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Data pubblicazione: 28/09/2009
Scarlino, 26 - 27 settembre 2009. Ultima regata nazionale del 2009 organizzata dal Club Nautico Scarlino sabato 26 e domenica 27 settembre.
Qualche problema iniziale per gli snipisti venuti da tutta Italia al momento di scaricare la barca a causa della poca flessibilità del personale del Marina di Scarlino che evidentemente vede le nostre piccole derive e il variegato tipo di persone del nostro mondo, tutte educate ben oltre la media, come un disturbo alla normale attività di un porto turistico così bello e prestigioso. Sarà certamente per questo che alcuni di noi hanno avuto qualche discussione non del tutto amichevole e si sono un po’ innervositi di fronte a un’ insistenza francamente ingiustificata vista l’ampiezza degli spazi.
Tutt’altro discorso le regate in mare che sono state belle e combattute confermando, una volta di più, che questa parte della Toscana è veramente un gran posto per regatare, tra i migliori in assoluto.
Sabato si inizia con un vento da Nord Est che inizialmente soffia fino a 20 nodi ma che poi li raggiungerà solo su raffica consentendo ai 35 equipaggi presenti di disputare tutte e tre le prove di giornata in programma, senza particolari problemi. Qualcuno, al rientro in porto, è visibilmente stanco diversamente dagli equipaggi di punta e più allenati che si giocano la vittoria cercando di interpretare un campo di regata che con il vento che proviene da terra è davvero difficile e bizzarro. Subito in evidenza Paolo Lambertenghi e Antonio Bari che precedono i sorprendenti ravennati Giovanni e Nicola Ceccarelli, la coppia italo-americana Fantoni –Tocke e il campione di Contender Giovanni Bonzio con Lucia Benaglio.. La seconda prova vede il ritorno alla vittoria di Enrico Solerio coadiuvato, come spesso è avvenuto quest’anno, da Roger Olivieri. Secondo un altro ottimo esponente della flotta di Romagna, il bolognese Francesco Rossi con il solito e fido “Frenk” Filippini a prua e poi il costruttore pluri campione Enrico Michel con Laura Lantier mentre Lambertenghi chiude, si fa per dire, solo al quarto posto rifacendosi subito nella terza e ultima prova di giornata con una nuova vittoria seguito ancora una volta come nelle precedenti prove, da un “romagnolo”l’esperto Marco Pantano con a prua Krantz Fontana. Che si siano messi d’accordo i miei “flottari” per insidiare, a turno, i migliori ? A terra qualcuno si lamenta per il difficile, a tratti arbitrario, campo di regata che sicuramente ha penalizzato qualche equipaggio di livello medio e anche qualcuno tra i più forti ma che comunque ha generato una classifica abbastanza vicina ai valori in acqua.
Domenica parte la prima prova con il solito vento da Nord Est, nella notte calato di intensità, ma è sufficiente navigare per qualche centinaio di metri per sentire dal battello del cdr suonare l’annullamento della prova. L’aria è infatti calata del tutto ma, dopo pochi minuti, quasi come al Garda, apre una brezza da mare attorno ai 7-8 nodi, che poi cresceranno leggermente nel corso della giornata, e così si parte. Sono condizioni in cui oggi, in Italia, Pietro Fantoni è imbattibile e lo diventa ancora di più se a prua sfoggia la bella e brava statunitense Kathleen Tocke. Secondo Tom Stahl, con Michele Abis, non nuovo a questi exploit che se non fossero isolati porrebbero il tedesco che risiede a Padova ai vertici nazionali. Poi Fabio e Daniela Rochelli, al solito molto bravi e regolari in tutta la serie. Ultima prova con il vento che arriva a una decina di nodi di intensità e ruota a destra, come da copione. Anche il risultato infatti è da copione con Pietro e Kathleen che allungano in poppa e vincono davanti a Solerio –Olivieri, Michel – Lantier e i romani Giorgio Marchetilli- Marco Romani.
Lambertenghi –Bari si aggiudicano questa ultima Nazionale. Secondi a un solo punto Fantoni –Tocke e terzi ma con lo stesso punteggio Solerio –Olivieri. Completano il gruppo dei migliori, Michel, i Rockets, Marchetilli, Pantano, Bonzio, Rodati e Rossi.
Alberto Perdisa
Finita la stagione contender, il mio timoniere è tutto per me e Fricolo. Si va a Scarlino.
Considerando la distanza e il luogo decidiamo di andare con la macchina che andiamo più veloci. Vista la preoccupazione di molti, specifico che il furgone è a casa sano e salvo e non abbiamo venduto ne’ lui, ne’ il letto, ne’ il porta-potti.
Non avendo una tana modello scoiattolino sul tetto della macchina, io in macchina non posso dormire e colgo l’occasione per prenotare uno splendido bed and breakfast nella splendida Toscana.
