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[ news ] Un nuovo Snipe by Juan Kouyoumdjan
Data pubblicazione: 01/04/2010
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Il famoso studio JYD del disegnatore argentino Juan Kouyoumdjian si è cimentato nel disegno di un nuovo Snipe per il cantiere tedesco Mader.

Juan K, come viene normalmente chiamato per evitare di pronunciare il suo difficilissimo cognome, è uno dei progettisti più affermati ed innovativi. Molti ricordano che presentò all’Admiral’s Cup del 1999 il 50 piedi IMS K-yote, con un albero senza sartie e una carena innovativa. Pur con un valido certificato di stazza, non fu ammesso alla regata. Sono sue ABN Amro 1 e 2 e Ericsson 1 e 2, barche progettate per il giro del mondo in equipaggio e dotate di ... spigoli ... come lo Snipe. Tali barche hanno dominato le ultime due edizione della Volvo Ocean Race. Ha progettato “speedboats” di 30 metri con canting keel che hanno battuto records e vinto importanti regate offshore. In Coppa America ha fatto parte dei teams progettuali di Le Defì nel ‘95 e nel 2000, di Luna Rossa nel 2003 e di BMW Oracle Racing nel 2007. Inoltre ha progettato per Mader la Star con la quale Ian Percy ha vinto l’oro olimpico a Quindao.

Abbiamo intervistato, via skype, Juan Kouyoumdjian che si trovava nel suo studio di Valencia.

Come Le è venuta in mente l’idea di progettare uno Snipe?

Per molti argentini lo Snipe rappresenta una delle derive più diffuse. Molti di noi hanno regatato in gioventù su questa classe. Quindi si è trattato quasi di un atto d'amore che mi ha fatto tornare indietro nel tempo. Inoltre la sfida nel progettare lo Snipe è stata per un certo verso simile a quella di progettare la Star.

Quindi l’idea è partita da Lei?

Assolutamente sì. Io normalmente progetto barche molto moderne con regolamenti di stazza che lasciano ampia scelta al progettista sia per i materiali, sia per le linee d'acqua, per l’attrezzatura, per il piano velico ecc. Con la Star invece mi sono imbattuto in una classe monotipo, con un disegno risalente agli anni 20. Con lo Snipe è stata più o meno la stessa cosa, anche se il disegno è di un decennio dopo. Sia per la Star che per lo Snipe, l’idea è partita da me. In Star regato personalmente, conosco molti ottimi velisti. Per lo Snipe invece non regato da quando ero ragazzino. Quindi anche per questo motivo è stato tutto più difficile.

Quali differenze o difficoltà ha incontrato nella progettazione della Star e dello Snipe?

Il regolamento della classe Star ha maggiori tolleranze, quindi dà una maggiore libertà al progettista. Nello Snipe invece le tolleranze sono minori e quindi le possibilità di fare qualcosa di radicale sono inferiori. Tuttavia la Star è una classe olimpica. Nella stessa velisti, cantieri, squadre nazionali si sono dedicati maggiormente nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni nuove. Quindi quasi tutto è stato provato e testato. Quello che ho fatto è stato semplicemente affinare qualcosa di già evoluto. Come spesso accade nei monotipi, le prove del passato sono state spesso empiriche, basate sull’esperienza. Molte prove, molti sbagli prima di arrivare ad una scelta veloce. Io ho cercato da un lato di utilizzare un metodo scientifico grazie ai software di progettazione più moderni, dall’altro ho chiesto aiuto a Ian Percy e Andrew Simpson. Questi due inglesi, oltre ad essere due talenti incredibili, sono riusciti a darmi le giuste indicazioni. Sono stati il punto di incontro tra la teoria del software e la pratica della regata.

E lo Snipe?

Beh lo Snipe, come dicevo ha meno tolleranze a livello di regolamento, ma forse si è meno sperimentato. Inoltre ho poca esperienza e conoscenza specifica della barca. Mi sono un po’ documentato per quella che è stata l’evoluzione della barca. Ho studiato un po’ le linee d’acqua degli Snipe dei vari cantieri. E lo studio è stato molto interessante.

Può dirci qualcosa di più preciso?

Certo. Le linee d’acqua più interessanti sono quelle dello Zelo. Comunque dopo essermi guardato un po’ in giro, sono partito per così dire da un foglio bianco ed ho iniziato a lavorare con i miei programmi di calcolo.

Non ha avuto nessun confronto con qualche snipista?

No. Non ho più molte conoscenze nello Snipe. Mi sono solo confrontato con un mio connazionale che vive in Italia e fa l’allenatore, ma che preferisce stare nell’anonimato. Questo anonimo ha sempre avuto delle buone idee sulle derive e soprattutto mi ha chiarito le mie idee su alcuni punti fondamentali.

Che metodi ha utilizzato nel progettare la barca?

Il mio studio utilizza un programma 3D che si chiama CATIA che serve per dare origine a tutti i punti geometrici per l’analisi FEA e CFD. Usiamo poi il MAAT per sviluppare le forme della carena e fare i calcoli idrostatici e di stabilità. Abbiamo poi il CONDOR per calcolare il centro di gravità basato su vari parametri quali la forma dello scafo, l’angolo di sbandamento, la regolazione del piano velico, il peso della barca e dell’equipaggio ecc. Poi c’è il FEA, cioè un’analisi con gli elementi finiti, che è un metodo di descrizione delle caratteristiche geometriche e meccaniche di una barca. Un aspetto interessante consiste nel fatto che si riesce a verificare l’interazione tra il rig e la rigidità globale della barca. Poi usiamo CFD e VPP che ci consentono di analizzare le varie soluzioni scelte senza la necessità di fare le prove in vasca. A questo proposito abbiamo sviluppato un nostro VPP. E il VPP ha dato dei risultati molto incoraggianti per lo Snipe che abbiamo progettato.

La barca è già stata costruita?

Mader ha fatto già due prototipi. Ma il primo modello definitivo uscirà dal cantiere a fine aprile. Dopo le prime regate la produzione entrerà a regime a partire dal mese di agosto. Nelle previsioni del cantiere almeno dieci esemplari potranno essere pronti per il Campionato Europeo ed altrettanti per il WH&O.

Perché Mader?

E’ un cantiere che conosco molto bene, con grande esperienza nella produzione di derive. Molti ricorderanno gli FD. Inoltre personalmente mi sono trovato molto bene con la produzione delle Star.

Quando ci sarà il debutto della prima barca?

La prima barca sarà affidata al Campione tedesco in carica e debutterà per il Campionato tedesco Open a Caldonazzo.

Stiamo acquisendo le candidature per le località che ospiteranno le nostre regate nazionali per la stagione 2013. Scrivere al Segretario nazionale 2012-2013 peloja@katamail.com
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