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Intervista a George Szabo
Data pubblicazione: 11/12/2005
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Iniziamo a pubblicare, con un intervista a George Szabo, una serie di articoli riguardanti le velerie più importanti.

Foto di Fried Elliott www.friedbits.com/

George Szabo, frequentatore abituale del Campionato Sudeuropeo di Sanremo, è uno snipista ben conosciuto in Italia. Vive a San Diego dove lavoro presso la Quantum Sails, veleria diretta da Mark Reynolds, snipista di vecchia data e plurimedagliato alle Olimpiadi nella classe Star. George è velaio professionista e si occupa della produzione delle vele per Snipe. Come velista divide la propria attività tra lo Snipe (quest’anno ha vinto il Campionato USA e ha partecipato ai Mondiali a Gamagori) e la Star (nel 2004 ha sfiorato la qualificazione alle Olimpiadi). Tra i suoi risultati prestigiosi un secondo posto al Mondiale Snipe 2003. Il velista-velaio californiano ha risposto di buon grado e diffusamente alle domande che gli abbiamo posto.

SNIPE.IT  Iniziamo con un po’ di storia. Quando la Quantum ha iniziato a produrre vele per lo Snipe.
SZABO
  Mark Reynolds aprì la veleria qui a San Diego circa 22 anni fa. Sin dall’inizio Mark produsse vele per Snipe. Poi è stato Craig Leweck a sostituire Mark nella produzione per lo Snipe e, dal 1994, sono stato io a seguire le orme di Craig.

SNIPE.IT  Nelle Classi Olimpiche c’è una grande sperimentazione ed innovazione. Quanti di questi esperimenti sono poi utilizzati nello Snipe?
SZABO
Nei 470, mi è stato detto che il disegno della randa sia rimasto simile nel tempo, ma i fiocchi passano attraverso molte differenze. La maggior parte delle differenze sono dovute agli stili dei singoli timonieri. Per i nostri progetti per le vele di Star facciamo molta sperimentazione durante l’anno sia in veleria sia in mare, ma i disegni non cambiano molto spesso. La nostra randa Z-3 è rimasta la stessa per 14 anni. Ed è stata solo recentemente sostituita dalla Z-4, ma quella vela è stata ancora in giro per 9 anni.
Anche se i disegni non cambiano di anno in anno, apportiamo spesso miglioramenti nella costruzione e nell'ingegneria delle vele per renderle più leggere, robuste o più durevoli. Per esempio, abbiamo modificato il disegno delle tasche delle stecche per lo Snipe, facendo in modo che le stecche siano trattenute all’interno con un sistema più leggero e sicuro che riduce la possibilità che si formino delle pieghe. Un’altra importante modifica è consistita nel dotare la randa di un gratile elastico che aiuta la vela ad alzarsi quando il Cunningham è lasco. Piccoli cambiamenti come questi non li noterai immediatamente, ma quando aggiungi tutte queste piccole cose che fai per andare più veloci, ti accorgerai che la somma è decisamente più grande delle singole parti.
La tendenza nelle nostre vele per Star è stata quella di ottenere forme più tirate e piatte nella parte bassa e più potenti nella parte alta della vela. Attualmente, la nuova randa (un disegno di 2 anni fa) da vento medio/forte è così piatta nella parte bassa che non dovrebbe essere usata con vento leggero e onda formata. Questa tendenza, e diverse tecniche costruttive, hanno interessato le nostre vele da Snipe, anche se quste richiedono molta più profondità delle vele di Star.

