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Australian Tour
Data pubblicazione: 25/12/2006

Pubblichiamo alcuni stralci del diario australiano di Jacopo Ferrari Bravo.

Jacopo si trova in Australia, quale allenatore del laserista sloveno Vasilij Zbogar (già Campione europeo e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene).

E' un diario che non riguarda regate di Snipe, ma, visto che è scritto da uno snipista, un certo collegamento con questo sito c'è ...

Comunque, secondo me, è molto interessante, anche se, per esprimere giudizi, sono un po' di parte ...

Ciao a tutti, ecco un diario di questo Australian tour.

Mi trovo a Dubai in questo momento e mi sto dirigendo in Australia a fare da allenatore. Vasilij (mi ha chiesto circa un mese fa di accompagnarlo in questo tour per fargli da coach...).

Siamo partiti da Muggia ieri alle quattro dopo aver sistemato molte cose di lavoro e a casa. Appena arrivati all’aereoporto abbiamo subito avuto i soliti problemi con il peso delle valigie (eravamo fuori di una trentina di chili!!) e che Vasilij, grazie al fatto di essere un personaggio famoso, ha brillantemente risolto. Saliti sull’aereo (dove gli altri passeggeri hanno sicuramente riconosciuto il mio pupillo....), Vasilij ha aperto il giornale e nella pagina sportiva c’era un articolo e foto che lo riguardavano ed io - che non riuscivo ad interpretare il titolo dell’articolo essendo in sloveno... - ho detto : “ però Vasco che bello: te ga un articolo sul giornal!!” e lui mi ha risposto : "eh si bello, non proprio così tanto, il titolo vol dir “La crisi di un campione” e siamo scoppiati a ridere per un minuto con le lacrime agli occhi...

Dopo numerose ore di attesa a Dubai per un problema tecnico ripartiamo (con un altro aereo ...). Aereo stracolmo, schiacciati come sardine nella fila centrale da 4. Vasco con il suo metro e novanta e le sue gambe lunghe, povero certamente ancora più disagio del normale.

21 Dicembre 2006

Eccoci qui dunque, qualche giorno dopo la prima delle tre regate programmate in questo Australian Tour. Ho avuto poco tempo per scrivere in questi giorni, essendo ciò dovuto alla stanchezza che alla sera mi prendeva. D’altra parte siamo arrivati qui che non avevamo molto su cui basarci (nè barca, nè gommone, nè auto, nè accomodations ...). Abbiamo perso un giorno per via del ritardo del volo che poi abbiamo pagato nel senso che la logistica è andata a buon fine con un giorno di ritardo. Come siamo arrivati abbiamo noleggiato un auto all’aereoporto e siamo andati al circolo. L’indomani abbiamo concluso l’acquisto per la nuova barca, come precedentemente accordati via mail, e abbiamo iniziato le ricerche per un appartamento (più economico oltre ad essere più adatto alle nostre esigenze di tranquillità (dovendo necessariamente avere una cucina, poiché nell’albergo gli inservienti della cucina cominciavano a seccarsi per l’immane quantità di cibo ingerita da Vasilij al breakfast ...). Non è stato così facile ma alla fine siamo organizzati decisamente bene.

Abbiamo comperato un gommone trovato nelle inserzioni (dopo aver cercato nei negozi specializzati e nei dockyards e nei rentboat..) Con il carrello e il suo motore ci è costato circa come quanto 4-5 giorni di noleggio. Abbiamo trovato un appartamento in Woollamoolloo a due passi dal centro, molto tranquillo, dotato di tutti i comfort e a un prezzo molto conveniente; siamo a cento metri da l parco dell’OperaHouse e trenta metri dal mare.

Dopo la regata la giornata tipo prevede : sveglia presto 06:30, breve colazione e via ad attivare il corpo con corsa nello splendido parco dell’Opera House, stretching e addominali e poi via in piscina che è sempre lì nel parco. Verso le 09:30 ritorno al nostro appartamento e colazione decisamente sostanziosa (non ammessa in self service...). Un’oretta di libertà dedicata ad organizzare la trasferta e la logistica di Hobart, del ferry, di Melbourne e in cui cerco di svolgere parte del lavoro al video editing. Si mangia anche “qualcosa”. Si organizza l’uscita (ho organizzato che Vasco si possa allenare da solo con il fresco Campione del Mondo mr Michael Blackburn..) e verso le 12 si esce. Benzina al gommone, boe, accordi con il circolo che ci ospita per cercare che si possa evitare di pagare la tassa come ospiti e via a filmare, mettere e togliere boe, guardare, suggerire, provare ecc... Rientro, doccia e a mangiare e, a seguire, stretching. Piscina calda per sciogliere i muscoli per Vasilij, mentre io do una sgrezzata ai video e li preparo per un’analisi più approfondita. Rilassato e rigenerato dalla piscina calda e lo stretching, arriva una seduta serale in palestra più o meno pesante a seconda di quello che ci ordina Marzio (il preparatore atletico dall'Italia). Magari in palestra ci vado anch’io per aiutarlo a fare certi esercizi che è meglio farli in due. Ancora a tavola e ad analizzare i video. Se rimane tempo e energia, breve chat al computer.

