Il ritorno dei Beccaccini di legno
Data pubblicazione: 15/04/2010
Data pubblicazione: 15/04/2010
Grazie alla passione e alla fondamentale collaborazione di Beppe e Gina Zaoli, i fortunati possessori di uno Snipe in legno potranno riunirsi e regatare tra le boe in quel di Sanremo: la prima Coppa Italia –raduno dei Beccaccini d’epoca e classici si terrà infatti il 18 e 19 settembre prossimo, organizzata dallo Yacht club Sanremo in collaborazione con il circolo velico Capoverde.
Sarà un evento molto interessante e significativo in cui il lato sportivo, pur importante, non prevarrà su quello conviviale. Un’occasione di incontro, tra persone animate dalla medesima passione, per il ritorno alla vita e al mare di barche destinate all’abbandono che si esibiranno tra le boe e a terra in una manifestazione a loro esclusivamente dedicata.
Tutti i partecipanti verranno premiati, non solo i vincitori della regata.
Negli anni quaranta, cinquanta, sessanta e fino ai primi anni settanta, furono costruiti in molte parti d’Italia, centinaia di Beccaccini in legno, una media di 15-20 all’anno. Talvolta le barche furono costruite dagli stessi armatori nel garage di casa o addirittura in appartamento, più spesso da cantieri specializzati come Carlini, Colombo, Donoratico, Effedi, Gavazzi, Mostes, Mulazzani, Tamburini ecc. Tra questi bravissimi costruttori spiccava il nome di Danilo D’Isiot, uomo di grande estro e ottimo timoniere, da cui uscirono splendidi e vincenti “violini” . Ancora oggi sono tanti i Beccaccini in legno sparsi per l’Italia e spesso in pessime condizioni ma fortunatamente, da qualche anno, alcune barche sono state restaurate e navigano ottimamente. Tra queste lo splendido “Veloce”di Nicola Rugarli, costruito a Rimini da Tamburini nel 1963. Nicola è il responsabile per la Classe dei Beccaccini d’epoca e vice presidente dell’Aide (associazione italiana derive d’epoca)e partecipa da anni ai principali raduni di cui è entusiasta promotore.
Sarebbe bello che questa manifestazione, una vera e propria festa per lo Snipe, stimolasse il recupero e la partecipazione del maggior numero possibile di barche che hanno caratterizzato un’epoca d’oro della vela italiana e che meritano di navigare nuovamente insieme.
A breve pubblicheremo il bando della regata.
Tutti i partecipanti verranno premiati, non solo i vincitori della regata.
Negli anni quaranta, cinquanta, sessanta e fino ai primi anni settanta, furono costruiti in molte parti d’Italia, centinaia di Beccaccini in legno, una media di 15-20 all’anno. Talvolta le barche furono costruite dagli stessi armatori nel garage di casa o addirittura in appartamento, più spesso da cantieri specializzati come Carlini, Colombo, Donoratico, Effedi, Gavazzi, Mostes, Mulazzani, Tamburini ecc. Tra questi bravissimi costruttori spiccava il nome di Danilo D’Isiot, uomo di grande estro e ottimo timoniere, da cui uscirono splendidi e vincenti “violini” . Ancora oggi sono tanti i Beccaccini in legno sparsi per l’Italia e spesso in pessime condizioni ma fortunatamente, da qualche anno, alcune barche sono state restaurate e navigano ottimamente. Tra queste lo splendido “Veloce”di Nicola Rugarli, costruito a Rimini da Tamburini nel 1963. Nicola è il responsabile per la Classe dei Beccaccini d’epoca e vice presidente dell’Aide (associazione italiana derive d’epoca)e partecipa da anni ai principali raduni di cui è entusiasta promotore.
Sarebbe bello che questa manifestazione, una vera e propria festa per lo Snipe, stimolasse il recupero e la partecipazione del maggior numero possibile di barche che hanno caratterizzato un’epoca d’oro della vela italiana e che meritano di navigare nuovamente insieme.
A breve pubblicheremo il bando della regata.
Alberto Perdisa