SNIPE.IT  Puoi descriverci i modelli e le caratteristiche delle vostre vele per Snipe?
SZABO
  Fiocchi:
V-5 Mylar jib – il meglio da 0 a 12. Il V-5 è un fiocco “all-purpose” che è abbastanza potente per aria leggera e onda, ma consente di essere smagrito e rimanere veloce con vento più forte. Con una parte alta più aperta, il V-5 è più facile da regolare di bolina del V-4.
PS-5 – Il nostro cavallo di battaglia “all-purpose” o, come lo chiama Augie, “Old Faithful”, “il vecchio fedele”. E’ realmente il solo fiocco che dovresti avere nell’inventario. E’ molto versatile, puoi muovere il carrello indietro e cazzare molto per stringere in acqua piatta e puoi muovere il carrello due buchi avanti e lascare un po’ per fare velocità con mare formato e vento.
PS-5 Heavy – Derivato dal PS-5, il PS-5H è più piatto giù in basso per ridurre la resistenza con il vento forte, ma rimane potente nella sezione mediana per aiutare la conduzione attraverso le onde quando il vento aumenta. Costruito con il Pentex da 3.8 once, è progettato per essere usato sopra i 15 nodi. Io sono stato in grado di utilizzare il mio ultimo fiocco di questo tipo per 20 giorni di vento forte prima di aver pensato che la balumina aveva bisogno di un piccolo intervento per rimetterlo in buono stato.
Rande:
FB-3 – Prima e seconda al Mondiale in Svezia. Questa vela fu disegnata per essere più grassa per equipaggi pesanti (io ho messo su qualche chiletto dopo essermi sposato ...). E il risultato è stato fantastico. Equipaggi che pesano 350 libbre (160 chili) hanno vinto regate sia ai Mondiali assoluti sia Master. La FB-3 si è rilevata estremamente buona in campi di regata dove il vento è da 0 a 15 nodi. Questa randa è quella di uso più facile ed “automatico”, perché richiede ben pochi aggiustamenti nella messa a punto dell’attrezzatura attraverso il suo range di vento.
BW – Prima al Mondiale in Giappone. Significativamente più piatta giù in basso rispetto alla FB-3 e più potente in alto. E’ meno “automatica” attraverso il suo range di vento e richiede qualche cambiamento nella messa a punto al variare delle condizioni. La BW va bene in acque aperte e “chop”, quando l’equipaggio è sul bordo o alle cinghie.
FB-4 – Prima ai Campionati Statunitensi sia a Cascade Locks, sia a Buzzards bay dove il vento era sopra i 15 nodi con molta onda. La FB-4 ha una balumina più chiusa similare alla BW, per dare alla vela un po’ di chiusura quando tende ad aprirsi con il vento forte, ma con una base piena per tenere la potenza in basso.

SNIPE.IT  Fate molti tests e sperimentazioni anche sulle vele degli Snipe?
SZABO
  Sì, facciamo molti esperimenti sulle vele di Snipe e la storia è la stessa di sempre: è difficile migliorare il disegno di una vela che vada bene per tutte le condizioni. Le soluzioni che pensi siano veloci spesso non lo sono. Ho passato non so quante ore in mare a provare vele che poi non funzionano a dovere o che sono difficili da regolare. L’aspetto difficile non è costruire una vela veloce per una condizione, ma facile da usare e veloce in tutte le condizioni.
Finora la peggiore e più memorabile prova di una vela che abbiamo mai fatto è stata in occasione della prima ed unica randa in Mylar. Stavamo provando due vele quel giorno, la randa in Mylar e la prima versione della FB-3. Abbiamo issato la randa in Mylar e la balumina era super elastica e si svergolava veramente molto male. Più cazzavo la vela, più si deformava. Ho cazzato ancora per dare alla balumina una chiusura che sembrasse giusta, ma alla fine sono uscito dalla curva d’inferitura e la vela è diventata con un ingresso piattissimo dopo l’albero, alcune grinze spaventose tasversali e una balumina aperta. Il mio prodiere Eric Wilcox, mi ha guardato e mi ha detto che se la seconda vela che dovevamo provare quel giorno fosse stata brutta quanto la prima, sarebbe andato dal mio capo a dirglielo. Fortunatamente eravamo sulla strada giusta con la FB-3.
Molti dei nostri clienti ci hanno aiutato nel processo di sviluppo. Nella fase iniziale Charlie Bustamante ha avuto numerose idee ed ha profuso tanta conoscenza nel rifinirle. Gli assistenti nel nostro lavoro sono cambiati nel corso degli anni e ci sono troppi nomi da menzionare. Recentemente Jim Grubbs ci ha aiutati a trovare un “ponte” tra il modo di andare in 470 e lo sviluppo delle vele dello Snipe e a trovare i punti dove si poteva migliorare. Negli ultimi anni Augie Diaz, inoltre, ci ha spinto di continuo per avere le vele migliori e perché i nostri progetti fossero sempre un passo avanti rispetto a tutti gli sviluppi in giro per il mondo. Augie realmente ci ha spinto tanto che abbiamo finito con il disegnare due nuove rande quest’anno prima di produrre la BW. Augie ci ha anche chiesto di ritoccare il fiocco in Mylar cosicché fosse più facile da regolare (gli piace in poppa con vento leggero). Stessa cosa per il fiocco PS-5 e la randa FB-3. Augie dice che quelle vele come anche il fiocco “Old Faithful” sono qualcosa a cui ritorna sempre e sa che con esse sarà veloce.

