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Campionato dell'Adriatico
Data pubblicazione: 25/07/2007

Chioggia, 21 - 22 luglio 2007. Vittoria all'equipaggio belga composto da Ben Van Cawenbergh e Nadia Deferm con ben quattro primi su cinque prove disputate.

di Alessandro Rodati

« Chiozza è una bella e ricca città venticinque miglia distante da Venezia, piantata anch'essa nelle Lagune, isolata ma resa Penisola per via di un lunghissimo ponte di legno, che comunica colla Terraferma. Ha un Governatore con il titolo di Podestà, ch'è sempre di una delle prime Case Patrizie della Repubblica di Venezia, a cui appartiene. Ha un Vescovo colà trasportato dall'antica sede di Malamocco. Ha un porto vivissimo e comodo e ben fortificato. Evvi il ceto nobile, il civile ed il mercantile. Vi sono delle persone di merito e di distinzione. Il Cavaliere della città ha il titolo di Cancellier Grande, ed ha il privilegio di portare la veste colle maniche lunghe e larghe, come i Procuratori di San Marco. Ella in somma è una città rispettabile. »

 

Cosi Goldoni nelle sue celebri "Baruffe Chiozzotte" descriveva una cittadina la cui fisionomia molto ha in Comune con quella della vicina Venezia.

Qualche amico Snipista invece, in tempi assai più recenti ha detto: "Venire a Chioggia per il Campionato dell'Adriatico non è semplicemente partecipare ad una regata,  ma è prima di tutto sentirsi in vacanza, ospite d’amici e coccolato di quell'affetto che solo la tua famiglia ti può dare".

 

Diciotto imbarcazioni hanno onorato della loro presenza gli amici del CNC che per l'occasione avevano tirato veramente a lucido: sede e giardino,  aggiungendo un pontile galleggiante ausiliario per agevolare le manovre di alaggio e varo.

Corrado, Roberto,  Stefano, Luca e Company hanno trovato da dormire a tutti grazie alla disponibilità dei soci.

La sorpresa più bella, oltre alla presenza di Asia Perini, nuova associata al sindacato prodieri a suo tempo fondato dalla mamma, quella  di due equipaggi dal Belgio, e che equipaggi! Thierry Den Hartigh con Greet ed il mitico Ben Van Cauwenbergh con Nadia, AnneMarie, mamma, papà e Charline.

 

La serata del venerdì, per chi c'era, scorre piacevolmente tra qualche piatto preparato dagli abili (anche se un po' lenti) chef del Circolo. Il vino bianco non "batte in testa" ed inganna l'attesa degli equipaggi “intardigati” nel passaggio tra la mitica tangenziale di Mestre e l'altrettanto famigerata "Romea".

 Il mattino del sabato si presenta caldo, ma la speranza della termichetta diventa realtà già a metà giornata. Tutti prendono il mare mentre il Comitato di Regata, presieduto dall'egregio Andrea Molinari (cosa aspetti a comprarti uno Snipe??),  dall'Aldino, Maria Teresa, Dal Maschio e Co., ci fanno strada verso il mare.  

La prima prova vede un Comitato che, stante la brezza ancora in formazione, posa una boa di bolina cautamente vicina.

I soliti noti, ospiti stranieri in testa, dimostrano subito come s’interpreta al meglio un campo difficile ricco di salti e corrente, mentre i locali tentano le solite mosse che, causa Mose,  in questi ultimi tempi non danno sempre i risultati sperati.

La prova se la aggiudica Ben dopo una agguerrita battaglia con i Rochelli (all’estero conosciuti come Rockets) mentre la terza piazza se l’aggiudica l’ammutinato Tom Stahl che per l’occasione sfoggiava un tattico del calibro di Paolo Tomsic. Il vento salta un po' e, spostate le boe, il Comitato dà inizio alle operazioni per la seconda partenza.

La seconda prova vede un Luca Marangon, vecchia gloria dello Snipe di Chioggia, in pieno rispolvero che domina la regata seguito da Thierry, Stahl , Longhi e Rochelli.

