Perché lo Snipe
Una serie di citazioni di Snipisti famosi:

La competizione abbinata al disegno della barca rende lo Snipe la Classe dove puoi lavorare sulla tattica. C’è inoltre un impareggiabile cameratismo che mantiene le cose nella giusta prospettiva”.
Mark Reynolds, medaglia d’oro Star, Barcellona 1992, Sydney 2000, argento, Pusan 1988, secondo a un Mondiale Snipe.

Proprio così, lo Snipe prova che una buona competizione è più importante della velocità.”
Paul Elvstrom, 4 medaglie d’Oro Finn, Campione del Mondo Snipe 1959 e molto altro.

Sono passati più di trent’anni, ma devo proprio allo Snipe e poi al Finn tutto ciò che ho raccolto sullo Star negli anni ’80 con Alfio Peraboni”.
Giorgio Gorla, medaglia di bronzo Star – Tallin 1980 e Long Beach 1984, Campione del Mondo Star, Campione Italiano Snipe 1966.

Lo Snipe è una vera barca one-design. L’enfasi è sulla tattica, poiché le velocità tra le barche sono molto simili”.
Paul Foerster, medaglia d’argento classe Flying Dutchman - Barcellona 1992, argento classe 470 – Sydney 2000, medaglia d’oro classe 470 – Atene 2004.

La mia storia sullo Snipe inizia quando avevo sei anni ed ho cominciato a fare da prodiere non per mia bravura, ma per il mio scarso peso. Allora si compensava il notevole peso della barca (in legno e tenuta sempre in acqua) con quella dell’equipaggio che veniva spesso sostituito al mutare dell’intensità del vento. Sono partito dalle imbarcazioni in legno fatte in casa e le vele in cotone di un tempo che sembra ormai lontanissimo per arrivare alla vetroresina, al dacron, all’alluminio, cioè alla tecnologia odierna, Vi assicuro che era bello, esaltante allora come lo è oggi!”
Giorgio Brezich, Menbro Rules Committe 85-95, Commodoro della SCIRA 1994, Presidente del Rules Committe dal 1995, Campione Italiano 1967-70-73-74-76-78-79-81-2000 e altro ancora.

Lo Snipe è una barca altamente tecnica, altamente sensibile, pochissimo costosa. Nonostante la regolazione dell’attrezzatura per essere veloci sia una sfida, anche un equipaggio con relativa poca esperienza può vincere se porta la barca bene, sia che pesi 275 libbre con vento forte o 320 con vento leggero. I suoi leaders danno alla classe una forte impronta e versatilità, e i parties sono divertenti. Ogni velista dovrebbe averne uno!”

Peter Commette, Campione del Mondo Laser - 1975, olimpionico Finn 1976, Campione USA Snipe.

Quando mi avvicinai allo Snipe, per merito del mio amico Corrado Perini, mi resi conto di aver incontrato una classe diversa dalle altre, vi basti sapere che per partecipare ad un Campionato Italiano ebbi a prestito una barca, un albero, un boma, un gioco di vele, un carrello stradale, un carrellino di alaggio, un telone di copertura e che ognuna di queste attrezzature apparteneva ad uno snipista diverso. Questo, lo capii in seguito, fa parte dello spirito di questa classe che con altruismo attrae persone altruiste, velisti che hanno fatto di questa barca la loro passione e che usano la passione stessa per diffonderla, o meglio, per proporla ad altri come loro.”
Alessandro Rodati, Segretario nazionale Snipe.

Se giri la prima boa sei lunghezze dietro al primo in una regata di 470, sei probabilmente in seconda posizione. Se la giri sei lunghezze dietro in una regata di Snipe, sei fortunato se sei nei primi dieci! Rimasi tanto impressionata della Classe Snipe che decisi di regatare l’intero Southern Circuit la primavera precedente le selezioni olimpiche del 1988, invece di andare in Europa per i Mondiali 470”.
Allison Jolly, medaglia d’oro 470 femminile - Pusan 1988.