SNIPE.IT  Parlaci un po’ del vostro metodo di lavoro. Come progettate e producete le vele? Usate software per la progettazione e per il taglio? C’è scambio di idee e know-how tra i vostri lofts sparsi per il mondo?
SZABO
Abbiamo un nuovo plotter e l’ultimo software di disegno della Quantum, ma non lo usiamo per i disegni delle vele delle classi one design. A San Diego disegniamo le vele per Snipe e Star manualmente e a colpo d’occhio. Dopo aver usato una vela per alcuni anni, diventa facile sapere come utilizzarla in ogni condizione. Questo è veramente il vantaggio che il velaio ha: egli utilizza la stessa vela ogni volta e comprende i punti di forza e i punti deboli. Poiché noi manteniamo i nostri progetti invariati per lungo tempo, otteniamo una comprensione migliore. Quando avverto l’esigenza di modificare una vela o di ridisegnarla completamente, passo molto tempo a guardare le foto e i disegni degli anni passati e penso realmente alle modifiche che voglio fare prima di andare a tracciare sul pavimento della veleria. Poi, una volta che il nuovo progetto è realizzato, passo molte settimane in mare a testare e a ritoccare alcuni particolari della vela, finché ho la sensazione che la vela reagisce come voglio in tutte le condizioni.
Per seguire i progressi degli sviluppi in giro per il mondo, inoltre ci scambiamo le vele di Snipe con gli altri lofts Quantum per sperimentare con le loro vele e per capire dove le loro vele o le nostre vele potrebbero avere un vantaggio.

SNIPE.IT  Pensi sia importante la collaborazione fra il velista e il velaio durante la sperimentazione e la produzione?
SZABO
  E’ importante, quando si ha un nuovo progetto, avere parecchi velisti che lo provino. Ci sono molti stili differenti di andare in barca e di messa a punto e, perciò, essere sicuri che una vela può andare bene a velisti diversi non è sempre facile. A certe persone piace avere una regolazione con balumina chiusa, altri preferiscono una balumina aperta. I test sono pure difficili da eseguire, perché si trovano velisti come Hal Gilreath che va veloce con qualsiasi cosa che gli metti sul suo albero. A volte, negli speed tests, servono tre giorni per innalzare la velocità del partner, prima che il test possa realmente incominciare.

SNIPE.IT  Oltre che per motivi strettamente commerciali, ritieni sia importante per una veleria essere presente con propri uomini sui campi di regata? Tu sei snipista e velaio, pensi di essere avvantaggiato per questo? Perché?
SZABO
  Partecipando alle regate, sono in grado di percepire che cosa sta funzionando bene e posso condividere esperienze con i nostri clienti. I clienti Quantum sanno che noi liberamente ci scambiamo le esperienze che apprendiamo, per aiutarli ad andare più veloci. La nostra tuning guide ha ben 28 pagine e le pagine del nostro sito web hanno ancora più informazioni (www.quantumsails.com/snipe). Quando sono ad una regata di Snipe, anche ai campionati nazionali o mondiali, passo parecchio tempo ad aiutare la gente a mettere a punto le barche, sia in acqua, sia a terra, per renderle più veloci. Se non uscissi in Snipe (e solo mi facessi vedere per vendere vele), non sarei capace di aiutare i nostri clienti ad andare veloce così facilmente.
Un buon esempio del perché è importante uscire in acqua è stato quando presi in prestito uno Snipe Lillia per i Campionati Nordamericani. Il primo giorno fummo lenti con un nono ed un ventiduesimo. Con il prosieguo della regata eravamo sempre più frustrati ed iniziammo a misurare lo scafo, l’attrezzatura, l’attacco delle sartie e ogni sorta di cose che consideravamo ci facesse andare così piano. Alla fine, comprendemmo abbastanza circa il modo di mettere a punto quella barca, sicché vincemmo la regata. Le esperienze acquisite sono state messe a disposizione su internet (l’articolo sul sito dal titolo “Who says the hull makes a difference”) e numerosi proprietari di Lillia in tutto il mondo sono stati molto felici di ottenere quella velocità supplementare sulle loro barche.

