di Corrado Perini 

Chioggia 5/6 luglio Campionato Adriatico e Ledro 12/13 luglio Trofeo Casse Rurali, e così quest'anno nel giro di due weekend ravvicinati ci siamo giocati il Trofeo Mare Lago; dal punto di vista meteorologico la scelta non poteva essere più sbagliata, a Chioggia ci siamo arrostiti sotto il sole e nella bonaccia per due giorni tirando fuori due prove, probabilmente sotto il limite minimo regatabile, solo per la volontà di tutti di cercare di fare qualcosa; a Ledro le montagne circostanti erano piene di nuvoloni che non hanno permesso al vento di entrare con una certa regolarità neanche per gli standard di Ledro (ho sentito personalmente qualche regatante richiedere l'intervento di uno psicoanalista a terra). A parte le vicissitudini personali (febbri da cavallo, buchi di vento personalizzati e nubifragi vari sulla via di ritorno) che credo non interessino a nessuno, devo dire che è stato un vero peccato perchè i due eventi erano organizzati con la solita passione e ospitalità e sono stati abbastanza partecipati (17 barche a Chioggia e 18 a Ledro) anche se solo 4 erano gli equipaggi presenti alle due manifestazioni e quindi in lizza per il Mare Lago, un Trofeo che stenta a decollare sotto il profilo partecipativo e che, spero, in futuro riceva più attenzioni soprattutto, lasciatemelo dire, dalla flotta trentina. 

Ma cominciamo dall'inizio: Chioggia, 17 barche e molti equipaggi di rango con la presenza anche degli splendidi Ben e Nadia venuti a difendere il titolo conquistato l'anno precedente. Meteorologicamente si mette subito male, forte temporale il venerdì notte e bora moderata al sabato mattina che, per chi conosce Chioggia, significa bonaccia al pomeriggio e così è, risultato zero prove; purtroppo il temporale non modifica assolutamente la temperatura, ritorniamo sotto una cappa di caldo e umidità che vuol dire zero escursione termica e di conseguenza zero brezza di mare, il giorno dopo ci ripresentiamo sul campo di regata al mattino presto ma lo scirocco non arriva mai, solo qualche flebile refoletto ogni tanto. Proviamo a fare qualcosa, ne vengono fuori due prove magari al limite della regolarità ma sufficienti a dimostrare che Brezich/Cappello sono uno scalino sopra tutti e infatti vincono con grande autorevolezza tutte e due le prove, precedendo in classifica Barbarossa/Longo e Fantoni/Grasselli; gli amici dal Belgio devono abdicare chiudendo al 4° posto davanti ai locali Marangon/Gebbin. Giorgio si porta a casa per la decima volta il trofeo (su 53 edizioni), l'ultima volta aveva vinto nel 1995, la prima nel 1957!!! Francesca affianca Stefano Longhi (guarda un pò!!!), sono gli unici ad aver vinto il trofeo sia da timonieri che da prodieri; a Giorgio e Francesca anche il Memorial Enzo Perini per i vincitori di giornata.

Ledro, ci contiamo e siamo 18 barche, 4 in lizza per il Trofeo Mare Lago, praticamente De Mattè contro i chioggiotti Bighin, Ballarin ed il sottoscritto; l'Adriatico non è andato bene per nessuno quindi l'assegnazione del Mare Lago è assolutamente aperta ad ogni soluzione. Bighin con Bragadin a prua a sostituire l'ormai mitico "Poker" parte alla grande, primo in boa alla bolina con relativa hola a bordo della mia barca (sono i miei "pupilli"), poi succede di tutto anche che De Mattè viene chiamato OCS mettendolo in seria difficoltà per il Mare Lago. Ma Giuliano non è tipo da arrendersi facilmente, nelle altre due prove infila un 2° e un 4° riaprendo i giochi nei confronti degli equipaggi di Chioggia decisamente in difficoltà con le condizioni lacustri. La domenica non promette niente di buono, nuvoloni minacciosi spuntano da dietro ogni montagna, la partenza dell'ultima prova in programma è prevista per le 11 ma fino alle 12.30 non c'è traccia del vento; abbandono, le mie donne a terra hanno stretto i denti per due giorni con febbroni tropicali, non posso caricarle anche di un rientro a tarda notte con relativa coda (anche se poi non andrà tanto meglio, nubifragio in autostrada e tratto da Verona a Padova a 40 Km/h). Finchè carico in mezzo al lago succede di tutto, regate partite e interrotte, partenze annullate per richiami generali, intelligenze, il buon Cavallari a bordo della giuria ha suonato più lui in due ore che il chitarrista al concerto di Vasco; anche Bighin abbandona, ormai il Mare Lago è una questione fra De Mattè e Ballarin, die hard!!!! Parto e mentre faccio il giro del lago vedo le barche alla boa di bolina, poco vento e pioggia, chissà come andrà a finire!!!

Va a finire che il Casse Rurali lo vincono Bruni/Bonomi davanti a De Mattè/Gagliardi e Piazza/Bellotti; Ballarin/Rossetti lottano fino alla fine ma perdono il Mare Lago per un soffio, bravo Giuliano che ha saputo rimontare dopo un brutto Campionato Adriatico e un OCS. Il Trofeo Mare Lago va a Trento, per la prima volta ad un equipaggio lacustre, chissà che sia di buon auspicio per la prossima edizione e che, come "La secchia rapita" scateni una disputa tra equipaggi lacustri e marini.

Grazie a tutti e in modo particolare a Paola per l'ospitalità a Ledro, a Stefano Venditti vero boss locale in grado di procurare in 5 minuti qualsiasi cosa di cui si abbia bisogno e ai polentari della Val di Ledro.