Non temo di dire una bugia quando affermo che nella mia “memoria genetica” c’è posto per lo Snipe. In casa Perini, infatti, Snipe è tradizione. Era il 1952 quando papà costruì il 10193; io non ero ancora nata e da allora un Beccaccino “in famiglia” l’abbiamo sempre avuto. Devo la mia prima esperienza, almeno così mi par di ricordare, ad un attacco di appendicite: un concorrente andò improvvisamente “fuori uso” ed io, che allora regatavo ancora sugli Optimist, fui reclutata quale sostituto. Probabilmente fu proprio allora che ebbe inizio la mia carriera di “prodiera in prestito”. Lo Snipe è veramente la barca per tutti; così come è significativo rilevare che le “snipiste” si sono dimostrate valenti concorrenti in mare e simpatiche, graziosissime presenze a terra. La donna in Snipe! Debbo dire onestamente che non mi ero mai posta criticamente di fronte alla questione e, costretta a farlo, provo un certo imbarazzo. Il fatto è che, così come altre donne, sono sempre andata in barca ed ho sempre avuto stretti contatti con la Classe Snipe; non ho mai trovato strano o inconciliabile il fatto di amare la vela e la realtà di essere donna. E’ sempre stato facile, naturale e, anche andando a frugare nei meandri della mia memoria, non riesco a riportare alla mente un episodio in cui la mia femminilità rappresentasse uno svantaggio.”
Annarosa Perini, Snipista da sempre, Campionessa italiana femminile.

Perché stiamo comprando un nuovo Snipe? In realtà è molto semplice, per allenarci. Il tipo di competizione e l’enfasi sulla tattica fa sì che questa barca sia ottima per tenerci allenati. La gente si diverte e la classe ha la fama di organizzare grandi parties.”
Jim Brady, medaglia d’argento Soling – Barcellona 1992.
Julia Trotman, medaglia d’argento Europa - Barcellona 1992.

Non saprei dire quali siano le differenze fondamentali tra lo Snipe e le altre classi, ma una cosa è evidente: dallo Snipe sono usciti dei grandissimi campioni, a livello mondiale, e tutti hanno sempre riconosciuto il grosso pregio che questa barca ha nel formare completamente un velista. Per Americani, Sudamericani, Spagnoli e Giapponesi lo Snipe è una “barca laboratorio”, una palestra che ha portato moltissimi timonieri a conquistare medaglie olimpiche e titoli mondiali in altre classi senza, per questo, mai abbandonarlo. Voglio ricordare ancora che uno Snipe può essere competitivo per moltissimi anni e questo è un punto da non sottovalutare , specie per chi considera la vela un piacevole passatempo.”
Giuliano Dematté, Campione Italiano 1982—84-85-92-95.

Lo Snipe garantisce un’esperienza in regata veramente unica ... Fondamentalmente regatare è una via di mezzo tra le regate ravvicinate dei college e una sfida di velocità in acque aperte. Il fatto che ci sia un range molto ampio di peso tra gli equipaggi e che ci sono molti equipaggi composti da mariti e mogli che regatano dimostra davvero che si tratta di una barca per tutti. Forse è questo l’aspetto delle regate in Snipe che mi diverte di più. Essere in grado di regatare in modo competitivo con mia moglie i bambini contro altre barche che fanno esattamente la stessa cosa la rende proprio una bella barca per le famiglie”.
Greg Fisher, Campione Nord Americano Lightning.

Nei miei primi anni, ho avuto la fortuna di essere stato formato da Dante Zia e Adelchi Pellaschier (padre del Mauro che probabilmente tutti conoscono) e grazie a loro, i miei primi anni sono stati molto positivi. Sono passato dal Dinghy allo Snipe, alla Jole olimpionica, allo Star, sempre come timoniere. Ho fatto equipaggio con Sorrentino e Annibale Pellaschier, sul Dragone ad Atene, vincendo la Coppa del Re valida come Campionato del Mondo. Per moltissimi anni ho fatto equipaggio con Sergio Morin sullo Snipe.”
Sergio Michel, Campione Italiano 1963-68-72-75-77-80.


