giriamo entrambi negli otto. Ci lanciamo nella poppa contro corrente con spruzzi e schizzi, ma in verità sul fondo faremo forse 3 nodi. Il gruppo si apre a ventaglio e le tempie pulsano: in dieci secondi sembra di essere primi o quindicesimi. Poi, a differenza di come siamo abituati nei nostri mari, nel monento in cui giri la boa di poppa e ti rimetti in bolina, vieni sparato via come una pallina da golf. La seconda veloce bolina ci vede sempre davanti e un galvanizzatissimo Bruni, tirato a lucido in un aderentissimo completo di licra bianco, e ben consigliato da Dario a prua, subito a ridosso dei dieci.
Nella poppa successiva ricevo un'offerta di lavoro dalla nettezza urbana di Rio: raccattiamo col timone un nylon al petrolio perdiamo un pò in distanza ma non posizioni.
Nelle ultime battute prepariamo le mosse come in una partita a scacchi, arriviamo in 5 barche in 20 secondi.
Ottimo 4 per Enrico e Andrea, 7 noi e 13 Bruni.
Il vento si spegne, il sole si abbassa dietro il Cristo e, mentre ciondoliamo portati dal respiro dell'oceano, un barchino si avvicina ad Enri e Priby che ricevono due birre da un ragazzetto dell'assistenza che farà strada: Torben Grael.
Ciao a tutti
Rocket
Fabio
Ieri disputata un'altra prova (la sesta) al Mondiale Master.
Ancora una prova "così così" per Enrico Michel & Andrea Pribaz.
Buone notizie invece per Fabio Rochelli e Daniela Rochelli. Nella quinta prova erano stati squalificati: ieri mattina, prima della regata, Fabio ci aveva mandato il seguente SMS: "Protesta inventata non abbiamo avuto incontri con questo , non eravamo presenti in protesta. In acqua nessuno ci ha prtestato. Cerchiamo di far riaprire la protesta. Ciao".
Ieri sera Daniela ci ha scritto: "Protesta riaperta. Data invalida. Oggi noi 7. Enri 16. Adesso noi 5 loro 6".
La regata di ieri si è corsa col solito vento da sud e col Nilo che spingeva acqua dentro la baia di Guarabara e quindi lungo bordo a destra, e invece no!
Al rientro ci attendeva la decisione della giuria sulla nostra richiesta di riapertura della protesta, persa il giorno prima perchè assenti.
Rocket
P.S.
questa notte mi sveglia un fischio, sono le tre e mezzo, mi affaccio
pensando a un problema di viabilità, e invece no, RIGORE E' QUANDO
ARBITRO FISCHIA: nei campi sotto casa stavano giocando un paio di
partite di calcio.
Ci manca una sola prova da disputare ma i giochi sono ancora apertissimi. La tensione fa brutti scherzi: io vado al bagno ogni 10 minuti, Daniela (non ci crederete) sembra aver perso la parola. Enrico e Andrea millantano tranquillità, escono dietro a noi e in un battibaleno non li vedo più: scuffione da antologia con 4 nodi di vento mentre Andrea stava andando a riva a togliere i fermi delle crocette. Enrico non scuffiava da quando il mare arrivava a Pisa.
Il cielo è completamente chiuso, non si vede nè il Cristo nè il Pan di zucchero.
Entra una brezza rafficata da terra, ci parliamo con Enrico, ci scambiamo opinioni e rilevamenti, siamo in terra straniera: a casa del lupo. La terza partenza è quella buona, siamo entrambi al centro, navighiamo sui salti e le raffiche, la boa si avvicina stiamo per girarla: Enri e Pribi primi noi secondi attaccati e gli altri lontanissimi. Assaporiamo già l'impoppata col correntone che ci avrebbe dato un vantaggio incredibile, ma veniamo risvegliati da suoni ripetuti di tromba, il gommone in boa ha appena issato la N. Why?????
Daniela riprende miracolosamente la voce dell'esorcista ma non posso scrivere per dire cosa.
Ritorniamo mestamente in partenza, e ci rimaniamo sotto una pioggerellina tropicale fino alle 16.
Questo è l'ultimo report da Rio, domani lasciamo questa affascinante parte di mondo: è stata un'esperienza fantastica.
Un caloroso saluto a tutti.
Fabio e Daniela
Piove da quasi 24 ore ormai e il rumore della pioggia fina e fitta ci sveglia presto anche questa mattina.
Giornata perfetta per caricare il container che riportera´in Italia le nostre barche vittoriose (3-4-5-6-7-16 posto nella classifica assoluta, non male!)!
Bagnati fradici cominciamo ad armeggiarci intorno preparandole per il carico anche se il container non si vede ancora. Con l'ottimismo che lo contraddistingue, Enrico é convinto che ci ritroveremo con rane bollite al posto delle barche quando il container arriverá in Italia...
Inaspettatamente Yemanjá (la dea del mare) ascolta il mio muto appello ed un timido sole si fa breccia tra le nuvole nere giusto in tempo. All'arrivo del container (con quasi tre ore di ritardo) barche e teloni sono perfettamente asciutti e la catastrofe sembra definitivamente sventata. Ma la commedia dell'assurdo non finisce qui: il container tanto atteso, nel fare manovra (alquanto azzardata a dire il vero), slitta sul limo dello scivolo del club finendo con tutta la motrice in mezzo metro d'acqua! Seguono minuti (mezze ore) di caotica tensione finché si trova un trattore stradale che con un cavo improbabile ed in barba alle piú elementari disposizioni di sicurezzza, traina motrice e rimorchio fuori dall'acqua!
Anche per questa volta ce l'abbiamo fatta e grazie al prezioso aiuto di Fabio, Daniela e Augie Diaz ("our Lord"!), Enrico, Andrea ed io riusciamo a caricare il container in meno di due ore.
Ora
l'avventura é davvero finita e seduti a bere una caipirinha defatigante
contempliamo per l'ultima volta il club che ci ha ospitato in queste
settimane.
Muito obrigada e até a proxima!