Sydney International regatta.

Quest’anno la regata era stata promossa a grado 1 (il massimo grado per un evento che non sia Mondiali o Olimpiadi..) e quindi aveva richiamato molti velisti da varie parti del mondo che erano qui ad allenarsi da qualche settimana. I giorni di regata sono stati quattro (due di qualifiche e due di finale). Il primo giorno non l’ho potuto vedere, perché abbiamo deciso che era indispensabile avere prima possibile il gommone e l’accomodation e, dato che qui alle 5pm è tutto chiuso, il primo giorno ero in cerca di queste cose. Purtroppo è stato i giorno dove Vasco ha fatto meno bene totalizzando 23 punti con un 3-5-15.

Il secondo giorno il vento è leggero e shifting, molto shifting e inoltre il traffico nella baia e caotico (non è strano se in una sola prova hai tre o quattro incroci con traghetti veloci, altri tre o quattro incroci con altre barche a vela o a motore, un paio di incroci con aliscafi e ti può capitare un easyjet, cioè degli offshore che hanno posti per portare turisti e fare delle pazze evoluzioni, o un idroplano che ti atterra di fronte o anche un sommergibile. Io sinceramente non riesco a capire come possano non esserci meno di dieci-venti morti al giorno nella baia.. Se uno della Capitaneria italiana vedesse qualcosa del genere ... credo che in pochi minuti perderebbe tutti i capelli...).

Vasilij è tranquillo e ci facciamo delle gran risate, alla fine porta a casa solo tre punti in due prove con 1-2 dando una vera lezione di come si gioca con le oscillazioni.

Terzo giorno vento deciso e tre prove. Le flotte sono divise e così i forti sono tutti insieme (nella Gold fleet si possono contare 7 dei primi dieci della ranking mondiale..). Vasco è rilassato e curioso di vedere come si troverà con vento sostenuto, perché i primi due giorni erano di vento leggero e non c’era molto da scoprire e perché al mondiale con vento forte non era andato affatto bene e i bigs erano sembrati lì essere nettamente avanti. Alla prima boa Vasco gira davanti e non ce n’è per nessuno neanche per Slingby che fa un grande recupero. Bene contenti cerchiamo di non perdere la concentrazione e alla prova dopo Vasco riesce a recuperare l’impossibile dopo essere stato nelle retrovie alla prima boa per uno shift al contrario e a giungere 5°. Ultima prova con più vento e ormai si è capito che saranno Vasilij e Slinsgby a contendersi la vittoria e ancora una volta Vasco ha la meglio ed è ancora primo al traguardo (alla fine i primi saranno ben 4 di cui tre nelle 5 prove di finale!).

Si va al riposo e il giorno finale vede la gold fleet fuori per le ultime due prove.Il vento è sui 26-30 nodi da Sud e quindi freschetto. La prima prova Slinsgby va davanti e allunga con Vasilij che compie un’altra magia andando a prendere un terzo che dopo la prima prova sembrava impossibile. Si arriva all’ultima prova, il vento sale a solid 30 knots e gli atleti sono tutti in riserva. Nella silver fleet le scuffie sono decine e decine ... Vasco parte bene e Slinsgby meno, alla prima boa Murdock, il kiwi più forte, è davanti e Vasilij è secondo mentre Slinsgby è “attardato” sul 5°; alla fine dopo altre due boline e due poppe Vasco ha allungato ed è primo con distacco. Slinsgby arriva sesto subito dietro a Blackburn. Torniamo dentro contentissimi e convinti di aver vinto; infatti pensavamo di essere a pari punti con un primo in più (4 contro 3). Anche Slingby aveva fatto con il suo coach gli stessi conti e molto sportivamente, pur molto disappointed, è venuto al traino col gommone (con trenta e più nodi!) a complimentarsi con Vasco. A terra scopriremo che c’era un comunicato che annunciava i due scarti e quindi la vittoria sarebbe poi andata a Slingby di un punto.

Gli allenamenti proseguono; oggi Vasilij ha potuto allenarsi con mister World Champion (Blackburn) che, devo dire, è un personaggio fantastico, modestissimo timido e gentile. Oggi ci siamo dati appuntamento di fronte all’apertura della baia di Sydney all’oceano, c’era una bella onda lunga. Blackburn veniva dal suo circolo, che è sito nella parte nord della baia. Ho messo le boe per un up and down piuttosto lungo e ho chiesto se potevo filmarlo. Mi ha detto che non c’era nessun problema. Io ho subito detto che non avrei dato in giro il filmato e che gli avrei fornito una copia del dvd la prossima settimana. Alla sera, anche se io non tocco la barca, sono comunque distrutto. Vasilij è di buon umore (sospetto sia perché oggi andava letteralmene il doppio di Blackburn ...).

Stiamo acquisendo le candidature per le località che ospiteranno le nostre regate nazionali per la stagione 2013. Scrivere al Segretario nazionale 2012-2013 peloja@katamail.com
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