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Data pubblicazione: 07/02/2010
Per avere - si spera - maggiore partecipazione e divertimento.
Sono ormai alcuni anni che regato in Snipe, che ascolto animate discussioni sia durante l’annuale Assemblea di Classe, sia durante chiassose cene; sono anni che faccio qualche regata all'estero e che scambio idee con snipisti di altre nazioni. Già su questo sito abbiamo dato spazio ad interventi su Ranking List, regate di qualificazione, equipaggi juniores, sviluppo della Classe, politiche della Federazione Italiana Vela, confronti con gli Stati Uniti ...
Per iniziare una domanda: com’è organizzata la SCIRA Italia? E’ organizzata in Flotte ed attorno alle flotte ruota tutta la nostra attività. E per flotta si deve intendere non un’entità che dà diritto ad un voto in Assemblea, ma un’entità che organizza l’attività agonistica e di promozione (all’attività agonistica).
Spetta alle flotte e, in definitiva, ai singoli che le compongono dare impulso allo Snipe in Italia.
Detto questo, ecco alcune idee che ho maturato pensando a quanto viene fatto di bene in Italia (penso, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo, al lavoro fatto dalle flotte di Caldonazzo, da alcune flotte del Nord Est, dalla Flotta Romagna, da alcune flotte del Centro Italia) e anche all’estero (penso alla storica flotta di Miami o a persone come Old Man Diaz).
Si tratta di idee pratiche. Spetta poi all’intraprendenza dei singoli e delle flotte attuarle, seguirle, ritenerle valide, rifiutarle. L’importante è darsi da fare. La finalità è favorire una maggiore partecipazione alle regate, fare appassionare nuovi equipaggi, non fare scappare chi arriva sempre nelle ultime posizioni o chi pensava di dominare ed è rimasto subito scottato, garantire un ricambio di giovani.
1. Organizzare uno skippers meeting prima delle regate: non dovrebbe servire soltanto al Comitato di Regata a spiegare come agirà, ma potrebbe servire (soprattutto per le prime regate della stagione) agli equipaggi per presentarsi (chi sono, da dove vengono, quanto esperienza nello Snipe hanno). La finalità è dare il benvenuto ai nuovi arrivati. La nostra Classe, come altre, può apparire dall’esterno come un clan chiuso. Bisogna far sapere ai “nuovi” che sono benvenuti.
2. Creare una sorta di “tutorato” verso gli equipaggi giovani o nuovi venuti. Le persone più esperte della flotta, con maggiori conoscenze tecniche, ma anche e soprattutto più disponibili, dovrebbero essere responsabili nell’assistere i neofiti della classe, dando assistenza nella messa a punto della barca, nella preparazione, nella strategia. La finalità è coinvolgere i più “bravi” nello sviluppo del gruppo futuro della flotta e della classe e dare l’opportunità ai meno esperti di conoscere le particolarità e le complessità dello Snipe, instaurando anche una stretta relazione con i più esperti della Classe.
3. Organizzare per i neofiti clinic all’interno della propria flotta, o semplici giornate per uscire in Snipe. Scegliete uno snipista che sa coinvolgere, che sia comunicativo e che (per i giovani) sia “figo” e organizzate un clinic, sulla regolazione della barca, sulle manovre, fornendo la propria barca ai ragazzi del circolo cui appartiene la flotta, o facendo provare lo Snipe a velisti, anche adulti, di altre classi o di barconi. Più semplicemente portate fuori in allenamento un amico velista in una giornata estiva. La finalità è far conoscere lo Snipe. I giovani apprezzeranno l’aspetto atletico, i velisti che provengono da altre classi, le regolazioni. Solo noi sappiamo che è una barca tecnica, sensibile alle regolazioni, dove le regate sono “tirate”. La maggioranza dei velisti italiani pensa che sia una barca vecchia e da vecchi dove non si fa fatica e dove il livello è basso.
4. Organizzare un breve seminario tecnico prima della prima prova. Ciò vale soprattutto per le prime regate della stagione. Una rapida e schematica spiegazione su quelle che sono le priorità nella regolazione e nella conduzione. La finalità è far crescere chi è appena arrivato. Nella vela tutti sono dei geni e sanno già tutto, ma forse, dopo le prime bastonate, questi seminari saranno apprezzati.
5. Organizzare un debriefing dopo la regata. Tutti scappiamo, potrebbe essere interessante discutere su ciò che è accaduto in acqua. Il perché di certe scelte, chi aveva ragione in un giro di boa ecc. La finalità è migliorare il proprio livello (vale sia per gli “esperti”, sia per i “neofiti”).
6. Organizzare premi/classifiche/menzioni speciali non solo per i primi, ma anche per il miglior “rookie”, per chi ha migliorato di più la sua posizione rispetto all’anno precedente, per il miglior juniores, per il miglior equipaggio femminile, misto, master, per chi viene da più lontano. Finalità: l’importante è rendere tutti importanti. Soprattutto al termine della stagione, a livello di flotta, zonale, o per eventi importanti come l’Italiano è fondamentale menzionare il più vasto numero di persone possibile.
7. Organizzare una classifica a “squadre” all’interno del Campionato Italiano. Negli Stati Uniti hanno avuto un’idea simpatica: i Nationals non sono una regata a squadre (il gioco di squadra è ovviamente vietato), ma alcuni top sailors sono teste di serie a cui vengono abbinati 3, o 4 o 5 compagni di squadra di livello via via più basso fino ai neofiti. Al termine di ogni giornata e alla fine del Campionato appaiono anche le classifiche delle varie squadre. La finalità è coinvolgere tutti nel Campionato, anche chi arriva in fondo (costui chiederà e riceverà consigli dal capo squadra sulla regolazione della barca e sulla strategia).
8. Ogni flotta si dovrebbe impegnare ad inviare un proprio equipaggio al Campionato Italiano Juniores. Giustamente lo Juniores da qualche anno precede in calendario l’Italiano assoluto. Non siate egoisti. E’ semplice per i proprietari delle barche, prestare il proprio Snipe a un equipaggio Juniores, seguirlo e dargli consigli. La finalità è ovvia: investire su ragazzi che nell’immediato continueranno a regatare in 420, 470, Laser, ma che in futuro ... chissà.
9. Organizzare eventi sociali che possano essere apprezzati da tutti. Noi italiani su questo siamo maestri. Forse siamo meno maestri laddove frequentiamo sempre gli stessi gruppi, spesso contrapposti (guelfi e ghibellini, milanisti e interisti, polentoni e terroni, destra e sinistra ...). La finalità è ovvia: aggregare i regatanti.
10. Pubblicare sul sito della Classe tutte le regate, con le classifiche e possibilmente con un resoconto delle stesse. Non solo le regate, ma anche le iniziative promozionali delle flotte meritano attenzione. Ognuno di noi ama leggere il resoconto ed i commenti della regata a cui ha preso parte ed è giustamente orgoglioso di essere menzionato.


