Stagione 2011
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Piada Trophy
Data pubblicazione: 04/07/2011
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Cervia, 1° - 3 luglio 2011. Resoconto, commenti e classifica.

La cronaca semi-seria del Segretario

Devo dirvi che sono particolarmente soddisfatto di questa quinta edizione del “Piada”.

Solita atmosfera festosa e amichevole a terra in perfetto stile romagnolo, gara di kart, bingo, ottimo cibo e vino al rientro dalle regate e alla cena del sabato, bel tempo e regate tiratissime.

La magica e ormai collaudata formula frutto di  due menti forse malate ma  rutilanti di idee ha colpito ancora nel segno.

Cervia è infatti il luogo magico che  riesce sempre ad amalgamare al meglio tutti gli ingredienti di una manifestazione che va molto al di là di una semplice regata e che è l’essenza dello “spirito Snipe”.

Certo, le fatiche del sottoscritto, di Pietro, Giovanni, Franco, Franca e di tanti altri che non cito ma che sono stati ugualmente importanti sono sempre notevoli ma è altrettanto certo che vengono puntualmente ripagate da una notevole partecipazione sia dal punto di vista numerico che da quello qualitativo ma soprattutto dalla soddisfazione e dal gradimento manifestato di chi partecipa a questa regata. I sorrisi, gli applausi e le pacche sulle spalle di tanti, sono un riconoscimento importante per noi. Quest’anno, in più,  il vento è stato dalla nostra parte spirando deciso sulle nostre vele.

Quarantotto barche al via con velisti provenienti da tutto il mondo non sono poche in epoca di crisi anche se mi aspettavo almeno dieci equipaggi nostrani in più e lo spagnolo Jordi Triay che all’ultimo ha dovuto dare forfait. Per la prima volta a Cervia i fortissimi Louis Soubiè e Diego Lipszick from Argentina e poi  i nostri amici Augie Diaz e Kathleen Tocke from Miami –Usa alla loro terza partecipazione, a dare lustro alla nostra regata. Sempre dagli Usa, per la precisione da San Diego-California, Eric Heim e Ann Stallings mentre dalla Polonia ben cinque barche tra cui quella del Segretario europeo Zibi Rakocy. Tre barche dal Belgio tra cui quella dei vincitori della passata edizione di Bart Janssens e Eva Jacobs. Poi due barche dalla Croazia con il Segretario Damir Vranic, una dalla Norvegia con Jorn Haga e Kari Hillesund, una dalla Germania con Miguel Graca e Teresa Inacio, presenti a tutte le edizioni disputate sin qui. In ultimo una presenza che ci onora, quella del portoghese Luis Pessanha, Commodoro mondiale della nostra Classe, in regata con la consorte Paula Araujio.

Un simile rooster ha sfidato gli equipaggi italiani in tre giorni di regate caratterizzate da condizioni climatiche diverse che hanno reso le regate molto difficili e tecniche e messa in discussione l’equazione Cervia uguale poco vento.

Venerdì un vento da Levante poi ruotato a destra e che ha raggiunto anche 20 nodi di intensità, mette a dura prova gli equipaggi evidenziando quelli maggiormente preparati.. In queste condizioni, con un’onda molto formata, gli argentini Luis e Dieguito vincono entrambe le prove precedendo di poco un ispirato e velocissimo equipaggio nostrano. Si, a mordere le caviglie ai sudamericani sono   Stefano Longhi con a prua il chioggiotto Gianni Bighin. I due abitanti del Nord Est precedono con apparente facilità  il più volte campione del mondo Augie Diaz relegandolo al terzo posto in entrambe le prove. Come Segretario di classe dispongo immediatamente, al rientro a terra, il test antidoping che tuttavia si rivela negativo. Una possibile spiegazione per questa prestazione è da ricercarsi nell’assunzione di abbondanti quantità di Ulziano, un Sangiovese di Romagna dalla proprietà sorprendenti e che verrà inserito prossimamente nella lista delle sostanze dopanti. Sorprendente, nella prima prova il quarto posto dell’equipaggio più leggero in regata, quello formato da Pietro Fantoni e Marinella Gorgatto. Escludo nel loro caso l’assunzione di Ulziano o di Dracone, vino dalle medesime proprietà. Madre natura ha dotato infatti Pietro di enormi dosi di carica agonistica e grinta che, se domate e ben indirizzate (da Marinella), gli consentono di ottenere ottime prestazioni al posto dei tanti guai che spesso si è procurato con prodieri altrettanto bravi ma meno preparati in psicologia.  In evidenza anche  Graca & Ignazio, Zaoli & Ortelli, Pantano & Krantz e Barbarini & Martinelli detti i “pesaresi volanti”.

