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Data pubblicazione: 28/02/2011
Finalmente le Classi non olimpiche (definite dalla Fiv “Altre Classi”) sono state convocate dalla Federazione Italiana Vela, in quel di Genova, lo scorso sabato 26 febbraio.
Un primo importante passo, voluto espressamente dal presidente Carlo Croce, significativo di una rinnovata attenzione nei confronti di una parte del nostro sport troppo spesso ignorata a favore delle Classi olimpiche. Una rinnovata attenzione che tuttavia, come leggerete, non contemplerà alcun aiuto economico.
A presiedere la riunione il coordinatore del settore programmazione dell’attività agonistica nazionale (Spasn) Angelo Insabato e il coordinatore del settore quadri tecnici Sandro Gherarducci. Inoltre Elisa Crosta che ha sostituito Monica Marongiu allo Spasn e Antonio Capizzi.
Oltre allo Snipe erano rappresentate dai rispettivi Segretari, Contender, Dart, Dragone, FJ, FD, F.18, Sunfish e le classi del surf acrobatico.
Personalmente ero accompagnato dal nostro campione nazionale juniores Nicola Gerin, sempre entusiasta e disponibile, con il preciso intento di portare avanti il discorso dei giovani sullo Snipe.
Una buona parte della riunione si è svolta per recepire varie norme e comunicazioni da parte di Angelo Insabato e di Sandro Gherarducci che hanno voluto puntualizzare una serie di regole e norme legate alla comunicazione dei calendari e dei campionati internazionali. Ciò per consentire una migliore gestione degli eventi con particolare riferimento alla programmazione degli ufficiali di regata. La Fiv ha preso atto di dover formare dei giudici validi e anche di vari problemi sorti in passato.Chiede quindi la collaborazione delle Classi invitandole a segnalare con precisione i problemi sorti. La loro intenzione è quella di fornirci il miglior supporto possibile per le nostre regate. Il secondo argomento ha riguardato l’istituzione di un nuovo sistema di iscrizione on-line ai campionati nazionali che tuttavia sarà operativo dal prossimo anno. Altro importante chiarimento ci è stato fornito in relazione ai certificati medici e qui ci sono notizie molto utili. Per quest’anno nulla è variato per noi e quindi va bene il certificato medico di tipo B (buona salute). Questo comporta anche una semplificazione della problematica assicurativa perché si è ancora una volta riusciti a definire la nostra attività come non agonistica e praticata con barche inferiori a mt.6,50. Ciò comporta costi molto bassi per la Rc di base (le compagnie che non riconoscono questo sono in errore) e la possibilità di utilizzare polizze generiche capo-famiglia.
Note molto dolenti sul fronte economico con la conferma che alcun contributo sarà riservato, come purtroppo negli ultimi anni, alle classi non olimpiche. Gli oltre nove milioni di euro di entrate costituiti da otto milioni ricevuti dal Coni e unmilioneduecentomila dal tesseramento verranno impiegati prioritariamente per le classi olimpiche.
L’equipaggi campione nazionale assoluto di ogni Classe non olimpica riceverà un distintivo d’oro e una lettera di encomio da parte del presidente Croce, una prassi abbandonata da un decennio e ora nuovamente ripresa. Sono seguite tutte una serie di comunicazioni di servizio volte a migliorare la comunicazione tra le Classi e il dipartimento Spasn che deve esser il nostro principale referente.
Si è poi parlato delle divise ufficiali della Federazione in occasione degli eventi internazionali. La Fiv ha indetto un bando perché il contratto con la Slam è scaduto. Al momento non si sa chi produrrà l’abbigliamento e comunque non c’è la garanzia di poterlo avere anche se, come in passato, si cercherà di accontentare le Classi che fanno attività internazionale e che lo richiedono. La discussione su questo argomento è durata, sorprendentemente, parecchio e purtroppo solo nei minuti finali della riunione sono riuscito a prendere la parola su ciò che mi stava più a cuore e che è più importante. La questione centrale è come indirizzare i tanti giovani che non si possono permettere, per motivi di studio, di lavoro, economici o altro, le Classi olimpiche ed è una questione che investe due fasce di età. La prima è quella del post-Optimist e Laser e la seconda è quella degli over 21. Oggi c’è un corto circuito e poca collaborazione tra la Federazione e le così definite “ Altre Classi” Il risultato è che una buona parte di questi giovani in molti casi abbandona la vela. Noi come Snipe abbiamo molte carte da giocare e questo è stato evidenziato anche dal nostro Nicola che ha posto l’accento sulla sua esperienza molto positiva e sulla cultura velica del golfo di Trieste dove si vive di vela e i giovani sono agevolati in ogni modo per la pratica del proprio sport, al contrario che in seconda zona dove frequenta l’Università. Da parte mia ho evidenziato l’ importanza di partecipare e presentare la nostra barca ai vari raduni tecnici U16 nella varie zone, come avvenuto con successo lo scorso anno a Punta Ala e qui ho ottenuto alcune utilissime indicazioni che saranno oggetto di una prossima comunicazione ai delegati zonali. Si dovrà agire nelle Zone da parte della Segreteria nazionali nei confronti dei Presidenti di Zona manifestando la richiesta di mettere a disposizione le barche e persone disponibili a presentare la nostra Classe.
Devo ringraziare la gentilezza e la disponibilità di Insabato, di Gheraducci e del Presidente della prima Zona Antonio Viretti: sicuramente queste riunioni sono utili, soprattutto per rendersi conto della situazione e agire di conseguenza.
Emerge inequivocabilmente che dobbiamo essere noi a dover continuare a lavorare per la diffusione dello Snipe sapendo di avere interlocutori attenti e disponibili ma con risorse e strumenti insufficienti e resi ancora meno efficaci da una burocrazia che in Fiv stanno tentando di ridurre ma che ha ancora notevole peso. Altra certezza è quella che dovremo ancora contare esclusivamente sulle risorse economiche della Classe per proseguire su un cammino che porta alla Fiv quasi 400 tesserati e un’attività velica superiore a molte delle Classi olimpiche attuali e a tutte le “Altre Classi” presenti alla riunione. La mia ultima domanda che non ho avuto il tempo di fare agli amici Insabato e Gherarducci e al presidente Croce è perché non si adotta il sistema in vigore, ad esempio, negli Stati Uniti, che prevede il supporto tecnico e economico ai migliori equipaggi di livello internazionale di Classi che non vengono definite “Altre” ma che hanno pari dignità e valenza formativa di quelle olimpiche, tra queste lo Snipe svetta nettamente. Una politica che ha sempre avuto come risultato quello di avere atleti più forti in assoluto e quindi con migliori risultati anche nelle classi olimpiche..! Una politica che, se adottata, avrebbe la conseguenza di riservare maggiori risorse, anche economiche, ad alcune Classi non olimpiche, certo non a tutte e qui si aprirebbe un lungo discorso.
AP


