Opinioni e commenti
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Intervista a Paolo Lambertenghi
Data pubblicazione: 18/01/2010
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Paolino, che ha vinto la Ranking List 2009, due Nazionali ed ha ottenuto piazzamenti sempre nei primi posti, ci racconta la stagione passata.

Lambertenghi, con Antonio Bari, aveva già “subito” un'intervista nel 2007, sempre come vincitore della Ranking List (). Quindi, conosciamo tutti Paolino (nella foto a lato tra il giapponese Kenji Abe e Johnny Estrella), lasciamo stare i convenevoli, e veniamo subito al sodo ...

La stagione 2009 è iniziata per te a Miami, dove hai fatto da prodiere ad Enrico Solerio, cosa hai imparato e cosa ti ha colpito di quell'esperienza?

Fare la prua ad Enrico è stato soprattutto un piacere, forse per la stessa passione che ci accomuna.

Penso che in ogni regata ci sia qualcosa da imparare, essere poi nella baia di Miami con tantissimi bravi velisti, in condizioni ideali di clima e vento, è stata un’esperienza indimenticabile.

Poi sei tornato al timone, con Antonio Bari come prodiere e sono iniziate le Nazionali, Bracciano, Rimini (dominata), Brenzone. Raccontaci queste regate e cosa ti è rimasto impresso da ognuna di esse?

Le regate nazionali sono state tutte belle e con vento, a parte la prima a Bracciano. La sono state disputate solo 2 prove con vento leggero, dove mi ha colpito la velocità di Fantoni.

Rimini, tanto vento, condizioni simili al Garda. Bellissimo!

Brenzone forse la più combattuta, vinta alla fine agevolmente da Fantoni, davanti a Solerio e noi distanziati di soli 0,25 punti.

Aggiungo il German Open a Caldonazzo, secondi con gli stessi punti dei primi classificati Rochelli.

Forse un capitolo a parte merita il Piada Trophy, dove tu ed Antonio avete ottenuto un bellissimo podio.

Il Piada Trophy è stata la più bella regata del 2009. Tutte le prove sono state tiratissime, con equipaggi forti. Concludere terzi. primi europei dietro a Bethlem (poi campione del Mondo a San Diego) e Diaz (pluricampione del mondo) è stato meraviglioso.

A Trieste, per il Mondiale Master, sei tornato a fare il prodiere ...

Al Mondiale master nella “città della vela” sono tornato a prua di Antonio (non sono ancora così vecchio). Peccato: solo una prova valida disputata, a dispetto di un’organizzazione a terra impeccabile.

L'Italiano a Vada ... una regata con Paolino Tomsic ... come si sono trovati i due Paolini sulla stessa barca?

All’Italiano di Vada abbiamo faticato un po’ all’inizio io e Tomsic, ma con il passare delle prove siamo migliorati fino a giocarci la vittoria dell’ultima prova dove Marchetilli ci ha infilato all’arrivo (con tuffo in acqua) per davvero pochi centimetri.

Spero di rivedere presto Tomsic (magari con papà Andrej) nella classe alle regate.

Così ti sei presentato per il Mondiale assoluto di San Diego, di nuovo con Antonio. Come giudichi l’esperienza in California?

Al Mondiale, anche se è stato praticamente un disastro in classifica, ho potuto vedere, nei pochi momenti che siamo stati tra i primi, una squadra brasiliana unita e fortissima.

Alla boa della prima bolina dell’ultima prova siamo riusciti a girare terzi ingaggiati con i primi 2 equipaggi brasiliani, eravamo alti quindi visuale perfetta, hanno cercato di lasciare lo spazio a Bethlem che ha comunque toccato la boa. Ugualmente lo incitavano nella rimonta. La prova è stata poi vinta da Bethlem.

Concludendo penso che per fare buoni risultati a regate così difficili oltre che ad essere davvero bravi, una squadra unita possa fare la differenza.

Sei rientrato da San Diego e, due settimane dopo, di scena l’ultima Regata Nazionale. Cosa ricordi della vittoria di Scarlino?

A Scarlino come sempre campo di regata vario e tecnico, il primo giorno con vento forte e rafficato da terra. Facciamo bene il primo giorno e riusciamo a controllare la domenica una rimonta di Fantoni che finisce secondo a un solo punto da noi, insieme a Solerio.

Mi auguro si faccia il possibile per non perdere un campo di regata così valido.

La stagione è finita in maniera insolita con due regate a Talamone e ad Anzio ...

Sì, fine stagione con l’invernale di Talamone a prua del Fantoni, con vento medio il sabato e forte la domenica (la stagione è stata mediamente ventosa) divertentissimo in un altro bel golfo toscano.

E il fine settimana successivo ad Anzio. Uscita di allenamento con Poggi il sabato con la Gattulli boat, e regata la domenica con la Frusone boat. Il tutto con due belle serate nella Capitale con amici.

Uno spettacolo!

Per finire come giudici i tuoi avversari/amici snipisti italiani? Cosa si potrebbe fare per migliorare il livello?

Credo che in Italia ci siano tanti buoni equipaggi, con caratteristiche diverse. Forse un modo per migliorare sarebbe quello di incontrarsi oltre che per regatare anche per allenarsi insieme.

Stiamo acquisendo le candidature per le località che ospiteranno le nostre regate nazionali per la stagione 2013. Scrivere al Segretario nazionale 2012-2013 peloja@katamail.com
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