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Una Giornata nel Bosco
Data pubblicazione: 19/10/2010
Data pubblicazione: 19/10/2010
Di Alberto Perdisa
La passione per i Beccaccini di legno può portare in luoghi assolutamente particolari e che non c’entrano niente con il mare, luoghi spesso misteriosi e di grande fascino.
La passione per i Beccaccini di legno può portare in luoghi assolutamente particolari e che non c’entrano niente con il mare, luoghi spesso misteriosi e di grande fascino.
Il
prode Paolo Fuzzi, attrezzato e vestito in modo opportuno, in un sabato
di inizio autunno, ha visitato assieme a me la splendida proprietà di
Vincenzo Pedrazzi, snipista bolognese che una trentina d’ anni fa
restaurò un vecchio scafo di legno, costruito dal cantiere Magnani a
Riccione nel 1957, il cui nome originariamente era “Mamoma” poi “Slu”.
Per vari motivi
Vincenzo non ebbe più tempo per utilizzare il suo Snipe e lo sistemò
nella sua foresta secolare pensando fosse una sistemazione
provvisoria. Sono passati invece trent’anni , il tempo vola, e questo
habitat non ha giovato alla salute del suo Beccaccino.
Vincenzo
ha constatato lo stato di coma irreversibile del povero “Slù”
permettendo a me e a Paolo di recuperare alcune parti dell’attrezzatura
molto utili anzi indispensabili. Paolo infatti sta ultimando il
restauro di uno splendido “Tamburini” che ha acquistato da un paio di
mesi.
Vi
assicuro che è stata una mattinata particolare, un po’ come andare a
tartufi, visto il contesto e la stagione. Le immagini parlano da sole e
testimoniano che il povero Snipe, fatto costruire dall’ indimenticato
Manlio Mignani, primo armatore della barca, è ridotto davvero male.
Consoliamoci
pensando che alcune parti di questo vecchio Beccaccino contribuiranno
alla rinascita di un suo simile; sicuramente più fortunato.
Addio vecchio “Slù”, hai finalmente avuto degna sepoltura e un sentito ringraziamento all’amico Vincenzo.
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