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Data pubblicazione: 17/02/2006
Tutti sanno chi è Paul Elvström, 4 medaglie olimpiche, pluricampione mondiale (anche nello Snipe). Paul ha fondato nel 1954 una veleria inizialmente orientata verso le derive.
Il Grande Danese è stato innovatore non solo per l’approccio alla regata ed al tempo dedicato agli allenamenti, ma anche per le sue capacità imprenditoriali e per le innovazioni tecniche riguardanti la produzione delle vele, delle barche, degli accessori (basta pensare allo svuotatore Elvström) e dell’abbigliamento. La "Elvström Dinghy Sails" si è subito trasformata in "Elvström Sails", ed ha iniziato a produrre, con organizzazione industriale, vele in tessuti innovativi, Nylon e Dacron.
Oggi, dopo l’acquisizione della veleria americana Sobstad (nota per le vele Genesis per "barconi), il gruppo è uno dei maggiori nel mondo con una rete di velerie e di distributori sparsi per il mondo.
Alessandro Castelli, della veleria di Zibido San Giacomo, ha risposto in maniere sintetica, ma incisiva alle nostre domande.
“La veleria italiana di Zibido San Giacomo, dopo 21 anni con il marchio Hood, ha abbandonato la veleria americana per entrare a far parte del gruppo Elvström Sobstad, per il quale avrà l’esclusiva per l’Italia e la Slovenia”.
Quali sono stati i risultati più recenti? Castelli ricorda: “Nello Snipe il terzo posto ai Ladies World Championship nel 2004. Altre classi, anche due medaglie d’oro olimpiche nei Soling, e molti altri”.
Per lo sviluppo delle vele per lo Snipe collaborano con la veleria Karl Otto Book della Norvegia e lo snipista italiano Roger Olivieri.
La Elvström Sobstad utilizza per la progettazione e la realizzazione delle vele per Snipe il computer ed il plotter cutter e due programmi per la progettazione e il taglio, Sailpack e Prosail.
Il primo programma è usato in tutti i loft Elvström Sobstad nel mondo, creato dall’azienda francese BSG e personalizzato per il gruppo Elvström Sobstad. Il programma consente al velaio di descrivere completamente tutto il rig, senza tralasciarne nessun elemento, di disegnare la vela direttamente “armata” sulla barca; il passo successivo consiste nell’inserire i valori di flessione dell’albero (fondamentali per la forma della randa) e di tensione dello strallo (fondamentali per la forma del fiocco o del genoa), di disegnare la vela direttamente in tre dimensioni; infine il controllo della forma tridimensionale è fatto definendo ogni singolo profilo della vela alle diverse altezze (valori di camber, twist, ecc.).
Per Castelli è importante comunque lo scambio di conoscenze e know-how tra i vari lofts Elvström Sobstad, sparsi nel mondo, così come la collaborazione tra velista e velaio nella fase della sperimentazione e produzione, la presenza sui campi di regata, nonché l’osservazione dei prodotti delle altre marche.
Alcune telegrafiche domande ed altrettanto telegrafiche risposte:
Qual è la peculiarità, la caratteristica principale delle vostre vele per Snipe e quali le differenze rispetto a quelle delle altre velerie? “Nessuna in particolare, - afferma Castelli - tranne il frequente aggiornamento dei disegni”.
Il mylar? “Essendo la vela piccola il risparmio di peso è minimo. Poi il prezzo maggiore".
Le vele radiali? “Aumenta un po' il range di utilizzo della vela, ma molto è moda”. Difficoltà e differenza nella regolazione rispetto a una vela cross cut? “Differenze si, difficoltà no”.
Sono importanti le tuning guide? “Molto". Quanto incidono su di esse lo “stile di guida”, il peso dell’equipaggio o altre variabili? “Molto".
Che tipo di assistenza date ad un cliente? “Scelta del modello, suggerimenti per le regolazioni, Tuning guide”.
Novità per il 2006? “Il marchio!”
http://www.elvstrom-sobstad.it/it/one_design/derive/snipe/snipe.htm


