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Data pubblicazione: 02/12/2008
Ieri niente barca, niente circolo, niente velisti. Abbiamo fatto i turisti.
(A parte Paolino e Antonio e Dario e Sonia).
Io, Stefano Longhi. Alessandro Rodati e Fabio e Daniela Rochelli abbiamo noleggiato una macchina e girovagato per l'isola di Gran Canaria.
Siamo prima andati a Pozo Esquierda, un classico "spot" (così si dice) per il windsurf ed il surf da onda. Ieri non c'era vento, ma qualcuno ugualmente era in mare a surfare. Sul lungomare c'è pure un monumento al windsurfista.
Poi, presa la macchina ci siamo spinti più a sud, in quelle che dovrebbero essere le località più belle della Gran Canaria. In realtà sono luoghi turistici deturpati da un'edilizia selvaggia, di poco gusto e di pessima qualità.
A Playa del Ingles ci sono innumerevoli falansteri-alberghi da dieci piani. La spiaggia è bella, ma popolata solo da anziani signori del nord europa che vengono scaricati a getto continuo da aerei charter.
Siamo scesi ancora più a sud, nei pressi delle famose dune di Maspalomas. Qui forse il turismo è leggermente meno di massa. C'è qualche albergo a 5 stelle con parco all'inglese e campo da golf, ma l'impressione è che anche qui stiano deturpando la costa. Enormi gru stanno costruendo mega resort per il turismo "tutto compreso".
Così siamo scappati verso l'interno dell'isola, verso la montagna, pregustandoci un pranzo a base di ... knoedle, speck e strudel ... In effetti la parte migliore dell'isola è la montagna. La strada è tutta curve, salite, cambi di pendenza, tornanti. L'ideale per la bici (non a caso, mi pare che in questi giorni Lance Armstrong si stia allenando qui). Fataga, San Bartolomeo de Tirajana sono dei paesi ancora intatti, forse perché si trovano attorno ai mille metri di altitudine e per raggiungerli bisogna percorrere strada impervie. Scollinando un piccolo passo, il clima muta, da secco (poca vegetazione) a umido (conifere, felci e la caratteristica pianta dell'aloe). Siamo arrivati anche sul punto più alto del isola (metri 1950), Pozo de la Nieve, immerso nelle nuvole, sei gradi di temperatura.
Ieri sera si sono aggiunti al gruppo Enrico Solerio e Sergio Simonetti, Andrea Piazza e Alessandro Bellotti.
Parte della squadra oggi ha veleggiato.
Queste le impressioni di Alessandro Rodati: Onda notevole, sicuramente, con vento che saltava, finché non siamo usciti dal porto commerciale. Poi l'onda è aumentata ed il vento si è stabilizzato sui 16 nodi con qualche raffica un po' più forte. Abbiamo provato un bordeggio di bolina, con Marftin che ha ingoiato 5 fischietti per farci virare correttamente, urlando come un'aquila. Bene Solerio, come sempre, e bene anche Antonio e Paolino che raccolgono i frutti di una stagione di allenamenti. L'onda nelle poppe regalava planate memorabili, mentre i salti di vento e le onde costringevano a cambiare continuamente rotta per mantenere la velocità. D'importanza fondamentale è virare bene. Se la barca si ferma, retrocedi immediatamente. Per gli amanti del mare inteso in senso lato, comunque, è una sorta di paradiso che regala emozioni fortissime.
P.S.: lo svuotatore si potrebbe anche togliere. E' sempre aperto.
Pare che per i prossimi due giorni il vento sarà forte. Venerdì, giorno in cui inizieranno le regate, è previsto vento leggero.