La camera e’ un po’ piccolina ma il posto e’ veramente bello. Crolliamo addormentati e ci svegliamo travolti dagli effluvi fognari che fuoriescono dallo splendido bed and breakfast della splendida Toscana. Evidentemente le mie onde guano-magnetiche hanno una emissione trans-regionale.
Pur avendo dormito male, ci svegliamo belli pimpanti, il sole splende, il vento soffia, andiamo di gran lena al circolo per armare, iscriverci e uscire finalmente in barca! Il vento e’ molto piu’ intenso delle previsioni e qualcuno minaccia di non farci uscire. Per fortuna l’allarme rientra e si esce!
Ed eccoci finalmente in regata. Gio, Fricolo, ed io. E anche altri 35 equipaggi. E anche la cimice puzzolente che ci siamo portati da casa. Reggiti forte cimicetta che si parte!
Intenzionata a scalare le irte vette della ranking list, dove al momento siamo umilmente (con il termine umilmente l’autrice non intende la consueta accezione del termine “con umiltà” ma intende “con profonda umiliazione”) relegati nelle retrovie, da una quindicina di giorni continuavo a recitare il mio mantra propiziatorio vedraichepassiamoprimilaprimabolina – vedraichepassiamoprimilaprimabolina – vedraichepassiamoprimilaprimabolina.
Il motivo non so quale sia, forse la forza dell’autoconvincimento, forse sono un po’ strega, forse una botta di gran…vento, forse la cimice, forse l’allenamento estivo con i supercampioni, fatto sta che il mantra propiziatorio ha propiziato giusto!
Quindi, ripeto per chi non avesse capito bene, passiamo primi la prima bolina, sì insomma passiamo primi la prima bolina, per primi, davanti a tutti, primi, Gio Fricolo la cimice ed io primi. La prima bolina l’abbiamo passata primi. Mi piace essere chiara nei racconti, soprattutto nelle parti in cui passo prima ?
Il resto della giornata in effetti e’ un po’ piu’ nebuloso, un po’ perche’ dopo quelle prime 2 boe (conta anche la boa di disimpegno!!!!!!!) non sono piu’ prima, un po’ perche’ l’acido lattico si impossessa di me, mi penetra nelle fibre delle gambe, delle braccia, dell’addome, del cervello, ho la vista appannata dall’acido lattico, vorrei piangere ma non scenderebbero lacrime ma acido lattico quindi digrigno i denti sputo acido lattico e continuo a cinghiare…piu’ o meno. Fatto sta che finiamo la prima prova quarti.
La seconda prova partiamo male, io ho i cosciotti e le caviglie completamente andati e non riesco proprio ad aiutare Gio, e finiamo con un 17mo.
Terza prova partiamo bene, bene anche la prima bolina (il mantra ha effetto prolungato) poi ci perdiamo un po’ e finiamo 10.
Rientriamo in porto affaticati, torniamo al B&B dove nel frattempo l’emergenza fognaria e’ rientrata e decidiamo di viziarci in uno dei migliori ristoranti del grossetano: tagliolini all’uovo con crema di tartufo, ravioli con ripieno di ricotta e funghi porcini in salsa di noci, pinoli e mandorle, insalata mista (questa sono capace anche io di farla, mi merito 2 stelle michelin), tortino al cioccolato con cuore caldo fondente adagiato su crema allo zabaione.
Burp.
E adesso siamo pronti ad affrontare un’altra giornata di acido lattico.
Le previsioni sbagliano e il temuto 1 nodo non c’e’, c’e’ un venticello che fa stare in cinghia gli equipaggi leggeri mentre Gio ed io, a colpi di tartufo e cuore caldo fondente, rimaniamo comodamente seduti come 2 vecchietti in crociera. Partiamo bene in entrambe le prove e sempre abbastanza bene le boline, per perdere nelle poppe. Che poi, disperazione, quando sei li’ sembra che stai perdendo 20 barche, ma poi la drammaticita’ della situazione si ridimensiona all’arrivo quando ti accorgi che alla fine ti hanno passato in 4-5 e non meta’ della flotta. Facciamo un 9 e un 10.
Terminiamo ottavi in classifica generale. Ottavi per noi è oro, manna dal cielo, gaudio, giubilo, letizia e tripudio!
Complimenti ai vincitori, Lambertenghi e Bari, bravissimi in tutte le condizioni ma impressionanti con vento forte.
Complimenti ai secondi, Fantoni e Tocke, gli Speedy Gonzales delle poppe.
Complimenti ai terzi, Solerio e Olivieri, a un solo punto dal primo.
Sulla lunga ma soprattutto trafficata autostrada del ritorno il timoniere mi rimprovera per essermi contenuta nei desideri e non avere richiesto una vittoria di prova. Attenti che la prossima volta mantrero’ meglio.
Lucia Benaglio