Dopo un breve riposo gli snipisti diventano piloti per il famoso e attesissimo “Piada Grand Prix” delle 20,30 al circuito Happy Valley.  Battaglia nelle qualifiche per guadagnare la gold fleet e scintille tra Pietrino Fantoni e Daniela Rochelli che si scambiano ruotate con manovre scorrette, spericolate e pericolose mandando il pubblico in tribuna in visibilio. Dani è anche autrice di gestacci degni di uno scaricatore di porto con i quali manda a quel paese Pietrino. La finale vede parecchi incidenti e Pantano viene buttato fuori da un irruento Luca Marangon. L’’incidente coinvolge  un velocissimo, anche in kart, Stefano Longhi (De Grong il suo soprannome da pilota) che urta le balle di paglia e riprende la pista ultimo. E’ quindi Rocket, non nuovo a questi exploit, a dominare la gara realizzando anche il giro più veloce. Secondo un ottimo Lollo da Firenze, l’unico a non perdere troppo terreno dal battistrada. A seguire un gruppo compatto e in fila indiana, capitanato da Luca Marangon e con Matteo Moretti, Filippo Perdisa (alias El Diablo) e Johnny Estrella. Settimo uno sconsolato Pantano mai brontolone come in questa occasione.. Pietro e Daniela continuano il loro folle duello colpendosi a vicenda, uscendo di pista più volte e compromettendo la loro gara. In Silver primo Rudy, non chiedetemi di chi si trattasse perché non lo so, accidenti a questi soprannomi.

Sabato mattina i “cavalloni” che si frangono sulla spiaggia cervese sono molto adatti ad un bagno emozionante, magari planando su di un materassino, ma pessimi per consentire agli Snipe di prendere il mare in sicurezza. Per questo si rimane un paio di ore a terra e poi si riesce a disputare una sola prova con vento calante e onda ancora piuttosto formata. In queste condizioni, rese ancora più difficili da una forte corrente, vincono ancora gli argentini Soubiè - Dieguito ma questa volta sono  gli statunitensi Augie –Kathleen ha insidiarli da vicino per tutta la prova. Terzi i belgi vincitori della passata edizione del Piada, Bart Janssens e Eva Jacobs. A seguire l’altro belga Guy Celis, Phantomas, Fabio e Daniela Rochelli, lo yankee Heim e Barbarini.

Tutti sotto la doccia per prepararsi alla cena con Bingo. Solita atmosfera di festa al circolo nautico, ottimo cibo e vino con ricchi premi offerti da Zaoli Sails, Db Marine, Palazzona di Maggio.

Domenica il cielo è terso, una situazione che promette bene, alla faccia delle previsioni di bonaccia. Il Comitato di regata presieduto da Marino Fattori è attento e rapido e opera al meglio permettendo la  disputata di ben tre prove con vento crescente. Nella prima Augie taglia per primo il traguardo ma deve difendersi dagli attacchi dei soliti  Stefano e Gianni (Longhi & Bighin) tornati ai livelli stratosferici del primo giorno e veloci anche con arie leggere. Terzo Bart Janssens e quarto Enrico Michel con Alessandra Gianolla. Poi Pietro & Marinella a precedere Marco Pantano & Krantz Fontana. In questa regata in grande evidenza i riccionesi Paolone Fuzzi & Matteino Batarra, per lunghi tratti terzi e poi ottavi. La seconda prova di giornata è invece appannaggio di Janssens & Jacobs a precedere uno strepitoso Fantoni in rimonta  e i soliti argentini. Poi Diaz, Zaoli e Michel. Il vento cresce fino a 12 nodi e la terza prova vede la vittoria di Diaz  & Tocke che precedono Soubiè & Lipszyc. Terzo Corradone Perini e Signora, veramente “strong”, al comando delle operazioni per metà regata seguiti dal concittadino chioggiotto Luca Marangon che alla fine si deve accontentare della sesta posizione. Quarto infatti è il forte equipaggio bolognese composto da Francesco Rossi e “Frenk” Filippini mentre quinto l’ottimo Commodoro Luis Pessanha con Paula Araujo.

Il Piada si chiude con un podio di prestigio che rispecchia bene i valori in campo.

Vincitori di questa quinta edizione sono gli argentini Soubiè & Lipszyc, secondi Diaz & Tocke e terzi Fantoni & Gorgatto.

Alberto Perdisa

Il Piada di Luis Soubie

Un altro commento sul Piada


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