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Data pubblicazione: 01/04/2006
Clamorosa protesta per salvaguardare l’ambiente a Bracciano.
Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dal Comitato "No Porto sul Lago" (nella foto una elaborazione elettronica di una parte del progetto Fuksas).
Per la sovranità degli abitanti nei luoghi della nostra vita dal Nord al Sud una sola lotta contro l’inquinamento, la globalizzazione, moratoria sulle grandi opere, cancellazione del la legge obiettivo, progettazione partecipata dei piani per le infrastrutture ed i trasporti.
Il Coordinamento e le reti “No Porto sul Lago” affermano e ribadiscono che la rivolta pacifica degli abitanti del lago riguarda tutti coloro che amano il proprio territorio ed in particolare quanti in questi anni si oppongono all’inquinamento, a turistizzazione, alla realizzazione di inutili quanto dannose grandi opere, alla programmazione di iniziative sportive e culturali estranee e dannose per il territorio.
Il coordinamento si batte contro la realizzazione del progetto dell’ampliamento della rete stradale di collegamento con la città di Roma, contro la realizzazione del faraonico porto turistico, contro lo sviluppo indiscriminato della nautica nel nostro lago.
Tutti questi progetti arrecherebbero un danno irreparabile al già fragile ecosistema del lago. Specie molto rare ed in via di estinzione non avrebbero scampo di fronte a questa miope opera di globalizzazione.
Il coordinamento e le reti " No Porto sul Lago” che si battono contro la realizzazione dei progetti terranno un FORUM PUBBLICO dal titolo: "Federalismo Municipale Solidale, Per il Lago, Per uno Sviluppo Autosostenibile, Per la Difesa e la Vita della Natura."
In questa occasione il Coordinamento delle associazioni disobbedienti NO TAV Valle di Susa e NO PONTE saranno presenti con una delegazione per affermare una solidarietà che unisce attraverso l'intero paese le mobilitazioni e le lotte contro la devastazione del territorio, per l'affermazione della sovranità degli abitanti nei loro luoghi di vita in una prospettiva di benessere sociale equamente condiviso, solidale e sostenibile.
La rivolta pacifica ha posto al centro del dibattito politico la questione della democrazia e della giustizia nel nostro paese.
Quello che si definisce un interesse particolare, è invece espressione della sovranità delle popolazioni che vivono il loro territorio, reclamano la legittimità di decidere il proprio futuro e quello dei propri figli.
Non è certo casuale che su questo terreno numerose realtà, non solo di lotta ma anche istituzionali, del Nord e del Sud d'Italia si trovino concordi, esprimendo concretamente un federalismo solidale, che è l'opposto del centralismo statalista. Nella lotta è l'affermazione di un interesse generale che si coniuga con un principio di giustizia sociale.
Il Comitato attuerà iniziative di protesta, quali blocchi del traffico, occupazione dei circoli velici, boicottaggio delle iniziative sportive e turistiche. Il metodo nonviolento prefigura già il fine della decrescita in una prospettiva locale autosostenibile e di rispetto del patrimonio naturale.
Dire no alle grandi opere devastatrici e progettare un futuro di sostenibilità ambientale e di giustizia sociale significa oggi resistere alle aggressioni che l'attuale governo perpetra con violenza nei confronti del territorio e chiedere a chi prepara il futuro governo, non soltanto di annullare la legge "obiettivo", ma di ridiscutere con le popolazioni interessate l'intera programmazione infrastrutturale, l'assetto complessivo del territorio.
Ciò che oggi avviene sul Lago è un fatto che riguarda tutta la nazione, perché è in gioco il modello di sviluppo che si vuole perseguire.
COORDINAMENTO NO PORTO SUL LAGO
Bracciano, 1° aprile 2006