SNIPE.IT  Osservate con interesse le vele della concorrenza? Quanto è importante osservare gli altri?
SZABO
  Io lavoro nel campo della produzione delle vele, quindi è prudente tenermi aggiornato su quello che la concorrenza fa e pensa, ma fortunatamente non ogni nuovo progetto che i nostri concorrenti immettono sul mercato è sempre migliore e noi non li seguiamo troppo da vicino. Se qualche prodotto esce ed è più veloce in una condizione, noi proveremo a capire in che modo migliorare in quelle condizioni. Ritengo che sia meglio focalizzare l’attenzione sulle condizioni nelle quali le nostre vele sono veloci o più lente e vedere quali modifiche possiamo fare per rendere i nostri disegni migliori in una particolare condizione, senza cedere qualcos’altro. Per esempio, con la FN-5 volevamo andare più veloci con aria media e condizioni choppy ed abbiamo prodotto la FB-3 e, poi, anni dopo la BW. La difficoltà è che la FN-5 era incredibilmente veloce con aria leggera e mare formato, ma la BW non è veloce in quelle condizioni.

SNIPE.IT  C'è una peculiarità nelle vostre vele rispetto a quelle delle velerie concorrenti? Qual è la caratteristica principale delle vostre vele per lo Snipe?
SZABO
  Per cominciare, ci siamo veramente concentrati sulla durevolezza. Qualche anno fa i fratelli Solerio vinsero i Campionati Italiani con una randa FB-3 vecchia di due anni. In seguito, Franco scherzando mi ha detto che le vele duravano troppo e che io avrei dovuto fare attenzione o non sarei stato più nel mercato, quando lui avrebbe ordinato una nuova vela. Gli angoli radiali, in questo senso, aiutano per la durata della randa. I nostri fiocchi per anni sono stati quelli che avevano i più ampi rinforzi. La forma dei fiocchi è stata potente e che perdona gli errori di bolina, con un efficacia tale da rendere certo che la vela rimanesse veloce in poppa. Un vantaggio del nostro fiocco PS-5 è che tu sei sempre in grado di scendere in poppa più poggiato degli altri.
Con la randa FB-3, e la FN-5 prima di quella, la caratteristica era la facilità nel cazzare la scotta nella misura appropriata e una più automatica messa a punto della vela e dell’attrezzatura. Ciò è favorito da una parte alta aperta (twisty) e da una sezione della base molto potente. Con aria leggera la vela è veloce con la parte alta aperta. Con l’aumentare del vento, la parte alta si apre, così devi cazzare decisamente la scotta per trattenere la balumina perché ritorni nella posizione ideale. Contemporaneamente, cazzando la scotta, l’albero si flette giù in basso, portando così via il grasso nella parte bassa della vela e smagrendola.
Ora, l’ultima moda nella centratura è stata quella stile 470, dove il rake e la tensione delle sartie cambiano in relazione alle condizioni del vento e delle onde. La nostra randa BW è più adatta per questo tipo di messa a punto. Ha una base più piatta ed una parte alta più potente rispetto alla FB-3. La base piatta toglie potenza con vento leggero e mare formato (dove la FB-3 eccelle), ma la forma complessiva è migliore con choppy conditions quando il prodiere è sul bordo o è alle cinghie, analogamente alla randa per Star Z-6.

SNIPE.IT  Puoi descriverci l’evoluzione negli ultimi anni delle vele per lo Snipe?
SZABO
  Più le cose cambiano, più rimangono uguali! Uno dei nostri concorrenti oggi commercializza una vela che è molto simile a una vela venduta da un altro concorrente 15 anni fa. Qualche volta i disegni delle vele sembrano seguire la moda. Parte bassa potente e parte alta piatta sono di moda per un po’ e, poi, subentrano parte alta potente e parte bassa piatta. Nel corso degli anni il grasso si è spostato lentamente più avanti e le entrate sono diventate più tonde.
Le nostre rande sia della Star sia dello Snipe sono diventate progressivamente più piatte nella parte bassa e più potenti in alto. Il risultato è stato di diminuire la velocità con vento leggero ed onda ed aumentare la velocità con vento medio. Il pericolo è di andare troppo lontani in una direzione. Per esempio la randa Quantum Brazil è fantastica in condizioni di onda e vento sopra i 12 nodi, ma io ho problemi con aria leggera e acqua piatta.

SNIPE.IT  Parliamo di materiali, il Mylar non è molto popolare nella classe Snipe. Molti snipisti preferiscono il “vecchio” Dacron. Perché?
SZABO
  Quando all’inizio il Mylar è stato consentito nella classe, il peso minimo era più leggero. Queste vele più leggere davano un significativo vantaggio alle andature portanti con vento leggero. Quando il peso del tessuto è stato innalzato da 2.6 a 2.8 once, la differenza in termini di peso del Mylar rispetto al Dacron non è stata così significativa e la grande differenza di velocità alle portanti è scomparsa (c’è ancora un piccolo vantaggio sotto i 7 nodi). Quando tale vantaggio di velocità è scomparso, ha avuto più senso orientarsi verso il più robusto e duraturo fiocco in Dacron. Noi raccomandiamo ai nostri clienti di acquistare un fiocco in Dacron PS-5. Se realmente vogliono un fiocco in Mylar, noi suggeriamo di utilizzarlo al di sotto dei 12 nodi, così almeno dura di più.