La terza prova vede ancora aumentare l'aria con Barbara  prendiamo sin da subito il controllo e lo manteniamo,  insidiati da vicino da  Stefano Longhi e da Ben che non mollano un momento, l'ultima poppa funestata da un po' d'effetto "scoassera" (da noi si dice così quando un calo di vento durante il lato di poppa permette agli inseguitori di avvicinarsi) permette a Fabio e Daniela, che nelle ultime regate hanno ampiamente dimostrato di essere i più costanti per strategia e velocità, di avvicinasi al gruppo di testa. L'ultima bolina, fatta di molte virate, vede la classifica scombinarsi: negli ultimi metri prima del'arrivo Fabio e Daniela dominano dal lato sinistro Ben e Nadia che procedono appaiati sottovento, più a sinistra Stefano, tutti puntano alll'incrocio con noi che proveniamo da dritta con diritto di rotta, Ben vira sotto per puntare al traguardo,  Fabio tenta il passaggio di prua ma un ultimo salto da destra non glielo permette e deve virare d'emergenza per evitare la collisione. Il traguardo taglia la testa al toro ed elegge primo Ben, secondi noi, terzi Fabio e Daniela mentre Stefano, sua sfortuna, viene infilato da Penso e Ballarin che avevano condotto un bordeggio più estremo a destra.

Torniamo tardi al Circolo belli cotti dal vento e dal sole e dopo una doccetta ristoratrice infiliamo le ginocchia sotto alle tavole imbandite dove un Buffet principesco e le solite chiacchiere di banchina ci intrattengono fino a notte inoltrata.

Nel raggiungere le nostre cuccette notiamo che il clima è cambiato, fa un po' più fresco e spira vento di "Garbino", meglio, dormiremo sonni più profondi.

L'alba illumina Piazza Vigo mentre il vento della sera prima non è ancora sceso d'intensità né ha variato la sua direzione. Ci sono circa 20 nodi.

Sono meravigliato, in tanti anni non avevo mai visto una situazione meteo del genere, ma anche contento che si possa uscire e fare una bella regata con vento teso anche in previsione dell’imminente Supernazionale.

Il Comitato posa un bel triangolo olimpico e dà la partenza, la flotta si divide in due e chi ha scelto di guadagnare subito la parte destra del campo sembra averla fatta franca, sono i soliti noti: Ben, Thierry, Longhi, Stahl, Rochelli. Attardati quelli del lato sinistro inseguono ma non potranno recuperare.

L'ultima prova prende il via, la linea favorisce la barca Comitato ed i salti prevalenti vengono da destra, il gruppo si dispone compatto per partire in barca, Ben, attardato, plana tra gli avversari e si dispone in posizione di controllo, fermo davanti alla barca Comitato. Il segnale di partenza gli dà ragione, noi partiamo assieme e dopo un bordeggio più a destra prendiamo il controllo della regata, seguono Ben, Marco e Annarosa, Thierry e Greet, Stahl-Tomsic. Marco al lasco, causa raffica inattesa, scuffia infilando la prua in acqua e lascia il passo a Thierry e Tom che si avvicendano al comando del secondo gruppo mentre davanti la regata è un match race tra noi e Ben. Con un jibe set ben assestato ci allunghiamo nell'ultima poppa e puntiamo alla linea di arrivo dribblando gli scarsi che continuano ad aumentare di ampiezza. All'ultimo Ben tira più a sinistra di noi e nel controllare riteniamo che il vento non possa andare ancor di più dalla parte sua, …..ma sbagliamo, lo shift è di oltre 40 gradi e per di più sul lato sinistro c'è più pressione......ci passa a poche lunghezze del'arrivo. La linea vede quindi Ben, noi, Thierry, Tom, Marangon, Longhi.A terra l’organizzazione ci attende per la premiazione e Roberto Perini distribuisce a tutti i concorrenti un’edizione da lui illustrata e stampata del racconto di Giovanni De Carolis che ha come protagonista un Campionato dell’Adriatico degli anni andati, dominato dalla figura di Danilo D’Isiot .Non mancano i ringraziamenti dell’organizzazione agli ospiti stranieri, né quelli di Ben e Thierry rivolti alla cordialità del Circolo organizzatore che coglie l’occasione per chiedere  alla Classe di potersi candidare all’organizzazione di una Nazionale per il 2008.Salutati gli amici e bevuta l’ultima birretta in compagnia, avviamo il nostro fuoribordo e mentre le prime ombre della sera calano su Piazza Vigo e sul Circolo, mettiamo prua verso casa.E’ stato un bel week end. 

Alessandro Rodati

 


Download file: chioggia07.pdf chioggia07.pdf
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