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Cervia, 2 - 4 luglio 2010. Il commento di Alberto Perdisa e la classifica.

Sembra passato pochissimo tempo da quando la bizzarra idea, balenata nella mente di due noti velisti romagnoli,  di creare dal nulla un evento velico originale, diverso dagli altri, si concretizzò dando vita al “Piada Trophy”.  Era il 2007 e, nonostante l’immediato successo di partecipazione, non si poteva certo prevedere che negli anni successivi la regata avrebbe assunto un rilievo così significativo a livello internazionale.

Solo una regata, i campionati  nord americani, messa in calendario all’ultimo momento ha impedito a numerosi equipaggi statunitensi, Greg Saldana escluso, di essere quest’anno con noi e al “Piada” di raggiungere i numeri dell’edizione 2009 che segnò un record per numero e qualità dei partecipanti .

Dunque, questa quarta edizione del Piada ha visto al via 51 equipaggi. Presenti tutti i migliori italiani con poche eccezioni e numerosi stranieri: il brasiliano Alexandre Tinoco, lo statunitense Saldana, lo squadrone belga con ben 10 barche tra cui Janssens, Van Pelt, , Hens, Den Hartig, Peeters e Celis, il croato Vranic, il tedesco –portoghese Graca e il danese Andersen.

Descrivere le singole prove diventa difficile e forse troppo lungo. Posso dirvi che , dal mio osservatorio privilegiato - la boa di bolina, il livello tecnico dei primi 20-25 equipaggi è apparso notevole con la conferma che gli italiani migliori sono a livello della concorrenza straniera.

La prima giornata mette in evidenza, oltre agli ottimi belgi Bart Janssens- Eva Jacobs autori di un primo e secondo posto, un ispirato Dario Bruni vincitore della seconda prova con Cattaneo, Demattè e Lambertenghi   assoluti protagonisti di due regate difficili a causa del vento leggero e della corrente.

Le tre prove di sabato chiariscono meglio i valori in campo ed emerge prepotentemente Pietro Fantoni che quando ha a prua Marinella Gorgatto riesce a domare la sua, talvolta eccessiva, irruenza. E’ questa una giornata che vede ottime prestazioni da parte  di Fabio e Daniela Rochelli, dei belgi Van Pelt -Leys e dei brasiliani Tinoco – Tavora mentre i sanremesi Paolo Cattaneo  -Vittorio Zaoli devono abbandonare i sogni di vittoria con due cattivi piazzamenti oltre il ventesimo posto.. Decisamente sotto le aspettative le prestazioni di due forti equipaggi: Manu Hens – Enrico Michel, nonostante un buon quarto posto nella seconda regata di giornata e Enrico Solerio – Filiberto Perdisa.

Domenica si decide chi sarà il vincitore di questo “Piada” . Alexandre Tinoco vince tutte e due le prove disputate con aria più sostenuta e onda corta e insidiosa,  salendo al terzo posto della classifica generale. Pietro Fantoni riduce ancora il distacco dalla vetta con un quarto e un secondo posto ma deve lasciare a Bart Janssen, davvero molto bravo, la vittoria finale. Da segnalare nell’ultima prova il quarto posto dei locali Marco Pantano – Francesco Fontana, a loro agio in queste condizioni.

Il divertimento a terra, cibo e vino ottimo e abbondante, l’ospitalità della riviera romagnola e le bellezze locali, il ricco Bingo con in palio vele Olimpic e Zaoli,  hanno contribuito al pieno successo di questa regata, principale test per gli italiani in vista degli impegni internazionali, a partire dal campionato sud europeo di Omisaj in Croazia, valido assieme al “Piada “ per il Summer circuit e poi all’Europeo assoluto di Oslo.

Arrivederci al 2011.

Alberto Perdisa

Un altro commento sul Piada

Greg Saldana racconta il Piada Trohy

Piada 2011 by Greg Saldana.pdf