SNIPE.IT  Nel 470 va molto la randa radiale. Oggi si vedono anche nella classe Snipe rande (e qualche fiocco) radiali. Che ne pensi? Pensi ci siano difficoltà particolari e differenze nel regolare una vela radiale rispetto ad una tradizionale cross cut?
SZABO
  Sì ho notato questo sviluppo. Ho parlato con i progettisti della Quantum Spain, che sono dell’opinione che le vele radiali sono più veloci con vento forte, ma le vele sono molto instabili e più difficili da regolare. Anche nell’Optimist, le vele radiali sono più difficili da regolare e solo i bambini più grandi si dice che dovrebbero utilizzare le vele radiali. Le vele Cross cut sono migliori per i bambini più giovani perché sono più facili.
Anni fa Earl Elms, due volte Campione del Mondo Snipe, nonché velaio di Snipe, mi disse che la volta che andò più veloce in assoluto fu con un materiale molto elastico. Ci prese in giro sui materiali che utilizziamo adesso e mi disse che avrei dovuto utilizzare materiali più cedevoli per le vele. A quel tempo pensai che quella fosse un’idea ridicola e considerai che il “vecchio ragazzo”, che aveva vinto 2 Mondiali Snipe, 6 Campionati Usa (5 consecutivamente), non doveva conoscere in verità quanto buoni fossero i nuovi materiali. Ma ora sto incominciando a capire il significato di quello che mi disse. Recentemente abbiamo testato materiali ancora più rigidi per le nostre vele di Star che possono essere estremamente veloci, quando l’albero è regolato proprio correttamente, ma, quando il vento aumenta o cala di qualche nodo e non sei in grado di modificare la regolazione dell’albero, ti trovi ad andare più lento. Lo Snipe è abbastanza difficile da portare e quindi noi non ci stiamo orientando ancora verso progetti di vele radiali.

SNIPE.IT  Sono importanti le tuning guide? Quanto lo “stile di guida”, la conduzione, il peso, le preferenze personali possono influenzare i “numeri”?
SZABO
  Le tuning guide sono un fantastico punto di partenza. Se pensi a quanti soldi sono stati spesi per trovare quei numeri e poi consideri che le guide sono gratis, liberamente consultabili, stai facendo un affare enorme. Noi sperimentiamo al di fuori dei numeri della guida, ma più spesso che no, sempre ritorniamo ai numeri delle tuning guide anno dopo anno. La nostra guida anche aiuta a comprendere il perché della centratura e l’utilizzo delle varie regolazioni.

SNIPE.IT  Che tipo di assistenza o aiuto fornite al cliente?
SZABO
  Passo molto tempo al telefono o a scriver e-mail, aiutando a risolvere tutte queste questioni. Sono stato anche molti giorni sul lago di Bracciano e a Sanremo a scambiare opinioni su come far andare più veloce lo Snipe. Ai nuovi clienti dico di chiamarmi spesso se hanno bisogno di migliorare la loro velocità. A volte mi chiamano ogni settimana per diverse settimane dopo le loro regate locali, finché sentono di avere una buona conoscenza delle vele e della messa a punto in tutte le condizioni. Grazie allo sviluppo di Skipe, e-mail, cellulari è più facile aiutarli.

SNIPE.IT  Novità per il 2006?
SZABO
  Ho appena venduto il mio Persson danese ed ho comperato un Persson italiano: “so far so good”. E’ arrivato secondo a Sanremo, ha vinto una regata al Mondiale e ha vinto la sua prima regata negli Stati Uniti.
Per le vele, i disegni l'anno prossimo probabilmente rimarranno invariati. Per gli esperimenti, proverò un PS-5 più magro per vedere che cosa accade e inizierò a pensare ad un possibile sviluppo del PS-5H e della FB-4 che potrebbe adattarsi bene per il vento forte previsto ai Mondiali in Portogallo.

SNIPE.IT  Ok, George, grazie per l'intervista. Hai altro da aggiungere?
SZABO
  Penso che abbiamo toccato ogni aspetto. Grazie per tutte queste domande. Se qualcuno dei lettori vuole chiedermi qualcos’altro, potrà scrivermi e sarò felice di rispondergli quanto prima.


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