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Data pubblicazione: 20/09/2004
Rio Marina, nona prova del campionato italiano snipe 2004.
...giriamo la boa della seconda bolina ed iniziamo il lato di poppa. Il vento è di circa 10 nodi di intensità, ma sta calando e probabilmente la prossima raffica cambierà di direzione favorendo il lato verso terra del percorso. Strambiamo ed infatti dopo pochi secondi il nostro snipe accelera sotto la spinta di una piacevole raffica da terra. Anche se questo salto di vento aumenterà ancora il nostro vantaggio sul secondo, non riusciamo a gustarci l'attimo perchè teniamo costantemente gli occhi puntati su quello che succede dietro di noi: la vera regata di oggi si gioca tra il secondo e il quinto posto (se non avessimo buttato al vento la seconda prova di ieri, oggi sarebbe stato tutto più facile, ma ormai era chiaro che tutto si sarebbe giocato negli ultimi metri di questo lungo campionato). Giorgio e Lucio, nostri avversari in questo snervante testa-a-testa, sono i primi a strambare del gruppo degli inseguitori ed approfittando della stessa raffica guadagnano metri preziosi portandosi al terzo posto. Cerco di non pensarci, anche se Franco, che ormai regata con la schiena rivolta a prua, mi conferma che le nostre speranze di vincere il campionato sono ormai minime. Lasco un po' la randa e poggio: se non possiamo aggiudicarci il campionato, che almeno quella di oggi sia una vittoria di prova memorabile per la lunghezza del distacco...
In effetti, da alcuni mesi eravamo alla ricerca della messa a punto ottimale del nostro nuovo albero, ed alcune recenti regate erano state proprio deludenti in termini di velocità della barca, soprattutto nell'andatura di bolina. Alcuni giorni passati a misurare e rimisurare, a provare in mare con Stefano e Nicola, e poi quel primo giorno di regate del campionato italiano dove finalmente si è accesa la lampadina: tutta la notte a ripensare alle sensazioni della navigazione della giornata, le reazioni della barca nelle varie andature, lo spunto alla partenza e... ma perchè non ci avevo pensato prima? Improvvisamente tutto mi è diventato chiaro! É la mattina del secondo giorno di regata, mi sveglio alle 7.00 (la prima prova era programmata per le 12.00), colazione rapida e chiedo a Franco il "permesso" (!?) di andare a misurare la barca -"ancora? ma sono tre giorni che non fai altro che misurare! non ti fondere al sole quel poco di cervello che ti è rimasto!" annuisce lui e io mi precipito giù per la scalinata che porta al circolo. Non so come, ma sento il mio polso battere più rapido del solito e provo una strana sensazione: ho paura di stare sbagliando tutto, ma non riesco a togliermi dalla testa l'idea di provare ancora a cambiare, in fondo dalle nostre parti si dice spesso: "viva l'occhio e non la misura!". Le misurazioni dei giorni precedenti ci avevano portati ad un punto morto: tensione, pre-flessione dell'albero, distanza da poppa, tutto sembrava corrispondere alle precise regole dettate dai grandi campioni, ma questa barca non ne voleva sapere di tornare a correre veloce, come quella volta ad Anzio! Eppure quella sensazione di ieri, in navigazione, quella deve essere la chiave!
Abbiamo provato, e così dopo il secondo ed il terzo giorno di regate siamo risaliti fino al secondo posto in classifica. La penultima prova era stata un disastro, la peggiore del campionato, eppure mentre rientravamo a terra aleggiava una strana soddisfazione in barca: finalmente sapevamo di essere straordinariamente veloci di bolina e anche di poppa non andava male...domani sarebbe stato il giorno decisivo e, anche se sapevamo di dover recuperare parecchi punti ad avversari agguerriti e preparati, sapevamo di poter contare su velocità e condizione.
...mancano pochi metri alla boa di poppa e, prima di iniziare a manovrare, lanciamo un'occhiata indietro e vediamo ciò che non avremmo più sperato: il vento stava girando lungo il lato di poppa e quella raffica che ci aveva permesso di arrivare alla boa così rapidamente era ormai terminata ed un'altra più leggera ma soprattutto di opposta direzione stava ricompattando il gruppo degli inseguitori! Increduli giriamo la boa ed impostiamo la bolina, il resto è scritto nella classifica...