Snipisti italiani alle Olimpiadi:
Piero Reggio: 6m S.I. a Helsinki 1952 (8), 5.5 S.I. a Napoli 1960(11);
Adelchi Pelaschier: Finn a Helsinki 1952 (7), Melbourne 1956(7);
Mario Capio: riserva a Helsinki 1952, Sharpie 12 a Melbourne 1956 (4), FD, a Napoli 1960 (12), Tokio 1964 (10), allenatore a Acapulco 1968, Kiel 1972, Kingston 1976;
Tullio Pizzorno: FD a Napoli 1960 (12);
Vittorio Porta: riserva a Napoli 1960;
Sergio Furlan: Dragone a Tokio 1964 (6);
Carlo Massone: FD ad Acapulco 1968 (19), allenatore a Long Beach 1984, Pusan 1988, Barcellona 1992, Savannah 1996, Sydney 2000, Atene 2004;
Mauro Pelaschier: riserva ad Acapulco 1968, Finn a Kiel 1972 (13), Kingston 1976 (9);
Imerio Renzo Rabbò: riserva ad Acapulco 1968;
Roberto Vencato: 470 a Kingston 1976 (14), allenatore a Tallin 1980, Long Beach 1984, Pusan 1988, Barcellona 1992;
Roberto Sponza: 470 a Kingston 1976 (14);
Maurizio Bolens (riserva a Kingston 1976);
Giorgio Gorla: Star a Tallin 1980 (3), Long Beach 1984 (3), Pusan 1988 (5);
Marco Savelli: FD a Mosca 1980 (10);
Gianluca Lamaro: Soling a Long Beach 1984 (9), Seul 1988 (13);
Franco Cittar: riserva a Pusan 1988;
Flavio Grassi: FD a Barcellona 1992 (21);
Luigi Audizio: allenatore a Barcellona 1992;
Emanuela Sossi: 470F a Savannah 1996 (7), Sydney 2000(7);
Lorenzo Bodini: Tornado a Sydney 2000 (14);
Marco Bodini: Tornado a Sydney 2000 (14);
Andrea Trani: 470 ad Atene 2004 (10);

Snipisti italiani e "quasi italiani" in Coppa America:
Franco Zamorani (Azzurra 1983, Freedom 1983, barca lepre sindacato di Dennis Conner, Azzurra 1987); Mauro Pelaschier (Azzurra 1983, Azzurra 1987);
Fabio Apollonio (Azzurra 1983); Alessandro Nazareth (designer Azzurra 1983-87);
Gianluca Lamaro (Il Moro di Venezia 1992);
Paul Cayard (Il Moro di Venezia 1992);
Miguel Costa (designer Il Moro di Venezia 1992, Luna Rossa 2000-2003-2007), Torben Grael (Luna Rossa 2000-03-07);
Flavio Grassi (Mascalzone Latino 2003-2007);
Marco Savelli (velaio Mascalzone Latino 2003-2007); Vasco Vascotto (Mascalzone Latino 2007);
Andrea Pribaz (velaio Desafio Espanol 2007);
Michele Paoletti (Mascalzone Latino 2007).

Snipisti alle Olimpiadi di Sydney 2000:
Star: 1° Mark Reynolds, USA, 2° Torben Grael, Brazil Laser: 2° Robert Scheidt, Brazil , 8° Mark Mendelblatt USA, 26° Maxim Semerkhanov Russia, 24th Alejandro Foglia Uruguay
470 men: Dmitri Berezkin, Russia, Alexnadre Paradeda & Andre Fonseca, Brazil
470 women: 7^ Emanuela Sossi, Italia
Tornado: Santiago Lange, Mariano Parada, Argentina, Mauricio Santa Cruz, Brazil, Lorenzoe Marco Bodini, Italia
49er: Diogo Cayolla, Portugal , Jonathan Persson, Denmark
Finn: 2° Luca Devoti, Italy (Snipe builder)
Soling: Andrey Kirilyuk, Russia

Snipisti alle Olimpiadi di Atene 2004:
Yngling: 8^ Ekaterina
Skudina/Tatiana Lartseva Russia, 9^ Karianne Eikeland Norway, 10^ Carol Cronin/Liz Filter/Nancy Haberland USA, 12^ Marina Sanchez Spain
Tornado: 3° Santiago Lange, Argentina, 9° Andre Kirilyuk/Valey Ushkov Russia, 16° Diogo Cayolla Portugal, 17° Mauricio Santa Cruz Brazil
49er: 6° Andre Fonseca/Rodrigo Duarte Brazil
Star: 1° Torben Grael Brazil, 5° Paul Cayard/Phil Trinter USA
Laser: 1° Robert Scheidt Brazil, 8° Mark Mendelblatt USA, 26° Maxim Semerkhanov Russia, 24° Alejandro Foglia Uruguay
470 (men): 2° Kenjiro Todoroki Japan, 8° Alexandre Paradeda Brazil, 10° Andrea Trani Italy, 17° Dmitry Berezkin Russia
Stiamo acquisendo le candidature per le località che ospiteranno le nostre regate nazionali per la stagione 2013. Scrivere al Segretario nazionale 2012-2013 peloja@katamail.com
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